di Matteo Meneghello
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Orsero si attende nel 2021 ricavi netti compresi tra 1.040 milioni e 1.060 milioni di euro, un margine operativo lordo rettificato (adjusted ebitda) per 47-49 milioni (quindi al di sotto di una soglia del 5% di Ebitda adjusted margin sui ricavi) e un utile netto di 13-15 milioni. La posizione finanziaria netta è attesa a 82-87 milioni, mantenendo quindi il rapporto Pfn/Ebitda adjusted ben al di sotto del 2%. Previsti inoltre investimenti in attivo immobilizzato operativo per 9-10 milioni. Lo comunica in una nota il gruppo di importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli di Albenga, in provincia di Savona, dopo che il consiglio di amministrazione ha approvato la guidance sui principali indicatori economico-finanziari previsti per l’esercizio fiscale 2021.
«Il rafforzamento del modello di business di Orsero, portato avanti nel corso degli ultimi anni con l’espansione delle attività distributive nelle principali geografie in cui siamo attivi ed il consolidamento dei risultati della business unit Shipping, sta dando buoni risultati e consente al gruppo di guardare con fiducia agli obiettivi fissati per il 2021 - afferma la ceo di Orsero Raffaella Orsero -, nonostante l’attuale difficile contesto sociale ed economico e la pressione che la crisi innescata dalla pandemia potrebbe esercitare sui consumi delle famiglie europee. Allo stesso tempo - sottolinea - stiamo lavorando alla individuazione di opportunità di crescita per linee esterne guardando a società che operano in segmenti di mercato caratterizzati da importanti trend di crescita e alta redditività». Le proiezioni 2021 sono elaborate a perimetro costante rispetto al 2020.
Nei primi nove mesi dell’anno scorso l’azienda ha realizzato ricavi netti per circa 788,7 milioni, in crescita del 5,4% circa rispetto ai 748,3 milioni dello stesso periodo del 2019, un miglioramento legato sia alla crescita della business unit Import & Distribuzione spinta dall’andamento positivo delle società italiane, francesi e spagnole, sia al positivo contributo della BU Shipping. L’adjusted Ebitda, pari a 39,2 milioni è cresciuto significativamente (+39%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un adjusted Ebitda margin del 5%, mentre l’utile è salito a 13,3 milioni (contro i 3,6 al 30 settembre 2019) grazie al miglioramento dei margini. Alla data del 30 settembre il patrimonio netto totale era pari a 160,6 milioni, la posizione finanziaria netta era negativa per 114,7 milioni. Per quanto riguarda l’intero esercizio, l’azienda ha stimato di chiudere l’anno posizionandosi nella parte altra della forchetta dell’ultima guidance, che indicava 1,050 miliardi di euro di ricavi al massimo e un Ebitda adjusted tra 37,5 e 39,5 milioni.
Matteo Meneghello
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