di Giulia Crivelli
Lego Braille
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Nuovo progetto all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità: è quello di Lego Foundation e Lego Group , che hanno annunciato il lancio ufficiale dei “LEGO® Braille Bricks”. Per ora i Paesi dove i nuovi mattoncini si potranno acquistare sono sette – Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti – mentre in Italia arriveranno entro la primavera del 2021, in contemporanea ad altri 12 Paesi: Australia, Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Irlanda, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.
Il video e le immagini di presentazione dei Braille Bricks
Il progetto pilota dei Lego Braille Bricks fu presentato per la prima volta nell’aprile 2019 durante la conferenza Sustainable Brands tenutasi a Parigi, forse anche perché la Francia è la patria dell’inventore Braille, Louis Braille. Da allora sono stati eseguiti test in varie lingue e contesti culturali e ora Lego Group e Lego Foundation sono pronte per il lancio in sei lingue: danese, norvegese, inglese, portoghese, tedesco e francese. Nei sei mesi successivi il prodotto sarà poi lanciato in altre quattro lingue, con l’intento di implementare il progetto fino a raggiungere un totale di undici lingue in venti paesi entro i primi mesi del 2021.
I Lego Braille Bricks introducono un approccio completamente nuovo, divertente e coinvolgente per aiutare i bambini non vedenti a sviluppare una vasta gamma di abilità tattili e a imparare il sistema Braille. I mattoncini mantengono la loro forma iconica, ma a differenza di un normale mattoncino Lego, gli stud (bottoni) nella parte superiore sono disposti in modo da corrispondere alle singole lettere e numeri dell’alfabeto Braille, rimanendo comunque completamente compatibili con il gioco Lego System. Ogni mattoncino mostra la versione stampata della lettera, il numero o il simbolo, permettendo così di essere utilizzati contemporaneamente e in modo collaborativo da coetanei ipovedenti, compagni di classe o anche dagli stessi insegnanti, per giocare e imparare insieme mettendo tutti in una condizione di parità.
«Con i mattoncini Braille, Lego Foundation ha creato per i bambini non vedenti un modo totalmente nuovo e coinvolgente per imparare a leggere e scrivere», afferma David Clarke, director of services at the Royal National Institute of Blind People, che ha lavorato con Lego Foundation per sviluppare e testare i mattoncini nel Regno Unito. «Il Braille è uno strumento importante, in particolare per i giovani con problemi alla vista – aggiunge –. Questa ingegnosa novità apre un mondo tutto nuovo di apprendimento ludico che insegna ai bambini il Braille, coinvolgendo anche i loro compagni di classe in modo divertente e interattivo».
Il kit Lego Braille Bricks si basa su un concetto pedagogico semplice: imparare attraverso il gioco, senza scordarsi l’ispirazione infinita che il mattoncino garantisce dando modo di sviluppare le proprie competenze. Tutti i materiali pedagogici sono disponibili sul sito web dedicato che offre spunti per le attività pre-braille e braille promuovendo il divertimento come chiave per imparare. Lego Foundation intende anche collaborare con gli insegnanti che si occupano di bambini non vedenti, per continuare a sviluppare il concept di Lego Braille Bricks e collabora con gli insegnanti per presentare nuove idee nell’ottica di aumentare l’offerta di attività.
Questa interazione sarà favorita online su un gruppo Facebook, Lego Braille Bricks Community – dove gli insegnanti potranno incontrarsi per condividere i migliori esercizi, le idee creative e le esperienze ludiche con Lego Braille Bricks.«In qualità di educatore, sono certo che i Lego Braille Bricks saranno utili per unire diversi studenti – nota Paige Maynard, insegnante alla Visually Impaired Preschool Services di Louisville (Kentucky) –. Gli studenti con disabilità visive potranno giocare e imparare insieme ai loro coetanei vedenti. I mattoncini portano la gioia del gioco nel mondo del Braille e l’insegnamento di abilità tattili. Inoltre sappiamo che l’apprendimento più incisivo e duraturo si ha proprio quando i bambini sono impegnati in attività che amano».
Man mano che i kit di mattoncini Lego Braille Bricks saranno lanciati in ogni Paese, verranno distribuiti gratuitamente insieme alle istituzioni, a scuole selezionate e servizi per l’educazione dei bambini con problemi visivi. Lego Foundation collaborerà con partner pfficiali in ogni Paese per gestire l’assegnazione dei kit e la formazione dei docenti presentato online.Ogni kit conterrà oltre 300 Lego Braille Bricks che comprendono l’intero alfabeto della lingua scelta, i numeri da 0-9, i simboli matematici e i segni di punteggiatura. I kit saranno disponibili nei cinque colori Lego e comprenderanno anche tre basi e un separatore di mattoncini.
Il concetto alla base dei Lego Braille Bricks è stato proposto per la prima volta alla Fondazione Lego nel 2011 dall’Associazione danese dei non vedenti e nel 2017 da Dorina Noweill Foundation per non vedenti con sede in Brasile. Da allora è stato messo a punto in stretta collaborazione tra le associazioni per non vedenti di Danimarca, Brasile, Regno Unito, Norvegia, Germania, Francia e Stati Uniti, dove i test sono stati condotti in due fasi nel corso di quasi due anni. «Siamo contenti di lanciare ufficialmente la prima parte del programma di Lego Braille Bricks e non vediamo l’ora di far avere i kit nelle mani dei bambini – commenta afferma Stine Storm, senior Play & Health Specialist della Lego Foundation –. Nel corso del test e del programma pilota, abbiamo ricevuto un grande sostegno e feedback positivi da parte di bambini, genitori, insegnanti e organizzazioni partner che hanno sperimentato i mattoncini Lego Braille. Abbiamo capito il reale potenziale di questi kit volti a incoraggiare l’apprendimento in un modo nuovo ed emozionante. Le possibilità di imparare attraverso il gioco sono infinite e non vediamo l’ora di vedere come s’ispireranno i bambini nel loro viaggio per l’apprendimento del Braille».
Lego è attrezzata da anni con l’e-commerce, ma può darsi che i mesi di lockdown abbiano influito sulle vendite nei negozi, monomarca e non, e quindi sui conti del 2020. Per saperlo, occorre aspettare un comunicato ufficiale, perché l’azienda non è quotata e quindi a oggi sono disponibili i dati del 2019, che era stato un anno molto positivo: il fatturato era cresciuto del 6%, a 38,5 miliardi di corone danesi (pari a circa 5,17 miliardi di euro). L’utile operativo era cresciuto dell’1% toccando i 10,8 miliardi di corone danesi (1,45 miliardi di euro), l’utile netto era stato di 8,3 miliardi di corone (1,11 miliardi di euro), con un incremento del 3% rispetto al 2018.
Giulia Crivelli
fashion editor
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