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«Bombshell», la storia di un vero scandalo sessuale su Amazon Prime Video

di Andrea Chimento

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Tra le novità da vedere a casa c'è il nuovo film di Jay Roach, con Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie

23 aprile 2020
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2' di lettura

Da uno scandalo realmente accaduto: si potrebbe riassumere così «Bombshell», nuovo film di Jay Roach bloccato a causa del coronavirus per l'uscita nelle sale e arrivato direttamente su Amazon Prime Video.
Alla base della storia c'è un fatto di cronaca avvenuto nel 2016, che ha portato al licenziamento per molestie sessuali del presidente e CEO di Fox News e Fox Television Stations, Roger Ailes.

Uno scandalo per molestie pre-#MeToo, lo si potrebbe definire, dato che il celebre caso Weinstein è salito agli onori della cronaca circa un anno dopo.
Dopo aver firmato diversi film comici (tra cui quelli della saga di «Austin Powers»), il regista Jay Roach ha cambiato stile puntando su lavori dal taglio più impegnato, spesso collegati anche ad argomenti politici (un esempio è il lungometraggio per la televisione «Game Change», su Sarah Palin).

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«Bombshell», di Jay Roach

Una sceneggiatura a orologeria
Si tratta di un film incisivo, che cade solo a tratti in alcune furbizie e trappole retoriche che il regista non riesce a evitare.
Meglio della messinscena fa il copione di Charles Randolph, una sceneggiatura a orologeria contraddistinta da dialoghi taglienti e da tempi di scrittura quasi perfetti.
Randolph aveva già lavorato al copione de «La grande scommessa» e sa bene come gestire la costruzione di tanti personaggi diversi, ben interpretati da un cast in buona forma: Nicole Kidman, Charlize Theron e Margot Robbie svolgono egregiamente il loro lavoro, ma una menzione speciale va all'intensa prova di John Lithgow nei (difficili) panni di Roger Ailes.
Da segnalare che il film ha vinto un Oscar per il miglior trucco, ma aveva raccolto anche due nomination per le interpretazioni: come miglior attrice protagonista a Charlize Theron e come miglior attrice non protagonista a Margot Robbie.

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Un figlio di nome Erasmus, di Alberto Ferrari

Un figlio di nome Erasmus
Altro film previsto al cinema, ma ora disponibile per una visione domestica è «Un figlio di nome Erasmus» di Alberto Ferrari.
Al centro ci sono quattro amici, legatissimi in gioventù, tanto da condividere l'esperienza dell'Erasmus in Portogallo. Dopo circa vent'anni ognuno ha preso strade diverse, ma un triste evento li fa ricongiungere: una donna, che un tempo avevano amato, è venuta a mancare. I quattro sono ignari del fatto che quest'ultima avesse un figlio, di cui uno di loro quattro è il padre.
Fatta eccezione per qualche spunto godibile, si tratta di una commedia scontata e incapace di intrattenere come dovrebbe: il coinvolgimento latita subito dopo le prime sequenze e il copione si fa troppo prevedibile, soprattutto nella parte centrale.
Nel cast Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Daniele Liotti e Ricky Memphis.

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Un figlio di nome Erasmus, di Alberto Ferrari

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