di Andrea Gagliardi
Coronavirus, casi ogni 100mila abitanti: Bolzano a 376, Sardegna a 27
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Campania in rosso (era arancione). Veneto e Friuli Venezia Giulia in arancione (erano gialle). Sono i passaggi di colore decisi dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia. Le nuove ordinanze andranno in vigore a partire da lunedì 8 marzo. L’Italia dunque si colora ulteriormente di arancione e rosso a causa della crescita dei contagi. La Lombardia è in «arancione rafforzato» dal 5 fino al 14 marzo (tutti gli istituti scolastici, eccetto i nidi, sono chiusi). Ed evita il rosso. Restano in giallo il Lazio, la Liguria, la Calabria e la Puglia, a rischio “upgrade” in fascia arancione. Così come rimane in fascia bianca la Sardegna, unica regione con meno di 50 nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti.
L’aumento generale dei casi è trainato dalle varianti, che ormai sono le forme prevalenti di Covid. In particolare quella inglese provocherebbe già oltre la metà dei casi, in base agli ultimi dati raccolti dalle Regioni e elaborati dall’Istituto superiore di sanità. La cabina di regia comunque ha perciò in guardia, chiedendo il «massimo livello di mitigazione possibile» in quelle regioni dove la soglia di incidenza supera i 250 casi/settimana per 100.000 abitanti. Ossia Lombardia (254), Emilia-Romagna (342), Marche (265), Trento (385) e Bolzano (376).
Tra le regioni in giallo andranno in arancione da lunedì il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. «Siamo zona arancione, me l'ha confermato il ministro e posso dirlo - ha anticipato nel pomeriggio il presidente del Veneto Luca Zaia - E il dato che ci 'spara' in arancione - ha aggiunto - è l'esempio della velocità del virus». In Friuli Venezia Giulia nell'ultima settimana si è assistito a un rapido aumento dei positivi e dei ricoveri. Di qui la decisione già presa nei giorni scorsi dal governatore Massimiliano Fedriga di far passare in fascia “arancione” a partire dal 5 marzo le province di Udine e Gorizia, dove si registra una maggiore incidenza di casi. Ma da lunedì 8 marzo «tutto il Friuli Venezia Giulia sarà in zona arancione».
L’Emilia-Romagna è a un passo dalla zona rossa. Il passaggio di tutta la regione al lockdown è stato per ora scongiurato grazie a un Rt sotto la soglia critica di 1,25. Ma in base alle ordinanze regionali le province di Bologna e Modena sono in zona rossa dal 4 al 21 marzo. E la Regione ha deciso di adottare una nuova ordinanza, in vigore dall'8 fino domenica 21 marzo che prevede l’ entrata in zona rossa per tutti i comuni della Ausl Romagna. Si tratta di quelli delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, territori già in arancione scuro fatta eccezione per il Forlivese, anch'esso in rosso da lunedì. Il provvedimento è stato adottato per fronteggiare la diffusione dei contagi, che continua ad aumentare a causa delle nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi e alla luce dell' aumento dei ricoveri nei reparti Covid e nelle terapie intensive.
La Campania continua ad avere numeri da fascia arancione. Ma diventa rossa per esplicita richiesta della Regione.
In Lombardia la variante inglese è presente nel 64 per cento dei tamponi testati a campione. La regione è in «arancione rafforzato» dalla mezzanotte del 4 marzo fino al 14 marzo, «con eventuale proroga sulla base dell'evoluzione del contesto epidemiologico».
Tutti gli istituti scolastici, eccetto i nidi, sono chiusi, con gli studenti in Dad. È quanto stabilisce una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana che prevede anche il divieto di utilizzare le aree giochi all'interno dei parchi e il divieto di recarsi nelle seconde case.
Restano aperti i negozi, ma l'accesso è «consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani».
La Toscana resta in zona arancione, ma con zone rosse la provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa): lo ha annunciato il presidente della Regione, Eugenio Giani. La variante inglese in regione è al 53,8% e quella brasiliana al 23,8%. Ma l’Rt è sotto 1,25. E l’incidenza dei casi è sotto la soglia di 250 ogni 100mila abitanti.
Test obbligatori per chi arriva in Sardegna da lunedì 8 marzo sino a mercoledì 24 marzo. Il governatore Christina Solinas ha firmato questa sera l'ordinanza che conferma le anticipazioni circolate in mattinata. Chi vorrà fare il suo ingresso nell'Isola e non è stato vaccinato o non è in grado di certificare di essersi sottoposto al tampone prima dell'arrivo avrà tre alternative per poter restare nella regione: recarsi presso le aree dedicate nei porti e aeroporti per sottoporsi al tampone rapido antigenico; recarsi, entro 48 ore in struttura autorizzata e sottoporsi al tampone molecolare; isolamento fiduciario per 10 giorni.
Andrea Gagliardi
redattore
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