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Incontro Orlando-sindacati. Il ministro: priorità ammortizzatori e crisi occupazionale di donne e giovani

di Andrea Carli e Celestina Dominelli

La squadra di governo del premier Mario Draghi

●Dopo il giuramento al Quirinale, il nuovo esecutivo è entrato nelle sue piene funzioni
●Il premier al lavoro sul discorso per la fiducia alle Camere
●Mercoledì il passaggio al Senato, giovedì a Montecitorio
●Concluso incontro Orlando-parti sociali sui temi del lavoro
●Il ministro: priorità ammortizzatori e crisi occupazionale donne e giovani
●Furlan (Cisl): da Orlando riforma ammortizzatori entro fine mese
●Landini (Cgil): subito proroga licenziamenti, Cig e ristori
●Bombardieri (Uil): serve piano di vaccinazione nei luoghi di lavoro

14 febbraio 2021
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Governo: Casaleggio, unione intenti per più forza negoziale

«Credo che le azioni del Movimento 5 Stelle debbano portare a una unione di intenti per poter mantenere una forza negoziale importante nei prossimi passaggi parlamentari a difesa delle riforme fatte”. Lo dichiara in un post su Fb Davide Casaleggio. «In questi giorni ho ricevuto migliaia di messaggi e solo durante questo weekend, sulla casella dell'Associazione Rousseau, è arrivata in media una email al minuto sulla mancata costituzione del Superministero che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di Mise e Ambiente, come previsto dal quesito a garanzia dell'avvio del governo», ha aggiunto.

Governo: Casaleggio, spero che chi è disagio si astenga

«Se non sarà possibile sottoporre un nuovo quesito agli iscritti credo sia comunque importante non creare una divisione nel gruppo parlamentare. Molti parlamentari mi segnalano che vorrebbero votare contro non essendo passibili di sanzioni disciplinari sulla base dei precedenti e delle regole attuali, ma credo sia importante in questo momento lavorare per la massima serenità di tutti nel rispetto di regole e principi che ci siamo dati. Per questo motivo, auspico che chi senta il disagio nel sostenere questo Governo percorra la scelta della astensione». Lo dichiara su Fb Davide Casaleggio.

Todde: in un anno e mezzo crisi imprese da 150 a 99

In un anno e mezzo «i tavoli di crisi sono passati da 150, numero che ho ereditato a settembre 2019, a 99, permettendo a migliaia di lavoratori di conservare il proprio posto di lavoro». Lo scrive su Fb Alessandra Todde in un messaggio alla fine del suo mandato da sottosegretario al Mise del governo Conte due. Tra le vertenze gestite, Todde ricorda «la ristrutturazione di #Italtel con la messa in sicurezza di migliaia di dipendenti, l'acquisizione di Auchan da parte di Conad che ha coinvolto 6000 potenziali esuberi e che all'ultimo incontro di monitoraggio ne riportava circa 700 con azioni concrete per l'ulteriore riduzione, il reshoring di Pernigotti che ha riportato la produzione dalla Turchia a Novi Ligure e la ristrutturazione di Dema che ha comportato il salvataggio di più di 700 posti di lavoro».

C'è poi la ristrutturazione di Sicamb con l'ingresso di un nuovo azionista «che ha salvato 270 posti di lavoro e la risoluzione del problema energetico dell'ex Alcoa, ora SiderAlloys, in Sardegna, che ha permesso la prosecuzione del piano industriale ed una prospettiva per i più di 500 operai ed una possibilità concreta per il ripristino della filiera dell'alluminio. La creazione del progetto Italcomp, polo per la produzione dei compressori che attraverso la ristrutturazione di due aziende Acc in amministrazione straordinaria e l'ex Embraco in liquidazione di poter pensare ad un rilancio produttivo». «Senza dimenticare - prosegue -la riconversione e reindustrializzazione di Safilo, il rilancio di Stefanel e di Yokohama entrambe comprate da aziende italiane, gli oltre 400 lavoratori salvati della Mahle, acquistata da azienda lombarda del settore gommaplastica che lavora per l'automotive, ferrosud, abramo, MeridBulloni e molte altre». Todde ricorda anche l'istituzione con il decreto Rilancio della virtual pipeline per la Sardegna, un sistema per fare arrivare il gas metano sull'isola, l'istituzione del Fondo di salvaguardia dei livelli occupazionali che «ha già effettuate le prime operazioni e sarà di supporto fondamentale alla risoluzione di altri tavoli (Corneliani, Sicamb, Italcomp)». Infine la guida del programma Smarter Italy.

Governo: Fornaro (Leu), bene incontro Orlando con i sindacati

«Molto positiva l'iniziativa del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di incontrare i sindacati per avviare un confronto sulle rilevanti questioni degli impatti della crisi economica prodotta dal Covid-19 sul mercato del lavoro. Nelle prossime settimane, infatti, il Governo sarà chiamato a dare risposte a problemi riguardanti la vita di milioni di lavoratori e lavoratrici, a cominciare dalla proroga del blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione Covid e il decreto Ristori 5. Passaggi fondamentali che necessitano nel massimo di condivisione possibile con le parti sociali, a cominciare dai sindacati». Lo afferma il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera, Federico Fornaro.

Governo: Tajani, non possiamo aspettare i capricci del M5S

«Il M5S ha creato problemi al governo precedente e ne crea a questo, speriamo che li risolvano in fretta o il danno ricadrà sugli italiani. Ci sono tante cose da fare, non possiamo aspettare i capricci di un partito: se vuole stare in maggioranza, ci stia e faccia il proprio dovere. Perché questo è il momento di indossare la maglietta della nazionale, non quella di parte. Le guerre civili non ci interessano, facciano in fretta, hanno votato, hanno deciso di sostenere il governo Draghi, ora abbiano il coraggio delle scelte fatte». Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato dal Tg4. «Come ha detto Berlusconi, bene la scelta dei ministri, ora vediamo cosa dirà in Parlamento il presidente del Consiglio, noi siamo convinti che ci saranno messaggi positivi - ha aggiunto Tajani -. Il Paese è unito in questo momento, dobbiamo insieme sconfiggere la pandemia, sia sul fronte sanitario sia su quello economico. Speriamo che nessuno commetta errori».

Governo: De Petris-Palazzotto a SI, sfiducia controproducente

«Quella che sostiene questo governo non è e non potrà mai essere una maggioranza politica. Dunque è all'interno di questa anomalia, nel tentativo di rinsaldare un fronte progressista e non scegliendo la via dell'autosufficienza, che bisogna lottare per affermare un proprio punto di vista». Così due dei tre parlamentari di Sinistra italiana, la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e il deputato di Leu Erasmo Palazzotto, hanno motivato la decisione di votare la fiducia al governo Draghi andando contro la decisione dell'Assemblea nazionale di SI.

Orlando: priorità ammortizzatori e lavoro per donne e giovani

Alla fine del giro di incontri con le parti sociali «proporrò un'agenda delle questioni da affrontare che tra le priorità vede, come ho espresso: ammortizzatori sociali e crisi occupazionale di donne e giovani. Questo è l'orizzonte sul quale credo sia urgente iniziare a muoverci». Lo scrive su Fb il ministro del Lavoro Andrea Orlando che oggi ha visto i sindacati. «Dal confronto - sottolinea - sono emerse una serie di questioni molto serie e importanti, aggravate dalla crisi economica e sociale che colpisce il Paese e che richiedono risposte urgenti ed efficaci».

«Ho incontrato questo pomeriggio in videoconferenza i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Si tratta - spiega Orlando - del primo di una serie di incontri che stiamo programmando con tutte le parti sociali, per avviare un'interlocuzione sulle questioni più stringenti e per la definizione dell'agenda del ministero». «Gran parte dei temi emersi - aggiunge - erano già oggetto dell'attenzione e del lavoro della ministra Catalfo che ringrazio. Alcuni sono il frutto dell'evoluzione e dei dati che sono emersi in queste settimane. Penso ai dati sulla disoccupazione che segnano un'impressionante crescita tra i giovani e le donne e che per questo reclamano misure urgenti e di respiro».

Sinistra Italiana contro fiducia a Draghi, ma 2 parlamentari su 3 a favore

L'Assemblea nazionale di Sinistra italiana ha approvato a maggioranza la relazione del suo segretario, il deputato Nicola Fratoianni, per votare contro la fiducia al governo Draghi. Ma gli altri due parlamentari di SI nel gruppo di Leu, la senatrice Loredana De Petris e il deputato Erasmo Palazzotto, hanno invece annunciato l'intenzione di sostenere il nuovo esecutivo.

Bonelli: parole inaccettabili di Salvini sul ponte sullo Stretto

«L'ultima boutade di Salvini riguarda l'Ilva: secondo lui si può salvare facendogli produrre l'acciaio per costruire il ponte sullo Stretto di Messina. Crediamo che queste dichiarazioni del leader della Lega siano, non solo inaccettabili, ma offensive nei confronti del dolore delle cittadine e dei cittadini di Taranto che hanno pagato un prezzo altissimo in termini dei malati e decessi causati dallo stabilimento siderurgico». Lo afferma il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, riferendosi alle affermazioni fatte dal leader della Lega, Matteo Salvini, durante l'intervista con Lucia Annunziata su Rai3.

Salvini: Ilva si risolve con lavori del Ponte sullo Stretto

«L'Ilva la risolvi dando lavoro a quegli operai e usando i soldi per le bonifiche dei tarantini. Il lavoro all'Ilva lo dai partendo con i lavori del ponte sullo Stretto». L'ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a “Mezz'ora in più” su Rai 3.

Furlan: da Orlando attenzione, accelerare su Cig e licenziamenti

«È stato un incontro positivo ed un segnale importante di attenzione nei confronti delle parti sociali, in particolare del sindacato. Abbiamo espresso al ministro Orlando che le cose da fare sono tante e che si può immediatamente lavorare insieme sulle gravi emergenze oggi presenti nel mondo del lavoro». Lo afferma la leader della Cisl Annamaria Furlan al termine dell'incontro con il neoministro del Lavoro Andrea Orlando, sottolineando che «occorre accelerare la proroga della cassa covid ed il blocco dei licenziamenti, coprire nel prossimo decreto ristori i lavoratori precari ed atipici che erano rimasti fuori dai precedenti provvedimenti, aprire immediatamente i tavoli per la rivisitazione degli ammortizzatori sociali per dare le giuste tutele ai quei lavoratori oggi esclusi».

«Abbiamo altresì chiesto al ministro - prosegue - l'apertura di un confronto sulle pensioni ed in particolare sulla necessaria flessibilità in uscita, vista la scadenza a fine anno di quota 100. Infine abbiamo sottolineato la nostra contrarietà al salario minimo per legge, che potrebbe significare un indebolimento della contrattazione ed una via facile per le imprese per diminuire i salari, affrontando il vero tema che è quello di estendere le coperture a quella parte di lavoratori oggi non coperti dalla contrattazione nazionale».

Landini: aggiornare protocolli lavoro con piano vaccini

«Per quanto riguarda i protocolli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, firmato dalle parti sociali e dal governo all'inizio della pandemia, è necessario rivederli e aggiornarli, alla luce dei cambiamenti che ci sono stati e al piano di vaccinazione». È uno dei temi che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha posto nel primo incontro dei sindacati con il neoministro del Lavoro Andrea Orlando.

Bombardieri a Orlando: subito blocco licenziamenti e Cig

«L'emergenza da affrontare subito è il blocco dei licenziamenti e la proroga degli ammortizzatori sociali. Così come urgenti sono i temi del lavoro al Sud e del lavoro per i giovani e per le donne. Poi c'è il tema delle politiche attive del lavoro, questione che va correlata anche al Recovery Fund. Ecco perché occorre chiedere all'Europa il rifinanziamento di un nuovo programma Sure per tutto il 2021». Sono alcuni dei temi posti dal leader della Uil Pierpaolo Bombardieri nel corso del primo incontro dei sindacati con il neoministro del Lavoro Andrea Orlando, durato poco più di un'ora.

Bombardieri, che ha apprezzato la scelta del ministro di convocare subito le parti sociali, ha affrontato anche la questione della «riforma degli ammortizzatori sociali» che «va fatta a bocce ferme e non mentre è in corso l'emergenza e va fatta nel rispetto del principio assicurativo, anche tenendo conto di logiche solidali. Il tema della sicurezza, infine - ha concluso Bombardieri - è fondamentale: noi proponiamo, d'accordo con chi lo ha già fatto, di predisporre un piano di vaccinazione da somministrare all'interno dei luoghi di lavoro, coinvolgendo tutte le parti sociali, le aziende e i lavoratori>. A proposito del confronto sulle pensioni, Bombardieri ha ricordato la necessità di procedere nel percorso di separazione della previdenza dall'assistenza.

Furlan: da Orlando riforma ammortizzatori entro fine mese

«È importante che il ministro Orlando si sia impegnato già oggi a portare entro la fine del mese una proposta del governo sulla riforma degli ammortizzatori sociali e di scenario sulle politiche attive, oltre che una agenda sulle altre questioni aperte a partire dal tema dell'occupazione delle donne e dei giovani». Lo afferma il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan al termine del primo incontro con il neoministro del Lavoro

Landini a Orlando: subito proroga licenziamenti, Cig e ristori

«Nell'incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali abbiamo ribadito la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti». Lo afferma il leader della Cgil Maurizio Landini al termine dell'incontro con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, sottolineando che «il decreto ristori deve inoltre coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso, prevedendo anche l'intervento di proroga di Naspi e Discoll, tutto ciò includendo anche i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura».

«È necessario, inoltre, dare tutele ai lavoratori fragili e garantire risorse per sostenere i congedi. Serve poi arrivare in tempi brevi ad una riforma per un sistema di ammortizzatori sociali pubblico e universale dentro un regime assicurativo, in grado di garantire tutele e diritti uguali per tutti. La formazione deve diventare un diritto permanente per tutti i lavoratori e vanno riviste le politiche attive per il lavoro, con un potenziamento del ruolo pubblico, facendo le necessarie assunzioni, superando il precariato e prorogando il contratto dei navigator», aggiunge. C'è poi la necessità «a partire dal PNRR, di creare nuova occupazione soprattutto per le donne, i giovani e nel mezzogiorno. È poi necessario porre un freno ai contratti pirata, che stanno aumentando sempre più, attraverso un provvedimento legislativo che dia valore erga omnes ai contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e da quelle datoriali maggiormente rappresentative, recependo così gli accordi interconfederali sulla rappresentanza. Abbiamo posto la necessità di aprire il confronto sul sistema previdenziale anche alla luce dell'avvicinarsi della scadenza di quota 100. Infine, abbiamo ricordato il lavoro svolto dai patronati e dai Caaf durante questa fase di pandemia e dell'importanza che si intervenga per valorizzare la fondamentale funzione che hanno svolto e stanno svolgendo». Il ministro, dice ancora Landini, «si è assunto l'impegno di riconvocare le organizzazioni sindacali entro la fine di questo mese per avanzare una prima proposta sugli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive e per presentare una agenda di lavoro per affrontare i temi posti da Cgil Cisl e Uil nell'incontro odierno».

Pd: D’Elia, vicesegretario e un capogruppo siano donne

«Il tema non è un risarcimento per la scelta di aver nominato ministri uomini, il problema è a monte, bisogna chiedersi perché le figure apicali del Pd sono tutte maschili. Se Andrea Orlando lascerà la vice segreteria, spero che possa esserci una donna al suo posto». Lo dice Cecilia D'Elia, portavoce della conferenza nazionale delle donne del partito democratico, a Radio Popolare commentando l'ipotesi che Zingaretti possa indicare solo donne per il ruolo di sottosegretari. «Che il partito si sia accorto che c'è un problema va benissimo - ha proseguito - ma il tema non è un risarcimento su questi incarichi, è una riflessione più profonda, su come è fatto il Pd, su come ci guardano dall'esterno». Non so, ha aggiunto la D’Elia, «che cosa deciderà di fare Orlando, però credo che noi dobbiamo chiedere che ci sia una vicesegretaria donna, così come porre il tema dei capigruppo alla Camera e al Senato che sono entrambi uomini, questo problema delle figure apicali negli organismi dirigenti il partito se lo deve porre».

Governo: Cabras-Crucioli (M5S), voteremo no alla fiducia

«Voteremo No alla fiducia al governo Draghi». Lo annunciano, intervistati da Radio Popolare, un deputato, Pino Cabras, e un senatore Mattia Crucioli, dando voce al dissenso interno al Movimento 5 Stelle. «Io non ci sto - afferma il deputato Pino Cabras -. Voterò “no” alla fiducia al governo Draghi. Un appoggio a Draghi è qualcosa che non può trovare una mediazione. Sarà un “no” convinto. Il Movimento è in grandissima crisi. La nostra scelta è per l'opposizione. Vorremmo trascinare l'intero Movimento in questa scelta, chiedendo anche i ritirare i ministri. Ma questa sarà una scelta difficile da far passare per una dirigenza che ha accettato passivamente tutti i passaggi che ci hanno portato a questa capitolazione. Ci siamo venduti per un piatto di lenticchie. Se non si troverà un accordo tra di noi, il Movimento 5 Stelle si spaccherà. E non escludo che possiamo essere perfino la maggioranza contrari a Draghi».

«Io voterò sicuramente “no” - spiega il senatore Mattia Crucioli - In questo momento in cui ci sono problemi gravissimi nel Paese, l'eventuale espulsione dal Movimento è l'ultima delle mie preoccupazioni. Se non saremo tutti a opporci, spero almeno che ci sia un gruppo tale da fare un'opposizione organizzata, anche eventualmente nelle forme di un altro gruppo parlamentare. O anche, se ci saranno i numeri e la possibilità di utilizzare un simbolo, anche formare un'alternativa. Una mediazione tra noi si Draghi è molto difficile».

Vaccini: Bindi, Draghi chieda a Ue sospensione dei brevetti

«Vorrei che Draghi, in virtù della sua autorevolezza, fosse capace di chiedere all'Europa di sospendere la proprietà dei brevetti sui vaccini anti-Covid, se davvero vogliamo dare un impulso alla vaccinazione». Così Rosy Bindi, nel corso del suo intervento ieri sera a Le Parole della Settimana, il programma di Rai3 condotto da Massimo Gramellini. «All'inventore del vaccino per la poliomelite fu chiesto nel '55 perché non lo avesse brevettato. E lui rispose: “Non si può brevettare il sole” - ha ricordato Rosy Bindi -. Le aziende farmaceutiche hanno ricevuto ingenti finanziamenti pubblici per sviluppare i vaccini e in questo fase credo sia giusto chiedere di renderli accessibili quanto più è possibile. Esiste lo strumento giuridico che può essere applicato, si chiama licenza obbligatoria. Facciamo in modo che tutti coloro che sono in grado di produrre il vaccino possano farlo, altrimenti - conclude - non saremo in grado, né in Italia ma soprattutto nel resto del mondo, di combattere questa pandemia».

Roma: cresce ipotesi Gualtieri candidato, fermento su primarie

Chiusa la partita del governo, l'ormai ex ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, stando ai rumors, potrebbe essere il candidato per Roma. Il Pd, infatti, non ha ancora indicato chi correrà per il Campidoglio e ora tra i dem romani si fa strada la speranza che possa essere lui a scendere in campo. E c'è chi chiede, a questo punto, di accelerare sulle primarie. «Dopo il varo del governo Draghi, si ricomincia finalmente a parlare di Roma. Si parla di un candidato autorevole come Roberto Gualtieri. Ne sono molto soddisfatto - dice Tobia Zevi che già da tempo si è fatto avanti per Palazzo Senatorio -. A questo punto si acceleri sulle primarie stabilendo innanzitutto la data. Sarà una bella sfida, innanzitutto tutto sulle idee e sui programmi per la città».

Oltre a lui, nel centrosinistra si sono candidati anche Carlo Calenda, il presidente del III municipio Giovanni Caudo e il consigliere regionale Paolo Ciani. La sindaca di Roma Virginia Raggi per il M5s ha annunciato la sua ricandidatura già quest'estate e, nonostante l'alleanza tra Pd e 5s che si è consolidata nel corso del 2020, al momento non sembra possibile che i due partiti convergano su un candidato unitario per Roma. Anche sul fronte del centrodestra fonti romane indicano come imminente una decisione sul candidato di Lega, FdI e FI. Tra i nomi in pole ci sono Andrea Abodi, presidente dell'Istituto per il credito Sportivo, e Guido Bertolaso.

Affari Regionali: passaggio di consegne tra Boccia e Gelmini al ministero

Passaggio di consegne questa mattina al ministero per gli Affari Regionali tra il ministro uscente Francesco Boccia e il neo ministro Mariastella Gelmini. Dopo le formalità, i due esponenti politici hanno avuto un colloquio di un'oretta incentrato sui temi che più strettamente riguardano il ministero, compresa l'emergenza legata alla pandemia.

Migranti: Salvini, no dimissioni ministro ma cambio politica

«Chiedo un cambio di passo e un cambio di politiche al ministero dell'Interno». L'ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, chiarendo che non intende chiedere le dimissioni del ministro Luciana Lamorgese per quanto perplesso della sua riconferma, ospite di “Mezz'ora in più'”su Rai3. Alla domanda se intenda sollecitare un ritorno ai decreti Salvini, il leghista ha risposto: «No a prescindere». E ha aggiunto: «Però non è possibile che l'anno scorso siano triplicati gli sbarchi, non chiedo politiche sovraniste, applichiamo quello che fanno spagnoli e francesi. Ne ho parlato con Draghi e ha detto che i confini italiani sono confini europei. Penso che Draghi abbia l'autorevolezza per ottenere in Europa quello che a Conte non è riuscito».

Salvini: Lega nel Ppe? Non è all’ordine del giorno

«Non c'è nulla di simile all'ordine del giorno». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda su un'eventuale unificazione con Forza Italia nel Partito popolare europeo, ospite di “Mezz'ora in più” su Rai 3. E ha ribadito:«Sto lavorando su altro, sto lavorando per portare l'Europa su posizioni italiane e fare l'interesse nazionale dell'Italia in Europa».

Lavoro: al via incontro tra Orlando e Cgil, Cisl e Uil

Al via, in videoconferenza, il primo incontro tra il neoministro del Lavoro, Andrea Orlando, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. Dopo i sindacati martedì il ministro incontrerà anche le imprese da Confindustria a Confcommercio e Confesercenti.

Salvini: bene ministri Lega, scelta autonoma di Draghi

«Sono contento della squadra (dei ministri della Lega, ndr), non avevamo chiesto nomi, sono stati scelti da Draghi in totale autonomia e a me va bene». Così il leader della Lega, Matteo Salvini ospite di “Mezz'ora in più” su Rai 3.

Salvini: la salute non è una scelta politica

«La salute non è una scelta politica: non puoi dire Sì il 3 febbraio e la gente si organizza per questo e poi dire No il 14 febbraio per il 15. Noi chiediamo organizzazione e pianificazione». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di “Mezz'ora in più” su Rai 3, a una domanda sull'apertura degli impianti sciistici. «Metti attorno a un tavolo gli esperti e chi convince di più sulla base dei numeri e dei dati, allora ha ragione. Ma non ne possiamo più di aprire e chiudere», ha proseguito Salvini ribadendo: «Non possono dire cose diverse».

Salvini: Lega è squadra, fatta scelta ora si va avanti

«La Lega è una squadra, sto leggendo dei travagli di Pd, 5 Stelle e Renzi, ma noi non dico che siamo una famiglia ma una comunità sì, e quando si sceglie una strada, la Lega va dritta». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda se è vero che nel suo partito abbia vinto la “linea Giorgetti”, ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai 3. E ha aggiunto: «È stata fatta una scelta, me ne assumo la responsabilità e io penso sia stata la scelta giusta».

Governo: Giacomoni (FI), Draghi promuova varo Fondo sovrano

«Il nuovo Governo Draghi avrà l'autorevolezza e la credibilità necessarie per lanciare un appello agli italiani: “Diventate azionisti del vostro futuro, investendo parte dei vostri risparmi nel Fondo Sovrano Italiano che sosterrà le nostre imprese trasformandole da prede a predatrici”». Così Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza di FI e presidente della Commissione di vigilanza di Cassa depositi e prestiti. «Finalmente - prosegue - potremo contare sulla possibilità che Patrimonio Destinato, dopo la sua prima fase di attuazione, si trasformi in un Fondo Sovrano o “Fondo dei Fondi”, raccogliendo anche il risparmio privato, così come prevedeva un emendamento a mia prima firma approvato durante l'esame del Decreto Rilancio». Giacomoni sottolinea come «l'istituzione di un fondo sovrano o un “fondo dei fondi” è una proposta che Forza Italia ha inserito nel piano sull'utilizzo delle risorse del Recovery Fund, che abbiamo consegnato al presidente Draghi, nel corso delle recenti consultazioni. Questo intervento di carattere strutturale mette in sinergia i due punti di forza della nostra economia: il risparmio delle famiglie e la creatività delle nostre imprese».

Giustizia: Ferri (Iv), con Cartabia non sarà terreno di scontro

«La giustizia non sarà terreno di scontro, la Ministra Cartabia farà come il Governo Renzi e partirà dalla riforma della giustizia civile. Una giustizia alla portata di tutti e che guardi anche alle nuove generazioni». Lo afferma Cosimo Maria Ferri, componente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. «Proprio nel Governo Renzi abbiamo fatto partire il processo civile telematico - prosegue Ferri - e avviato una nuova fase. Del resto non vi è dubbio che proprio l'efficienza della giustizia civile incida due punti sul nostro PIL e sia centrale per far ripartire l'economia. A ciò va aggiunta la necessità di investire nella digitalizzazione e nell'organizzazione della giustizia. La vera sfida sarà quella di digitalizzare senza perdere umanità e garanzie. Tutti temi che riguardano le nuove generazioni e il Recovery Fund, per una società veloce ma fondata su una giusta tutela dei diritti», conclude Ferri.

Salvini: ok Draghi, meno parole e qualche riunione in più

«C'è voglia di salute, di vita e normalità, penso che anche questo sia un cambiamento, gli italiani non possono stare attaccati alla tv per capire se il lunedì vanno in ufficio o i bambini a scuola. Come ha detto Draghi, qualche dichiarazione in meno e qualche riunione in più». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di “Mezz'ora in più” su Rai 3, commentando le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute su un eventuale lockdown.

Conte: oltre un milione di like a post di commiato su Fb

Il post di commiato di Giuseppe Conte ha incassato oltre un milione di like, numeri che - sottolineano fonti vicine all'ex premier - stabiliscono un “record” per un post su Facebook sulla pagina di un politico. I commenti, in meno di ventiquattrore, superano quota 290mila mentre le condivisioni sono oltre 127mila. Le persone raggiunte dal post superano i dieci milioni. Tra i commenti di ringraziamento al post numerosi sono quelli di esponenti del M5S, da Chiara Appendino agli europarlamentari Fabio Massimo Castaldo o Dino Giarrusso. E diversi sono gli endorsement che arrivano dai parlamentari pentastellati: Carla Ruocco, Carlo Sibilia, Luigi Iovino, Leonardo Donno, Giulia Grillo, Stefano Buffagni, solo per fare alcuni esempi. E tra i commentatori c'è anche Alessandro Di Battista: «Sei stato anche troppo signore. Buon vento Presidente», scrive l'ex deputato.

Abu Mazen: congratulazioni a Draghi, lavoriamo insieme per rafforzare amicizia e cooperazione

Il presidente Abu Mazen si è congratulato con il nuovo premier italiano Mario Draghi. «A nome dello Stato di Palestina, del suo popolo e mio personale - ha detto, citato dalla Wafa, in un messaggio inviato a Roma - le invio congratulazioni di tutto cuore per aver assunto la responsabilità di primo ministro italiano. Siamo interessati a lavorare insieme per rafforzare l'amicizia e la cooperazione tra i nostri due popoli e Paesi e per aprire nuovi orizzonti a loro favore».

Fratoianni: proposto a SI di non votare fiducia a Governo

«Ci aspettavamo di meglio di un “governo dei migliori” con così tanta destra, con la sinistra stretta ai margini seppur rappresentata da persone che stimiamo. Per questo ho proposto a Sinistra Italiana di non accordare la fiducia a questo governo». Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, spiegando di attendere «le decisioni dei compagni e delle compagne dell'assemblea» del partito. «Non è il governo dei migliori. Non è quello giusto per il futuro del Paese. La genesi di questo governo, con la manovra di Renzi per fermare le politiche redistributive, purtroppo pesa anche sulla sua composizione», spiega Fratoianni nel suo post.

Giustizia: Mulè, è paralizzata, sintesi in Parlamento

«Nella nostra carta di identità alla voce segni particolari c'è scritto garantisti. Non si ammaina quella bandiera nel nome di nessuna emergenza. Continuiamo a sostenere che i disastri prodotti dal “fine prescrizione mai” sono quelli che riguardano i processi infiniti e quindi la giustizia negata. I ritardi dei processi civili incidono per due punti di Pil, circa 34 miliardi di euro all'anno. Occorre agire rapidamente e in profondità per togliere questi totem ideologici che portano soltanto a vite rovinate, aziende fallite, operai in strada. Dobbiamo iniziare da queste priorità per dare certezza al diritto e certezze alle imprese che vogliono investire in questo Paese. Al momento la giustizia è paralizzata e questo vulnus va sanato: il processo deve essere equo e sono sicuro che troveremo una sintesi in Parlamento». Lo ha detto Giorgio Mule', deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, ospite ad Agenda su Skytg24.

Ristori, l’ex ministra Catalfo: governo vari dl al più presto

Il pacchetto lavoro da inserire nel nuovo decreto Ristori è pronto ma ora «è compito del nuovo Esecutivo» vararlo «e mi auguro che ciò avvenga al più presto: il Paese non può più aspettare». È quanto ha scritto su Fb l'ex ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Nel pomeriggio il neo responsabile del Lavoro Andrea Orlando avrà una riunione in videoconferenza con i sindacati sui principali dossier, a partire dalla scadenza di fine marzo del blocco dei licenziamenti.

Salvini, Ricciardi? Non se ne può più,Draghi riporti normalità

«Non ho parole. Non se ne può più di “esperti” che parlano ai giornali, seminando paure e insicurezze, fregandosene di tutto e tutti. Confidiamo che con Draghi la situazione torni alla normalità». Con queste parole il segretario della Lega Matteo Salvini, interpellato da Affaritaliani.it, ha commentato le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che ha affermato che chiederà al ministro della Salute Roberto Speranza un lockdown totale con la chiusura anche delle scuole.

Ricciardi: chiederò a Speranza un lockdown totale

È «urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata». Parole espresse da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.

Di Maio ringrazia gli ex esponenti di governo del M5s

«Una squadra che non ha mai smesso di lottare per il Paese. Una squadra che ha portato avanti con serietà e impegno le battaglie del MoVimento 5 Stelle. Una squadra che fino all'ultimo giorno utile ha onorato al meglio la Nazione». Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ringraziato gli esponenti del governo uscente dei Cinque Stelle.

Meloni:spero che altri non diano fiducia a Draghi

«Spero che altri come noi scelgano di non concedere la fiducia a questo governo. FdI sarà in Parlamento punto di riferimento di quanti vorranno con noi svolgere una opposizione patriottica». È quanto ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Meloni: Arcuri? Più rischioso tenerlo che cambiarlo

«Il commissario Arcuri è più rischioso tenerlo che cambiarlo in corsa, confermo la nostra richiesta di sostituirlo». L'ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ospite di “Il caffè della domenica” in onda su Radio24. «Mi chiedo se sia normale, in un'Italia che sta in ginocchio, che si spendano 400 mila euro per ogni padiglione per metterci sopra una primula, come se non esistessero le tende della Protezione civile», ha aggiunto Meloni.

Stefani: mi impegno per le vaccinazioni ai disabili

Il programma della neo-ministra per le Disabilità Erika Stefani partirà dall'ascolto delle «associazioni del mondo della disabilità». E in un'intervista ad Avvenire la ministra leghista ha annunciato di voler subito affrontare il tema delle vaccinazioni per le quali, come denunciato dalle associazioni, i disabili sono rimasti fuori dalle priorità. «Ne parlerò immediatamente col ministro Speranza perché è un tema molto importante, fondamentale, tra i più urgenti da affrontare», ha chiarito. Stefani ha ricordato quello che le ha detto Draghi quando le ha comunicato l'incarico: «Ci ha tenuto a dirmi: “'ricordi che ci sono le disabilità, non la disabilità”».

Bonetti: ripartiamo da fiducia e protagonismo giovani

Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, in un'intervista ad Avvenire, ha lanciato un messaggio: «Investiamo sul protagonismo dei giovani e delle famiglie. Un nuovo corso per restituire speranza». A suo avviso la parola che caratterizzerà questa nuova esperienza di governo è «fiducia. È sulla fiducia che possiamo ricostruire la nostra comunità», ha aggiunto.

Scuola: Bianchi, subito al lavoro per tornare in presenza

«Le scuole dell'obbligo sono già in presenza, per i più grandi dobbiamo vedere come sta andando la pandemia, bisogna evitare una terza ondata e bisogna essere molto cauti, ma tutti stiamo lavorando perché la scuola possa tornare in presenza quanto prima». Lo ha detto il all'Istruzione Patrizio Bianchi, già rettore dell'Università di Ferrara, in un'intervista al Gr1 Rai. «È presto per parlare dell'ipotesi di recupero per i ragazzi a giugno - ha aggiunto - ci siamo insediati ieri e ci stiamo lavorando su, fin da subito. Devo sentire tutte le voci della scuola come ho sempre fatto. Anche sulle modalità dell'esame di maturità 2021, stiamo lavorando, ho già riunito i miei collaboratori e posto tutti questi temi all'ordine del giorno».

Meloni: dubbi su competenze di Speranza e Lamorgese

«Metto in dubbio la competenza di Roberto Speranza in una nazione che ha il record di decessi da Covid, metto in discussione che si sia lavorato bene per fermare il virus, metto in discussione il lavoro del ministro Lamorgese, mi chiedo perché non si riesca a difendere i confini italiani». Sono alcune delle considerazioni espresse da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ospite di “Il caffè della domenica” in onda su Radio24. «Penso di non essere in splendida solitudine - ha aggiunto -, ma con qualche milione di italiani che guardano attoniti di fronte a quello sta accadendo, allora questa solitudine me la tengo volentieri.»

Serracchiani: donne sacrificate in nome delle correnti

Il fatto che a sinistra non ci sia nessuna donna ministro non è un buon inizio, secondo la dem Debora Serracchiani: «Siamo di fronte alla prima volta in cui nella delegazione di governo del Pd non c'è una rappresentanza femminile. Non è ammissibile», ha detto in un'intervista al Messaggero. A suo avviso «le donne sono state sacrificate in nome delle correnti».

Lezzi: questo governo è un suicidio per i 5s, rivotiamo

La senatrice del M5s Barbara Lezzi dalle pagine del Fatto Quotidiano ha chiesto di ripetere la consultazione su Rousseau in merito all'appoggio a Draghi. «Questo governo è un suicidio», ha sottolineato. «Abbiamo ceduto a un governo indigeribile con la Lega e Renzi, quelli che ci hanno tradito, ma la cosa peggiore è Forza Italia, guidata da un condannato in via definitiva». Se il voto su Rousseau non venisse ripetuto, ha concluso la senatrice Cinque Stelle, «voterò no alla fiducia».

Renzi: Pd puzzle di correnti, superato a destra sulle donne

Per il leader di Italia Viva Matteo Renzi «la conclusione della crisi di Governo ci aiuta nel cogliere il disagio del gruppo dirigente della sinistra davanti alle sfide della contemporaneità». È quanto ha scritto in una lettera alla Stampa. A suo avviso oggi «il Pd appare più come un puzzle di correnti che non come una vera e propria casa del riformismo» e, tra le altre cose, «non riesce a proferire una parola credibile sul tema femminile». L’ex segretario Dem ha messo in evidenza che l Pd è l'unico partito - insieme a Leu - «che non abbia offerto al Premier incaricato il nome di una donna, facendosi superare non solo da Italia Viva”, ma “anche dalla Lega, da Forza Italia e, in extremis, persino dai Cinque Stelle».

Zaia: la Lega è una sola, i 3 ministri faranno un ottimo lavoro

Per Luca Zaia «la Lega è una sola e il segretario del partito è Matteo Salvini, che con l'ingresso al governo ha dimostrato grande senso di responsabilità prendendosi in carico le sorti del Paese». Così il governatore del Veneto, intervistato da Repubblica. Draghi ha premiato “l'altra Lega”, non esattamente quella di Salvini? «I tre ministri sono della Lega senza alcuna variante sul tema - ha chiarito il presidente del Veneto -. Tre figure di spicco di assoluta personalità, che hanno avuto esperienza di governo e di sicuro faranno un ottimo lavoro».

Il 17 febbraio voto fiducia Senato e testo programma a Camera

In attesa della nomina dei sottosegretari e della fiducia delle Camere il governo Draghi traccia la linea e predispone l'agenda. Mercoledì 17 febbraio si presenterà in Senato per la fiducia, giovedì è previsto il dibattito alla Camera.

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