La visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi, al centro vaccinale anti-Covid dell'aeroporto di Fiumicino in programma domani, si terrà alle ore 15 e non alle ore 11 come inizialmente previsto. Il Consiglio dei ministri con le nuove misure anti-Covid dovrebbe tenersi dunque in mattinata, stando a fonti di governo alle ore 9.
Dopo i tre vaccini autorizzati, domani aspettiamo la buona notizia che arrivi l'autorizzazione per il vaccino Johnson & Johnson”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza ospite a ‘Accordi&Disaccordi' su Nove.
Le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid saranno decise - e annunciate - con anticipo rispetto alla loro entrata in vigore. Lo spiegano fonti di governo, secondo le quali è dunque assai difficile che eventuali decisioni adottate in Consiglio dei ministri venerdì si applichino già al prossimo fine settimana. Una ipotesi sul tavolo è inoltre che le misure non vengano più adottate attraverso un dpcm ma con un provvedimento di legge, che potrebbe essere un decreto legge o anche - questa l'opzione al vaglio - un disegno di legge da approvare con corsia preferenziale e tempi brevissimi in Parlamento, per garantire un pieno coinvolgimento delle Camere.
La principale novità dovrebbe essere il parametro per l'ingresso automatico in zona rossa delle Regioni che superano i 250 contagi ogni 100mila abitanti. E dovrebbe arrivare anche la proroga del divieto di spostamento tra Regioni, ad oggi in vigore fino al 27 marzo. Nel merito delle misure potrebbe essere convocata una nuova cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri e gli esperti nella giornata di domani, dopo il confronto con le Regioni e prima del Cdm di venerdì. La consapevolezza emersa già oggi è che i dati del contagio sono preoccupanti e in peggioramento. Per frenare la curva il governo starebbe vagliando le opzioni indicate dal Comitato tecnico scientifico, a partire da un inasprimento delle misure nei weekend e in particolare nel fine settimana di Pasqua, ma saranno valutate alla luce dei dati aggiornati e nella consapevolezza della diversità di vedute che separa i partiti della maggioranza.
Ancora un record di morti di Covid-19 in Brasile. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 2.286 con 79.876 contagi. Lo rivela il Consiglio nazionale delle segreterie di salute (Conass). Il bilancio totale dall'inizio della pandemia sale a 270.656 morti a fronte di 11.202.305 casi accertati.
“Servono nuove misure, nuove regole. Il virus corre più velocemente con la variante inglese del covid”. Roberto Speranza, ministro della Salute, preannuncia la nuova stretta con l'adozione di regole e divieti aggiuntivi rispetto al Dpcm del 6 marzo. Si parla di weekend in zona rossa e di zona gialla rafforzata, con restrizioni per bar e ristoranti. “Sono tutte ipotesi che abbiamo iniziato a valutare, domani il presidente dell'Iss Brusaferro ci fornirà dei dati. Le decisioni devono essere sostenute da dati il più possibile aggiornati. C'è la novità rappresentata dalla variante inglese, più contagiosa del 35-40%. La richiesta degli scienziati è assumere misure più rigorose, dovremo valutare con attenzione i numeri e adottare misure proporzionate. Davanti a noi abbiamo settimane non semplici ma arriveranno dosi di vaccino in misura più consistente e questo ci permetterà di correre”, dice Speranza a Accordi e Disaccordi sul Nove.
Il giro di vite “è probabile per evitare un ulteriore peggioramento” del quadro dell'epidemia “con l'aumento dei casi, dei decessi e della pressione sui reparti ospedalieri. C'è una variante che corre molto di più rispetto al ceppo originario. Gli scienziati ci hanno fatto alcune proposte, valuteremo i provvedimenti. E' opportuno muoversi in tempo stretti per portare la curva sotto controllo. La chiusura nel weekend è un'ipotesi inserita dal Cts tra le possibilità. Il fatto nuovo è rappresentato da molti casi legati alla variante inglese, servono misure tarate su un virus che corre più velocemente”, afferma ancora. “Ci sono due verità da dire con trasparenza. In tempo brevi arriveremo ad un alto numero di vaccinati e usicremo vincitori da questa storia. Ma abbiamo bisogno di tempo, abbiamo bisogno ancora di un po' di settimane di sacrificio. Non sono due verità in contrasto: il vaccino è la luce in fondo al tunnel”, ribadisce. Il ministro fa sapere poi che in Italia saranno disponibili “50 mln di dosi vaccino nel secondo trimestre, 80mln nel terzo”.
“Se avremo surplus di vaccini lo condivideremo col resto del mondo”: lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca.“Abbiamo già deciso di lavorare con l'alleanza Covax, ci siamo impegnati con 40 miliardi di dollari per aiutare a finanziarla - ha ricordato Biden - Non è qualcosa che possa essere fermata con una barriera, non importa quanto alto sia il muro che costruisci. Quindi alla fine non saremo salvi fino a quando non sarà salvo il mondo. Così inizieremo assicurandoci di prenderci cura prima degli americani, ma poi cercheremo di aiutare il resto del mondo”.
Joe Biden ha confermato di aver ordinato l'acquisto di altri 100 milioni di dosi del vaccino Johnson &Johnson “perché abbiamo bisogno del massimo della flessibilità” in caso di sfide impreviste. Il presidente ha parlato alla Casa Bianca insieme ai ceo di J&J e Merck per celebrare la loro alleanza per accelerare la produzione del vaccino. “Uno sforzo eroico, patriottico, una collaborazione storica quasi senza precedenti, come in tempi di guerra”, ha detto.
Altre cinque zone rosse in Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha appena firmato un'ordinanza per i Comuni di Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopalo di Capo Passero, nel siracusano; Raffadali in provincia Agrigento. Le restrizioni scatteranno da venerdì 12 marzo per 15 giorni.
«Risulta indispensabile scongiurare i rischi connessi agli assembramenti ed affollamenti nei luoghi pubblici», mentre «si raccomanda alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio contesto abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile». Lo scrive il presidente della Regione Vincenzo De Luca nell'ordinanza che dispone da domani e fino al 21 marzo, termine di scadenza della 'zona rossa' fissata per la Campania dal ministero della Salute, la chiusura di luoghi a rischio assembramento, dai lungomari alle ville comunali. Nell'ordinanza si cita l'ultimo Report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, che per la Campania «proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76», mentre «il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 giorni supera la probabilità del 50%».
Con «decorrenza immediata» e sino al 6 aprile in Puglia «è vietato lo stazionamento all'aperto, presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali»: è quanto stabilisce la nuova ordinanza firmata questa sera dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per limitare l'ulteriore aumento dei contagi Covid. Inoltre, «i sindaci» dovranno disporre «la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani, allorquando valutino sussistente il rischio di assembramento, per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». L'ordinanza vieta anche l'attività di asporto dalle 18 e obbliga tutti gli esercizi a esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale.
In Lombardia ieri hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid 11.602 anziani, a cui si aggiungono i 428 che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino, per un totale di 12.030 dosi somministrate agli over 80. Lo comunica Regione Lombardia. La vaccinazione under 80 ieri ha riguardato 16.675 persone tra prima e seconda dose. Complessivamente nella giornata di ieri sono state somministrate 28.705 dosi di vaccino anti-Covid. Ad oggi, inoltre, sono 174.266 le adesioni del personale scolastico.
A partire da domani, per un mese a Malta chiuderanno tutti i negozi e i servizi non essenziali. In un discorso alla nazione, il primo ministro Robert Abela ha annunciato inoltre che saranno limitati gli spostamenti verso la vicina isola di Gozo, saranno vietati gli sport organizzati e non potranno essere celebrati matrimoni. Gli incontri pubblici saranno limitati a un massimo di quattro persone, invece di sei, e gli interventi chirurgici non essenziali saranno sospesi a partire da sabato per riassegnare medici, infermieri e altri operatori sanitari ai servizi relativi al Covid-19. Le nuove misure saranno in vigore almeno fino all'11 aprile, quando termineranno le vacanze scolastiche di Pasqua. Le nuove misure sono state annunciate poche ore dopo la segnalazione di 510 nuove infezioni nelle ultime 24 ore, un record per l'isola con 500.000 abitanti. Secondo il ministro della Salute, Chris Fearne, circa il 60% dei nuovi contagi è attribuibile alla variante britannica più trasmissibile del virus. Nonostante l'impennata di casi, il programma di vaccinazione di Malta sta incontrando meno ostacoli rispetto a quello di altri stati membri dell'Ue. Fearne ha riferito che il 16% della popolazione avrà ricevuto una dose di vaccino entro venerdì, mentre l'8% anche la seconda. Vaccinando il 70% degli adulti entro la fine di agosto, cinque settimane prima del previsto, il ministro della Salute ha assicurato che Malta è sulla buona strada per «ottenere l'immunità di gregge».
«È molto probabile che per Pasqua si vada verso un meccanismo simile a quello adottato per Natale: zone rosse nei festivi e prefestivi e nel periodo intorno a Pasqua dove i movimenti potrebbero essere più massicci». È il ministro dell'Agricoltura e membro della cabina di regia, Stefano Patuanelli, a profilare un possibile punto di caduta della strategia anti Covid nel corso del suo intervento a Porta a Porta. «Nel governo e nella Cabina di Regia è ovvio che ci sia dibattito, la situazione ci porta a mettere al centro un principio di precauzione: dopo un anno di pandemia d'altra parte c'è una economia molto provata e c'è una discrasia tra esigenze di misure di contenimento della pandemia, mentre si sviluppa un piano vaccinale e il sostegno ad una economia che soffre», spiega. «Ma non c'è un ala aperturista e un'ala più restrittiva, c'è un dibattito in cui si segnala l'esigenza della massima precauzione. Ci sono territori con situazioni diverse che comprova come il modello implementato dal governo precedente, le zone colorate gialle arancioni e rosse, è un modello che deve essere mantenuto con misure più restrittive dove gli indici di contagio sono più alti», aggiunge.
Joe Biden vuole che l'amministrazione si muova a tutta velocità per l'attuazione del piano di aiuti Covid da 1900 miliardi di dollari e nominerà qualcuno per questo obiettivo: lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, aggiungendo che Biden, la sua vice Kamala Harris e la first lady scenderanno in campo per pubblicizzare i nuovi stimoli.
Sono 695 i nuovi casi di Covid-19 registrati oggi in Sicilia e 15 i morti. Sono invece 1.201 i pazienti dimessi o guariti. Attualmente nell'isola i soggetti positivi al coronavirus sono 13.681 - 521 in meno rispetto a ieri - e di questi i ricoverati in regime ordinario sono 667, 108 quelli in terapia intensiva e 12.906 sono in isolamento domiciliare.
La Camera ha approvato in maniera definitiva il piano di stimoli Covid da 1900 miliardi di dollari, che prevede consistenti aiuti per famiglie, imprese, lavoratori, riapertura scuole e campagna vaccinale. Si tratta di uno dei più grandi pacchetti di aiuti della storia americana, che si aggiunge ad altri due approvati precedentemente per combattere gli effetti della pandemia.
«Ogni weekend di chiusura delle attività commerciali e dei pubblici esercizi ci costerà in media 2,2 miliardi di euro di consumi: circa 1,8 nelle attività del terziario e 400 milioni per i pubblici esercizi. Perdite che si sommano a quelle già subite in questi 12 mesi di pandemia dalle imprese». Così Confesercenti commenta l'ipotesi di stop nei weekend. «In Italia ci sono circa 450mila attività che rischiano di chiudere per la crisi innescata da pandemia e restrizioni. Sono in bilico, e lo stop nei fine settimana è una nuova spinta verso la cessazione dell'attività», afferma la Confesercenti. «Il governo ne tenga conto. Anche nei sostegni: se verranno messe in campo nuove restrizioni, devono essere rafforzate anche le misure di indennizzo per le attività. E le risorse dovranno essere disponibili da subito: sono oltre due mesi che aspettiamo un provvedimento, le imprese sono in asfissia finanziaria», conclude.
Evitare assembramenti e ricorrere alle percentuali «più alte possibili» di lavoro agile. Sono le raccomandazioni inserite nell'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contenente «limitazioni alla mobilità e alle attività dei mercati». Nell'ordinanza «si raccomanda ancora una volta alla popolazione di evitare assembramenti» e «ai datori di lavoro pubblici e privati il ricorso alle percentuali più alte possibili di modalità di lavoro agile».
Arriva la stretta della Regione Campania su mobilità e attività mercatali. Da domani chiusi parchi, ville comunali, lungomari e piazze. Stop a fiere e mercati e raccomandazioni ai datori di lavori di utilizzare, quanto più possibile le modalità di lavoro agile. L'ordinanza firmata poco fa dal presidente Vincenzo De Luca, è in corso di pubblicazione.
«Credo che ci siano le premesse per l'adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento, con relativa chiusura della didattica in presenza in tutte le scuole ovunque siano rilevati superamenti dei parametri previsti dall'ultimo dpcm del governo, come stiamo già facendo oggi con ordinanza per le province di Bari e Taranto, e in altre se si dovessero verificare superamenti nelle prossime settimane». Lo afferma il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Ieri notte abbiamo inviato al ministro Speranza - aggiunge - una nota nella quale spieghiamo che la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannunciamo che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto: ma la crescita dell'epidemia è vorticosa e comincia a interessare anche altre province».
Confindustria Sardegna ha avviato una ricognizione sull'intero sistema associativo per realizzare una prima mappatura dei siti aziendali più idonei ad essere utilizzati per la campagna vaccinale, aderendo così all'iniziativa nazionale. Le associazioni di tutta Italia hanno infatti ricevuto un questionario per identificare le imprese concretamente disponibili alla funzione di «fabbriche di comunità», quindi idonee per essere configurate come siti vaccinali e moltiplicare così quelli già attivi nel nostro Paese. Secondo Confindustria è assolutamente prioritario procedere alla copertura più ampia possibile della popolazione nella maniera più rapida ed efficiente. Solo così l'Italia potrà sconfiggere la pandemia, ridurre drasticamente il tragico bilancio di vittime e consentire la più veloce e solida ripresa delle attività economiche, del lavoro e del reddito di tutti gli italiani.
In Liguria il 7,21% dei cittadini ha ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid19 e il 3,1% ha completato il ciclo. Percentuali superiori a quelle nazionali, pari rispettivamente al 6,69% e al 2,9%”. Lo scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter.
«I dati sul consumo dei farmaci in Italia in quest'anno di pandemia sono valori drammatici che rappresentano una lettura veritiera, basata su comportamenti reali, non opinioni personali. Sono uno spaccato di condotte che ci racconta cosa sta accadendo; che ci dice che il quadro è nero e peggiorerà». A parlare è David Lazzari, presidente Nazionale del Cnop, Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi, che avvisa: «I dati dello stressometro si posizionano ai livelli del marzo scorso. Il Governo deve puntare su programmi di empowerement, promozione della resilienza. È necessario agire in maniera proattiva e subito o le conseguenze saranno devastanti sul fronte della salute e dell'economia per il nostro Paese». «Dal consumo dei farmaci si evince il quadro del disagio psicologico degli italiani, sia in maniera diretta attraverso indicatori come gli psico- farmaci - spiega Lazzari - che indiretta attraverso sonniferi, lassativi, cosmetici». Può stupire il trend in crescita delle vendite di lassativi? «No - risponde - perché li consuma di solito chi è depresso, sedentario, sotto stress psicologico o chi, celando un'ansia nascosta, vuole dimagrire. I dati sulla vendita di farmaci e para farmaci dimostrano che questa situazione porterà ad un abuso farmacologico in adulti e adolescenti, con gli effetti indesiderati che questo comporta». Perché? «Basta guardare agli psicofarmaci: ne facciamo un uso improprio. La gente li assume in modalità fai da te. Ed i medici di famiglia, che non sono in grado di fare psicoterapia, li prescrivono in alternativa».
In Toscana è stata «superata la soglia di 400mila vaccinazioni». Lo annuncia su Facebook il presidente della Regione Eugenio Giani. «Dopo una prima fase di incertezza, in molti mi avete scritto oggi per confermarmi l'avvenuta prenotazione sul portale - aggiunge Giani - Per le persone con più di 80 anni sta andando a regime il sistema attraverso i medici di famiglia, garantendo vicinanza e assistenza territoriale. Alle 18 abbiamo già raggiunto le 12mila vaccinazioni giornaliere, più vaccini arrivano - conclude - e più rapidamente renderemo la Toscana sicura».
La cabina di regia con il premier Mario Draghi, appena conclusa a Palazzo Chigi, ha valutato la situazione epidemiologica del Covid, con il bollettino di oggi che segna 22.409 casi e 332 vittime, ma attende di analizzare nuovi dati che dovrebbero arrivare già questa sera. Sulla stretta nei weekend, che potrebbe essere estesa a tutta Italia, “stiamo ancora valutando, anche perché alcuni dati sono attesi nelle prossime ore”, spiega una fonte presente al tavolo di confronto. Difficile, dunque, che una decisione venga assunta già in giornata.
Con 55.535 tamponi eseguiti è di 4.422 il numero di nuovi positivi al coronavirus registrati in Lombardia, una percentuale superiore al 7,9%, dunque in calo rispetto all'8,3% di ieri. Continuano ad aumentare i ricoveri: sono 617 i pazienti in terapia intensiva, dunque 6 più di ieri e 5.584 negli altri reparti (+168). Sono invece 70 i decessi, che portano il totale a 28.923 da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 1.191 i contagi segnalati a Milano (di cui 549 in città), ma anche a Brescia il numero supera i mille con 1.080 nuovi positivi. Seguono Bergamo con 347, Pavia con 309, Monza con 299, Como con 272, Mantova con 228, Cremona con 181, Varese con 168, Lecco con 93, Lodi con 89 e Sondrio con 58.
In Francia sono stati riscontrati 30.303 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, in crescita rispetto ai 23.302 di ieri. Le vittime sono state 264, per un totale dall’inizio della pandemia di 89.565. Si è fermato, dopo sei giorni di crescita quotidiana, il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva: oggi sono stati 3.918, come ieri.
Il Texas riapre al 100%. Da oggi non c'è più l'obbligo di mascherina e tutte le attività possono riaprire a piena capacità. Unica eccezione è la città di Austin che, sfidando il governatore repubblicano Gregg Abbott, mantiene l'obbligo della mascherina. La riapertura del Texas ha sollevato le critiche degli esperti sanitari perché prematura, considerato che lo stato ha in media 5.500 nuovi casi al giorno e uno dei tassi più bassi di vaccinazione negli Stati Uniti. Abbott però non si è piegato dando il via libera alla rimozione di tutte le restrizioni imposte per il Covid.
Nel Lazio su quasi 16 mila tamponi (+1.622) e oltre 22 mila antigenici per un totale oltre di 38 mila test, si registrano 1.654 casi positivi (+223), 22 i decessi (-6) e +1.333 i guariti. Aumentano i casi, i ricoveri e le terapie intensive, mentre diminuiscono i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 4%. I casi a Roma città sono a quota 700.
«I nostri reparti al Cardarelli sono pieni: stiamo cercando altri spazi, soprattutto per pazienti non covid». Lo dice Eugenio Gragnano, medico chirurgo dell'ospedale Cardarelli di Napoli e componente della segreteria regionale Anaao Campania. «I posti disponibili sono ridotti a poche unità - afferma -. In terapia intensiva, ci sono forse tra i 3 e 4 posti liberi». «Ancora più cariche le aree del pronto soccorso - aggiunge - dove i pazienti attendono di essere ricoverati, sia i covid positivi sia non covid». «La struttura non ha potuto ampliarsi più di quello che ha fatto - sottolinea -. Il distanziamento è un po' difficile da ottenere».
Contagi ancora in crescita in Italia. Sono 22.409 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore, 2.660 in più rispetto a ieri. Le vittime sono 332 vittime, 44 in meno rispetto alle 376 di ieri.
L’ultimo bollettino del Ministero della Salute in dettaglio
Si confermano sotto quota 6.000, e con ben oltre 1,3 milioni di test quotidiani, i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore nel Regno Unito dopo oltre due mesi di lockdown seguiti all'impennata della cosiddetta variante inglese del virus e sullo sfondo di una campagna di vaccinazioni che supera ora i 24 milioni di dosi somministrate. Lo indicano i dati odierni del governo, confermando numeri da primato europeo nei tamponi dopo il via anche nelle scuole di un programma di test volontari riservati ai docenti, al personale scolastico e agli studenti delle secondarie nel quadro della riapertura della didattica in aula in tutta l'Inghilterra. I morti registrati scendono intanto a 190, dai 231 di ieri, con un calo pure dei ricoveri negli ospedali. A preoccupare è invece la situazione nell'aeroporto londinese di Heathrow, dove la stretta sui controlli di confine introdotta dal governo nelle ultime settimane per cercare di prevenire l'importazione delle più temute nuove varianti straniere del coronavirus, e le parallele misure precauzionali sulla concentrazione massima di personale ai varchi, stanno causando code record. Con assembramenti fra i passeggeri, malgrado il numero relativamente ridotto di voli e ingressi autorizzati in regime di lockdown, e timori per lo stesso staff secondo alcuni sindacati di categoria. Emma Gilthorpe, chief operating officer ai controlli di frontiera dello scalo, ha parlato di una situazione “inaccettabile”, con attese medie fino a 3 ore e punte di 7 ore di fila denunciate da un passeggero alla Bbc.
«Le persone disabili con sordità d'ora in poi potranno usare le mascherine trasparenti. Lo ha assicurato la ministra per le Disabilità Erika Stefani oggi nel Question time alla Camera. «Per risolvere i problemi delle persone con sordità mi sono attivata perché le mascherine trasparenti di cui è arrivata da poco l'omologazione siano inserite nei canali distributivi dal commissario straordinario dell'emergenza. Lo stesso generale Francesco Paolo Figliuolo mi ha garantito di aver già disposto perché tali mascherine trasparenti siano distribuite dai canali della struttura».
«Le positività a Covid-19 che si stanno riscontrando in alcuni vaccinati erano prevedibili e preannunciate. Non è mai stato dichiarato, né dagli enti regolatori quali l'Agenzia europea del farmaco Ema o l'Agenzia italiana nel farmaco Aifa, né dai vari esperti, che il vaccino proteggesse dall'infezione: il vaccino protegge dalla gravità della malattia, dall'andamento patologico dell'infezione, ma non dalla possibilità che il virus possa infettare». Lo chiarisce all'Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. «Si presume - aggiunge l'esperta - che l'infezione che potrebbe verificarsi nei vaccinati produca una carica virale bassa e che quindi sia probabilmente poco infettante, anche se non ci sono le prove. Tant'è vero che - ricorda Gismondo - più volte abbiamo raccomandato di mantenere le misure anti-contagio» come mascherine e distanziamento, «perché, soprattutto nei confronti di pazienti anziani o fragili, potremmo diventare vettori di infezione anche se vaccinati. Tutti questi - precisa comunque Gismondo - sono studi in itinere».
La Campania supera il tetto dei 3mila contagi in un giorno. Sono 3.034 i nuovi positivi (di cui 311 identificati da test antigenici rapidi), 612 dei quali risultati sintomatici. I tamponi analizzati oggi sono 25.867 (di cui 3.615 antigenici). La percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi processati è pari all'11,72%. I casi totali di coronavirus in Campania dall'inizio dell'emergenza sono 292.608 (di cui 9.289 antigenici), i tamponi complessivamente analizzati sono 3.151.955 (di cui 146.848 antigenici). Nel bollettino odierno diffuso dall'Unità di crisi della Regione Campania sono inseriti 26 nuovi decessi, tutti avvenuti nelle ultime 48 ore. Il totale dei decessi in Campania dall'inizio della pandemia da Covid-19 è 4.576. Sono 1.814 i nuovi guariti: il totale dei guariti sale a 195.605. In Campania sono 143 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.471 quelli ricoverati in reparti di degenza.
La variante 'inglese' del coronavirus è più letale del ceppo originario. E' quanto indica un ricerca condotta dagli scienziati delle università di Exeter, Bristol, Warwick e Lancaster e pubblicata sul British Medical Journal. L'analisi dei dati di circa 55mila pazienti britannici indicano che la variante B117 (nel Regno Unito definita la 'Kent variant') è del 64 per cento più letale delle precedenti versioni del virus. Gli scienziati avvertono però che il rischio di morte potrebbe essere in effetti fino a due volte più alto per chi viene infettato con la variante inglese. Lo studio, in breve, suggerisce che con l'infezione da variante inglese, il rischio di morte sale dallo 0,25 per cento, pari a 1 persona su 400 allo 0,41 per cento, pari a 1 persona su 250. Nonostante queste conclusioni, gli scienziati britannici si dicono certi che gli attuali vaccini siano altrettanto efficaci contro la variante inglese
La disuguaglianza nell'accesso ai vaccini non risparmia alcuni dei Paesi più ricchi: in Israele il 57% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, nel Regno Unito il 32%, negli Stati Uniti il 16,6%, in Francia, Germania e Italia meno del 6%. Tale situazione, ricordano le organizzazioni, è dovuta dalla limitata capacità di produzione a livello globale, che trova la sua origine nel sistema di monopoli con cui operano le case farmaceutiche, che al momento, con brevetti esclusivi, non condividono tecnologia e know-how, azzerando di fatto la possibilità di concorrenza nel mercato. É per questo che in un Paese come l'Italia, complice anche le difficoltà organizzative e logistiche interne, si determinano dinamiche analoghe a quelle che portano i Paesi a basso reddito ad essere esclusi dall'accesso ai vaccini, sebbene con conseguenze di gran lunga inferiori. Quasi 1 milione di persone in tutto il mondo ha firmato l'appello della People's Vaccine Alliance, per chiedere ai Paesi ricchi di smettere di proteggere il monopolio dei colossi farmaceutici, che antepongono i profitti alla vita delle persone, liberalizzando i brevetti dei vaccini anti-Covid. “Nel mondo il Covid-19 ha già ucciso 2 milioni e mezzo di persone, mentre gran parte dei Paesi non ha letteralmente mezzi per combattere il virus – ha detto Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia – Consegnando il potere di decidere della vita e della morte di milioni di persone a un ristretto numero di case farmaceutiche, le nazioni ricche non fanno altro che prolungare l'emergenza sanitaria globale, mettendo a rischio altre innumerevoli vite. In questo momento cruciale della lotta contro la pandemia, tutti, Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo devono agire compatti e intraprendere azioni coraggiose, perché nessun Paese potrà vincere questa battaglia da solo”.
“In Lombardia vogliamo arrivare a regime a 170mila vaccinazioni al giorno, con più canali. L'ipotesi è flessibile, in base ai vaccini disponibili e alle categorie, il nostro piano è modulabile”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, in conferenza stampa a Milano. “Lo vedremo con le adesioni”, ha risposto a chi gli chiedeva quante vaccinazioni si potrebbero fare con l'apertura delle fabbriche alle somministrazioni. Le aziende, ha precisato poi parlando dei vaccini in azienda, “non avranno alcun compenso” dalla Lombardia per questo servizio, e “questo canale aggiuntivo ci permette di alleggerire i costi della Regione per l'allestimento degli altri canali”. Tutte le categorie prioritarie, ha aggiunto più volte, “saranno rispettate”. L'obiettivo della Regione resta quello di concludere la “vaccinazione massiva entro giugno di quest'anno”, precisando di voler arrivare a vaccinare, però, “tutti coloro che hanno titolo per essere vaccinati”. La delibera sul protocollo per le vaccinazioni in azienda, anticipata a commissario e ministero della Salute, sarà inviata oggi al commissario, “da cui avremo le modalità con cui la delibera sarà applicata”.
Non sono stati registrati effetti collaterali seri in decine di ragazzini under 16 a cui è stato somministrato in Israele il vaccino Pfizer fino ad ora riservato ai maggiori di quella età. E questo sembra un indice positivo per i trial che le aziende farmaceutiche di vaccini stanno conducendo per l'immunizzazione dei più piccoli. La vaccinazione in questione - ha spiegato il sito Ynet - è stata tuttavia approvata dalla autorità sanitarie in quanto i soggetti coinvolti (di cui non è stata specificata l'età) presentavano tutti specifiche situazioni cliniche a forte rischio una volta contratto il virus. Tra questi fattori, ci sono quelli dell'obesità, del diabete, serie malattie cardiache e polmonari, tumori e immunodepressione. Ogni caso individuale - ha spiegato il sito Ynet - ha ricevuto prima della vaccinazione finale l'approvazione non solo del medico curante ma anche del dello speciale Comitato Vaccini del Ministero della sanità. Il ministero del resto - è stato ricordato - aveva già raccomandato la vaccinazione di ragazzini tra 12 e i 15 anni in presenza di particolari patologie.
Le società farmaceutiche hanno esportato dall'Unione Europea 34 milioni di dosi di vaccino Covid 19 dallo scorso primo febbraio. Lo rendono noto fonti Ue alla dpa, precisando che le dosi sono state invaiate in 30 Paesi. Tra queste, nove milioni in Gran Bretagna, 4 milioni in Canada, 3 milioni in Messico ed un milione negli Usa, precisano le fonti.
Con l'accordo firmato in Regione, Confindustria Lombardia “apre le porte delle fabbriche, questo risultato è frutto della concretezza delle persone che ci hanno lavorato”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, in Regione, ringraziando tra gli altri, il presidente Attilio Fontana. “Non possiamo rimanere inerti, il protocollo è una risposta chiara e concreta: vogliamo vaccinare il maggior numero possibile di persone in poco tempo”, ha aggiunto. In Lombardia “possiamo arrivare a vaccinare dai 300mila ai 400mila lavoratori, e in poco tempo potremmo arrivare a cifre importanti se le vaccinazioni si potranno allargare anche ai familiari”. Lo ha spiegato in Regione Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, in occasione della presentazione del protocollo per le vaccinazioni in azienda, che partirà con le somministrazioni di massa. “Abbiamo la possibilità di fare 150mila vaccinazioni a settimana”, ha aggiunto. Il protocollo in Lombardia per vaccinare in azienda prevede “il coinvolgimento dei sindacati. Ho detto ai miei amici sindacalisti, non bisogna gridare, bisogna fare”. Lo ha spiegato Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, in Regione per la presentazione dell'accordo. “Siamo convinti che nelle prossime settimane andremo a discutere con loro la procedura applicativa come abbiamo fatto per il contenimento dei contagi. Quindi massima apertura e disponibilità, ma dobbiamo affrontare le cose insieme”, ha aggiunto. I sindacati in Lombardia hanno lamentato di non essere stati coinvolti nella stesura del protocollo.
“Nel Lazio ancora non siamo oltre la soglia critica del 30% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, ma ci stiamo molto avvicinando”. Lo ha sottolineato Massimo Antonelli, direttore dell'Unità di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l'emergenza Covid-19, ospite di 'Timeline' su SkyTg24. “Come Gemelli stiamo cercando di dare un supporto alle varie province della nostra Regione, stiamo accogliendo con la Cross della Protezione civile pazienti da altre Regioni - ha aggiunto - Anche al Gemelli numeri sono in crescita: in questo momento oggi ho globalmente 88 pazienti in terapia intensiva, di cui 60 covid. C'è un aumento costante di ricoveri rispetto agli ultimi giorni; abbiamo pochissimi pazienti over 80 e la gran parte under 70, con alcuni pazienti tra i 40 e i 50 anni”.
L'Unione Europea ha esportato, solo il mese scorso, 25 milioni di dosi di vaccini prodotti nei diversi impianti nel territorio dei Paesi membri. Le esportazioni sono state dirette a 31 Paesi, ma in larga misura sono andate a Gran Bretagna, che ha ricevute più di otto milioni di dosi, e Canada, con più di tre milioni, rende noto il New York Times citando documenti interni all'Ue. Agli Stati Uniti, dall'Ue, sono state inviate 651mila dosi. Il quarto Paese, per quantità di vaccini ricevuti, è il Messico, con 2,5 milioni.
In Puglia, su 12.262 test per l’infezione da Covid-19, sono stati registrati 1.571 casi positivi: 797 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 138 nella provincia Bat, 45 in provincia di Foggia, 201 in provincia di Lecce, 310 in provincia di Taranto, un caso di residente fuori regione, sette casi di provincia di residenza non nota. Notificati 27 decessi: 15 in provincia di Bari, un in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, sette in provincia di Foggia, due in provincia di Taranto. Dall0inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.649.866 test; 118.125 sono i pazienti guariti; 36.595 sono i casi attualmente positivi.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, raddoppierà a 200 milioni di dosi l’ordine per il vaccino monodose contro il coronavirus di Johnson & Johnson. Dopo le indiscrezioni della stampa statunitense, la conferma è arrivata da un funzionario della Casa Bianca. Biden darà l’annuncio nel pomeriggio, durante l’incontro con i dirigenti di J&J e di Merck, la società farmaceutica che aiuterà J&J nella produzione del vaccino.
Da sabato chiudono le scuole e studenti in didattica a distanza al 100% dalla seconda media in su nell’Alto Vicentino, dove nelle scorse ore è stata superata l’incidenza di 250 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti. Lo riporta l’aggiornamento del bollettino sull’incidenza dei contagi diffuso dalla Regione Veneto. La chiusura degli istituti nel distretto 18, Alto Vicentino, segue quella del distretto di Belluno, dell’Alta padovana, di Asolo e del Veneto Orientale.
Lo Stato di San Paolo, il più ricco e popoloso del Brasile, potrebbe rafforzare ulteriormente le restrizioni per la popolazione a causa dell’aggravarsi della pandemia da coronavirus, che dall’inizio del mese ha portato al decesso di 30 pazienti rimasti in attesa di essere trasferiti nelle unità di terapia intensiva. Il governatore di San Paolo, Joao Doria, potrebbe decretare in giornata il divieto delle messe e la sospensione delle partite di calcio, nonostante si svolgano già senza pubblico.
Oltre alla mancanza di posti negli ospedali pubblici (19 nosocomi statali hanno già raggiunto un tasso di occupazione del 100%), la situazione inizia a complicarsi anche nelle principali cliniche private, come l’Ospedale Israelitico Albert Einstein e l’Ospedale Sirio-Libanese, che hanno accolto pazienti da altri Stati. L’intero Stato di San Paolo è entrato in zona rossa sabato scorso e con l’eventuale irrigidimento delle misure verranno ridotti gli orari di apertura di alcune farmacie e di altre attività essenziali, mentre non è escluso che vengano sospese di nuovo anche le lezioni nelle scuole pubbliche, che avevano da poco riaperto agli studenti, pur con le dovute cautele.
Il governo britannico interviene nuovamente contro l’Unione europea, per smentire le affermazioni del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, secondo il quale il Regno Unito ha imposto un blocco alle esportazioni di vaccini e componenti di vaccini prodotti all'interno del proprio territorio. «Voglio correggere quanto suggerito dal presidente del Consiglio europeo che il Regno Unito abbia bloccato l’esportazione di vaccini», ha detto il premier Boris Johnson intervenendo alla Camera dei Comuni, dopo che martedì una nota di Downing Street aveva già replicato alle parole di Michel.
«Voglio essere chiaro: non abbiamo bloccato l’esportazione di vaccini o di componenti di vaccini anti Covid-19», ha sottolineato Johnson. «Questa pandemia ci ha messo tutti dalla stessa parte nella battaglia per la salute globale, ci opponiamo al nazionalismo dei vaccini in ogni sua forma», ha aggiunto il premier britannico.
Prende forma il piano vaccinale. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi, secondo le quali si va verso una comunicazione del nuovo piano di distribuzione e somministrazione nel fine settimana.
Il ministero della Salute del Paraguay ha emesso un’allerta rossa sanitaria di fronte all’aumento delle infezioni da coronavirus nel Paese, dove martedì sono stati registrati in 24 ore 2.125 nuovi contagi, un dato giornaliero record dall’inizio della pandemia nello Stato. «Il Paraguay è attualmente a un livello di allerta rossa sanitaria a causa del continuo aumento e record di infezioni da Covid-19, registrato negli ultimi giorni, quindi la popolazione è fortemente invitata a fare attenzione ed evitare situazioni che possono mettere a rischio la salute individuale e collettiva», si legge in una nota diffusa dalla direzione di Sorveglianza sanitaria del ministero.
Il Paraguay ha registrato finora 171.985 casi confermati di coronavirus con 3.360 morti, di cui 17 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. Il ministero ha sottolineato che in caso di mancato rispetto dei protocolli sanitari, tra i quali è obbligatorio l'uso della mascherina, il distanziamento e l'igiene delle mani, la conseguenza nella popolazione nelle prossime due settimane sarà «il sovraccarico degli ospedali a causa del massiccio contagio e la morte di altri connazionali». Il governo ha riferito che il livello di occupazione dei letti di terapia intensiva ha raggiunto il 99% a livello nazionale, e il 100% nei territori del dipartimento Central e ad Asuncion.
«Stiamo importando ancora la “ricetta”, dobbiamo fare i batch, chiamare le autorità per fargli vedere i risultati di questi batch, farci ispezionare, attendere una loro risposta, e poi se la loro risposta sarà positiva inizieremo a produrre dei lotti commerciali. Non so quando inizieremo a produrre questi lotti commerciali. È mio obiettivo comunque riuscire ad arrivare entro la fine dell'anno e avere già avuto l’ispezione». Così Antonio Di Naro, fondatore e presidente della società farmaceutica Adienne, che ha raggiunto con il fondo di investimento russo per la produzione nel proprio stabilimento di Caponago, vicino Monza, in Brianza del vaccino russo Sputnik, indica gli step per arrivare alla produzione del vaccino.
Per approfondire: Come si produce un vaccino? I 5 passi dalle materie prime all’infialamento
«La disuguaglianza tra Paesi ricchi e poveri nell’accesso ai vaccini è più acuta e drammatica che mai. Le nazioni più ricche nell'ultimo mese hanno vaccinato in media una persona al secondo, mentre la stragrande maggioranza dei Paesi in via di sviluppo ancora non è stata in grado di somministrare una singola dose, con una carenza strutturale di forniture mediche e scorte di ossigeno». Lo sottolineano in un comunicato Oxfam e Emergency, membri della People’s Vaccine Alliance insieme tra gli altri a Unaids e Yunus Center.
«Ma anche tra i paesi più ricchi - si aggiunge nella nota - le differenze sono enormi: negli Usa ogni secondo si vaccinano 35 persone, nel Regno Unito 9, in Germania, Spagna, Francia e Italia solo 2, in Belgio, Svezia e Danimarca poco più di 20 persone ogni minuto». La presa di posizione di Oxfam e Emergency coincide con una riunione dell’Organizzazione mondiale per il commercio che, «si afferma nel comunicato - vede la contrapposizione di molti Paesi ricchi, inclusi Usa, Unione europea e Regno Unito, alla proposta di oltre 100 Paesi in via di sviluppo di superare l'attuale monopolio detenuto dalle aziende farmaceutiche sui brevetti dei vaccini. Una proposta, che se venisse approvata, consentirebbe di aumentare la produzione mondiale e avviare la distribuzione in tutti i Paesi poveri che ne hanno immediato bisogno».
«L’obbiettivo è assicurare più risposte possibili alle persone, alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese colpite da questa crisi. Immediatamente, dopo i primi provvedimenti nazionali in materia di contenimento e gestione dell'emergenza, prendendo atto delle prime modifiche al quadro normativo europeo che hanno introdotto maggiori flessibilità nell’utilizzo di questi fondi, come Regione abbiamo subito adottato le prime linee di indirizzo per trasferire tutte le risorse disponibili». Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a proposito dell'approvazione da parte della giunta della delibera in cui vengono varate le misure da attuare con le risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) assegnate al Veneto per dare continuità alla programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e del Fondo Speciale Europeo (Fse) in un’ottica di crescita sostenibile del sistema socio- economico veneto.
Le risorse, per un valore complessivo di 253,7 milioni di euro con l'accordo con il Governo del luglio scorso sono state, infatti - già a partire dal giugno dello stesso anno - destinate a una serie di interventi di contrasto agli effetti della pandemia su quattro priorità: emergenza sanitaria, attività economiche, lavoro, sociale.
Le aerolinee giapponesi incrementano i controlli sui voli di rientro dalle principali nazioni a rischio diffusione delle varianti del coronavirus, su richiesta del governo, per limitare il traffico passeggeri nel Paese. Lo riferiscono i media nipponici, segnalando che la All Nippon Airways (Ana) ha sospeso le prenotazioni su tutti i voli internazionali diretti in Giappone fino al 21 marzo, e il provvedimento potrebbe essere esteso, ha detto il vettore. Un’analoga decisione è stata presa dalla Japan Airlines (Jal), che non accetterà nuove prenotazioni sui voli provenienti da Gran Bretagna, Francia e Germania fino a quando il quadro dell'emergenza sanitaria sarà più chiaro.
Le due maggiori aerolinee del Paese hanno deciso la sospensione in risposta alle ulteriori restrizioni all’ingresso adottate dall’esecutivo su 13 Paesi, inclusa l’Italia, che prevede per i passeggeri un periodo di osservazione supplementare di 3 giorni in un struttura separata, anche in caso del risultato negativo del tampone Covid, oltre alle due settimane di quarantena. A inizio marzo il governo di Tokyo ha esteso di due settimane lo stato di emergenza per quattro prefetture, inclusa la capitale Tokyo, fino al 21 marzo, dalla data iniziale del 7 marzo.
È stata convocata per le 17 a Palazzo Chigi la cabina di regia del Governo che si riunirà per valutare le ulteriori misure anti-Covid da mettere in campo alla luce delle ultime indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Le valutazioni saranno poi portate all’attenzione delle Regioni per una condivisione.
Adesso non ci sono più dubbi sul fatto che siamo di fronte a una terza ondata. In Italia le terapie intensive hanno superato la soglia critica del 31 per cento. Lo comunica l’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sulla base dei dati epidemiologici aggiornati al 9 marzo. A livello nazionale, le terapie intensive occupate da persone positive al Sars-Cov-2 supera il livello oltre il quale risulta difficile poter assistere adeguatamente altri pazienti non Covid. Rispetto ai dati del primo marzo la crescita è stata forte (+6%): dal 25% al 31%.
La Spagna è uno dei Paesi candidati a produrre il vaccino russo anti Covid Sputnik V. Fonti del ministero della Sanità hanno confermato a El Pais che l’agenzia spagnola per il farmaco, Aemps, sta conducendo trattative con diverse imprese dotate delle capacità per produrlo. Le stesse fonti hanno sottolineato, si legge ancora sul sito del giornale spagnolo, che non risulta che vi siano accordi conclusi. Se si troveranno le strutture adeguate, il quel caso la Aemps dovrà dare l’autorizzazione alla produzione del vaccino, cosa che ancora non ha fatto, concludono le fonti.
«Si sottolinea l’opportunità di cercare di ricavare il maggior numero possibile di dosi da ciascun flaconcino di vaccino» anti-Covid, «fatta salva la garanzia di iniettare a ciascun soggetto la dose corretta e la disponibilità di siringhe adeguate». È quanto indica l’Agenzia italiana del farmaco, «secondo il parere espresso dalla Commissione tecnico scientifica (Cts) il 4 marzo 2021». L’Aifa, che affronta il tema del numero di dosi da ricavare per flaconcino nello spazio dedicato alle domande e risposte sui vaccini anti-Covid, ribadisce anche un punto fermo: «Resta inteso - spiega l’ente regolatorio italiano - che eventuali residui provenienti da flaconcini diversi non potranno essere mescolati».
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato di aver negoziato l’acquisto di ulteriori 4 milioni di dosi di vaccino con le aziende produttrici (a partire da BioNTech-Pfizer), oltre a quanto già previsto nel programma di consegna relativo al primo trimestre 2021. Per l’Italia, secondo fonti di Palazzo Chigi, ciò equivale ad una quota aggiuntiva di 532mila dosi che saranno consegnate nelle ultime due settimane di marzo e che aiuteranno ad affrontare l’emergere di nuovi contagi e varianti.
Sono 881 i positivi al coronavirus rilevati nelle Marche tra le nuove diagnosi nelle ultime 24 ore tra cui 358 in provincia di Ancona (40,6% del totale) e 219 (24,8%) nel Maceratese. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Altri 159 casi riscontrati ne percorso screening antigenico e da confermare con tamponi molecolari. Nell’ultima giornata «testati 7.315 tamponi: 4.676 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.827 nello screening con percorso Antigenico) e 2.639 nel percorso guariti (rapporto positivi/testati pari al 18,8%). Dei positivi al molecolare, tra i quali 92 soggetti con sintomi, ce ne sono anche 137 in provincia di Pesaro-Urbino, 69 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 41 da fuori regione».
Rallenta la diffusione del coronavirus in Russia, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 9.079 nuovi casi di Covid-19. Lo riferisce la task force russa incaricata di monitorare l’andmaento della pandemia nel Paese, spiegando che solo a Mosca sono stati segnalati 1.116 nuovi casi. Le autorità sanitarie russe avevano nella giornata precedente individuato meno di diecimila casi in un giorno per la prima volta dall’inizio di ottobre. In totale, sono 4.351.553 i casi di coronavirus confermati in Russia dall’inizio della pandemia. Nell’ultima giornata hanno invece perso la vita 466 persone, facendo così salire a 90.275 il totale delle vittime.
L’isolamento a causa del lockdown ha colpito di più le persone che vivono sole. Lo rileva l’Istat nell’ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes), spiegando che la percentuale di molto soddisfatti della propria vita cala al 35,8% dal 37,3% del 2019 e riguarda soprattutto le persone sole adulte (fra il 2019 e il 2020 la quota scende di 9 punti tra le donne e di 10 punti tra gli uomini di 55-59 anni), ma anche le giovani tra 20 e 34 anni che vivono da sole (-17 % rispetto al 2019) e gli uomini di 65 anni e più (-4 %).
«I nuovi casi registrati in Toscana sono 1.293 su 25.946 test di cui 16.860 tamponi molecolari e 9.086 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 4,98% (10,2% sulle prime diagnosi)». Lo annuncia su Facebook il presidente della Toscana, Eugenio Giani, anticipando il dato del bollettino regionale sull’andamento dell’epidemia di coronavirus. Nello stesso post Giani scrive: «Il Covid non frena l'attività del Centro Conservazione Cornee di Lucca. Attivo dal 1997 si conferma, per donazioni ricevute e tessuti trapianti, struttura all’avanguardia regionale e nazionale grazie alla squadra di donne e uomini che ogni giorno si impegnano per garantire la salute di tutti».
Il governatore dell’Alaska, Mike Dunleavy, ha annunciato che l'Alaska diventerà il primo Stato a rinunciare ai requisiti di idoneità e permetterà a chiunque abbia 16 anni o più di ottenere una vaccinazione contro il Covid-19. Dunleavy ha descritto la decisione come un passo storico. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno riferito che l’Alaska è in testa nella lista degli Stati, sulla base della percentuale di popolazione che ha ricevuto due dosi di un vaccino contro il Covid-19.
«Sicuramente siamo nel pieno della terza ondata» di Covid-19 «e i contagi continueranno a salire». Ma «ciò non significa che sia necessario chiudere tutta l’Italia» con un lockdown generalizzato, secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto su Rai 3. «Sicuramente è necessario» invece «rafforzare le restrizioni in alcune aree del Paese dove le varianti» di Sars-CoV-2 «circolano di più e dove vi è pressione sui reparti ospedalieri», precisa il medico ed esponente del Movimento 5 Stelle, all’indomani delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus che caldeggia chiusure nei fine settimana.
La campagna di vaccinazioni anti Covid in Tunisia inizierà sabato 13 marzo, con una priorità per gli operatori sanitari in prima linea, gli anziani e le persone con malattie croniche: lo ha reso noto il ministro della Salute, Faouzi Mehdi. Il Paese ha ricevuto martedì 9 marzo il primo lotto di di 30mila dosi del vaccino russo Sputnik V, ha aggiunto il ministro, precisando che 93.600 dosi dei vaccini Pfizer-Biontech saranno consegnate la prossima settimana nell'ambito del programma internazionale Covax, coordinato dall’Oms.
«All’ospedale di Pisa è partito il primo test in Italia degli anticorpi monoclonali di AstraZeneca guidato dal professor Francesco Menichetti. Si apre così un nuovo fronte per la lotta al virus!». Lo scrive su Facebook il presidente della Toscana Eugenio Giani.
Il Brasile ha registrato 1.972 morti per complicanze legate al Covid-19 nelle ultime 24 ore, segnalando un record dall’inizio della pandemia. Lo ha reso noto il ministero della Salute brasiliano, aggiornando a 268.370 il totale dei decessi nel Paese e confermando il Brasile al secondo posto a livello mondiale, dopo gli Stati Uniti, per numero di morti. Il Brasile ha inoltre registrato 70.764 nuovi casi di coronavirus nell’ultima giornata, raggiungendo un totale di 11.122.429 infezioni.
L’istituto di ricerca Fiocruz di Rio de Janeiro ha lanciato un allarme circa la capacità di far fronte alla pandemia, affermando che oltre l’80 per cento dei letti delle unità di terapia intensiva sono occupati nelle capitali di 25 dei 27 stati del Brasile. In 15 delle più grandi città del Brasile, il 90 per cento dei letti in terapia intensiva è occupato.
Regno Unito e Unione europea ai ferri corti sulla questione della produzione e distribuzione dei vaccini contro il coronavirus. Secondo Londra, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel avrebbe erroneamente affermato che il Regno Unito aveva posto un «divieto assoluto» sulle esportazioni di vaccini prodotti sul suo suolo. La Bbc riferisce che il ministro degli Esteri Dominic Raab ha scritto a Michel per dire che le affermazioni sono «completamente false». Inoltre, un rappresentante dell’Ue è stato convocato per «ulteriori discussioni».
Il numero di casi confermati di coronavirus in Germania è aumentato di 9.146 a quota 2.518.591. Lo riferisce l’Istituto Robert Koch per le malattie infettive. I decessi crescono di 300 unità fino a quota 72.489.
Quasi 400 casi di coronavirus in Giappone, equivalenti al 4,5% dei contagi da febbraio nel Paese, sono attribuibili alle nuove varianti della malattia, provenienti da Gran Bretagna, Sud Africa e Brasile. Lo stabilisce una ricerca dell’Istituto nazionale di malattie infettive, spiegando che, malgrado la continua evoluzione dell’agente patogeno, un grado di affinità a quei ceppi può causare rischi di nuove infezioni e ridurre l'efficacia stessa dei vaccini attuali.
«Non crediamo che i contagi causati dalle nuove varianti diventeranno più diffusi in Giappone, ma continueremo a studiare dei metodi efficaci per prevenirne la diffusione», ha detto il direttore dell'istituto Tomoya Saito. Molte di queste mutazioni del virus provengono dall’estero, ha proseguito Saito, ma non si conoscono ancora i dettagli su come si siano evolute. Tra le varianti allo studio l’istituto dice di concentrare la propria ricerca su quella inglese, considerata la più contagiosa.
I decessi provocati dal coronavirus a livello globale hanno superato la soglia dei 2,6 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l’università americana, dall’inizio della pandemia nel mondo sono morte 2.608.231 persone a causa del Covid-19. Il bilancio complessivo dei casi di contagio ha raggiunto quota 117.424.768.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è sottoposto alla vaccinazione anticovid nell’Istituto Spallanzani. Il capo dello Stato, che rientra nel gruppo dei nati negli anni 1941 e precedenti, ha ricevuto una dose di vaccino Moderna. «È venuto come un normale cittadino», dice il direttore sanitario Francesco Vaia.
Una stretta delle misure, già dal prossimo weekend, per frenare la diffusione del virus sospinta dalle varianti: zone rosse più rigide, movimenti limitati anche in zona gialla, chiusure nei fine settimana. Ed estensione della campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi.
Questa la posizione che gli esperti del Cts hanno consegnato al Governo che dovrà decidere a stretto giro. Intanto secondo fonti di Palazzo Chigi l’ipotesi di un lockdown generalizzato non è sul tavolo del governo. Nelle ultime 24 ore si registra il picco dei ricoveri in terapia intensiva. Salgono anche le vittime (376) e i contagi (19.749).
Dopo che Johnson&Johnson ha ridimensionato la notizia del taglio delle dosi previste per l’Europa nel prossimo trimestre, garantendone comunque 200 milioni all’Ue nel 2021 dal secondo trimestre, fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che, nel periodo 8 marzo-3 aprile, saranno fornite all’Italia circa 6,5 milioni di dosi complessivamente. Nel secondo trimestre, ci sarà un netto incremento delle dosi disponibili nel nostro Paese, per un totale di oltre 36,8 milioni di dosi (Pfizer, AstraZeneca e Moderna).
Tre aziende italiane produrranno il vaccino russo Sputnik: la Adienne Pharma&Biotech ha firmato un accordo per avviare la produzione già da luglio. Altre due società «ai blocchi di partenza». Per Bruxelles lo Sputnik non rientra «nella strategia Ue» e la produzione in Italia «è irrilevante».
PER APPROFONDIRE:
● La mappa dei contagi
● Vaccini in tempo reale
● Tutto quello che ha scoperto la scienza
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy