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Musica e Museo, con il Quartetto all’Ambrosiana

di Angelo Curtolo

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A Venezia la 64° edizione del celebre Festival di Musica Contemporanea

18 settembre 2020
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2' di lettura

S. Pietroburgo sul Ceresio, con l'Orchestra del leggendario Teatro Mariinskij (i grandi balletti caikovskiani) e il suo direttore Gergev che aprono la Stagione del recentissimo LAC, il centro culturale di Lugano. Musica e Museo, con il Quartetto all'Ambrosiana, a Milano, mentre Venezia non cede al Covid e presenta la 64° edizione del celebre Festival di Musica Contemporanea, dove è stata scritta la storia del Novecento musicale.

Lugano

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S. Pietroburgo sul Ceresio: il 21 al LAC apertura di Stagione con l'Orchestra del Mariinskij e il suo direttore Gergev, fra Mendelssohn, Ravel, Skrjabin. Il focus tematico pensato per la Stagione, che si conclude il 16 maggio, è «Panorama dal Novecento a noi», da Rachmaninov a Martin, da R.Strauss a Stravinskij, da Bartók a Messiaen a Penderecki – percorrendo poetiche diversissime come il tardo-romanticismo, il neoclassicismo, la dodecafonia, il neo-romanticismo e il minimalismo. Queste opere novecentesche verranno messe a confronto – all'interno dei vari concerti – con i brani più amati del grande repertorio classico.

Milano

Il Quartetto al Museo: dal 23 settembre al 14 ottobre ogni mercoledi alle 18 alla Biblioteca Ambrosiana concerto + visita. Il percorso tra le sale dell'Ambrosiana si soffermerà sull' Adorazione dei Magi di Tiziano, La Madonna del Padiglione di Botticelli, La Madonna in trono del Bramantino, Il Riposo durante la fuga in Egitto di Jacopo da Ponte, il Cartone della Scuola di Atene di Raffaello. Davanti a quest'ultimo si terrà il concerto: apre il giovane italiano e talentoso Quartetto Indaco.

Venezia

Dal 25 settembre al 4 ottobre il 64° Festival di Musica Contemporanea, con 18 concerti e 28 novità, focalizzato sul dialogo tra generazioni, ricordando inoltre gli anniversari di Maderna, Nono, Donatoni. Il Leone d'Oro alla Carriera va al magistero del più grande compositore spagnolo vivente, Luis De Pablo, classe 1930, determinante nel rinnovamento musicale del suo Paese; e il Leone d'Argento al compositore francese Raphaël Cendo, classe 1975, fondatore di un vero e proprio movimento estetico, il “saturazionismo”. A De Pablo è dedicato il concerto inaugurale con la prima assoluta di Concierto para viola y orquesta e la prima italiana di Fantasías.


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