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Borse, settimana sprint tra Fed e ripresa Cina. Ora focus su Powell e lavoro Usa

di Andrea Fontana e Stefania Arcudi

La Borsa, gli indici del 3 marzo 2023

Il presidente della Fed di Atlanta favorevole a rialzi cauti sui tassi, nei prossimi giorni in calendario il discorso di Jerome Powell al Senato Usa e il rapporto mensile sul lavoro americano. Petrolio in altalena dopo caso Emirati-Opec

3 marzo 2023
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5' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le Borse europee hanno chiuso in vivace rialzo la settimana grazie all'approccio più accomodante sui tassi arrivato dal presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic mentre dal fronte macroeconomico i segnali sull'attività dei servizi sia in Europa sia negli Stati Uniti sono stati positivi. Il banchiere americano si è espresso in favore di rialzi dei tassi «lenti e costanti» da un quarto di punto per limitare i rischi per l'economia. I mercati sono in attesa della definizione dei target di crescita dell'economia cinese, che saranno diffusi a valle della seduta annuale del Parlamento di domenica, chiamata anche a eleggere chi occuperà i posti chiave della Repubblica Popolare. Nella prossima settimana l'attenzione degli operatori andrà sul discorso di Jerome Powell, numero uno della Fed, alla Commissione bancaria del Senato (martedì 7) e al rapporto mensile sul lavoro americano (venerdì 10).

Allungo di Piazza Affari, nella settimana ha guadagnato il 3,1%

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Il FTSE MIB ha vantato la performance migliore d'Europa, insieme al DAX 40 di Francoforte, mentre lo spread si è contratto a 182 punti (188 il precedente) e il rendimento dei Btp a dieci anni scende al 4,53% (dal 4,63% del riferimento della vigilia).

Nel complesso la settimana delle Borse europee hanno vissuto una settimana a passo rapido sostenuta dai dati sulla ripresa cinese e dalle indicazioni più concilianti dei rappresentanti della Fed sui tassi: nell'intera ottava Piazza Affari ha recuperato il 3,1% mentre Parigi e Francoforte sono salite di oltre il 2%.

Corre l'attività economica europea, calano i prezzi alla produzione

Sul fronte macro è stato annunciato che l'attività dei servizi di Italia, Francia e Germania è migliorata nel mese di febbraio, confermandosi in espansione.Anche nella zona euro, l'indice Pmi servizi è salito a 52,7 punti, dai 50,8 punti segnati a gennaio. L'indice composito europeo è salito invece a 52 punti dai 50,3 punti di gennaio toccando i massimi degli ultimi 8 mesi. Secondo Markit, che calcola gli indici: «l’attività economica del settore privato dell’Eurozona ha registrato a febbraio una crescita per il secondo mese consecutivo, accelerando l’espansione al tasso più alto in otto mesi grazie ad una ritrovata stabilità della produzione manifatturiera e all’incremento dell’attività terziaria. Nel dettaglio, il flusso dei nuovi ordini è aumentato per la prima volta da maggio 2022 grazie alla crescita dell’attività dei clienti che, come riportato dal campione d’indagine, ha rafforzato la domanda di base». Eurostat ha inoltre reso noto che a gennaio i prezzi alla produzione industriale nell’area euro sono calati del 2,8% rispetto a dicembre; nella Ue del 2,2%. A dicembre erano aumentati dell’1,1% e dell’1,2% rispettivamente. Rispetto a un anno prima +15% e +16,4%. In Italia Intanto l'Istat ha certificato che nel quarto trimestre 2022 il pil è migliorato dell'1,4% su base annua. La variazione acquisita del Pil per il 2023 a questo punti è pari al +0,4%.

A Milano balzo Inwit e Amplifon, bene Ferrari e Stellantis

Per quanto riguarda i titoli, in un Ftse Mib quasi totalmente in positivo - cali degni di nota solo per Saipem e Davide Campari- a tirare la volata sono stati Inwit, dopo i conti 2022 e i target superiori alle previsioni, e Amplifon, che ha chiuso sopra i 30 euro per azione e ai massimi dall'estate scorsa trainata dalla previsioni 2023. Balzo anche Prysmian (+4,29%), che festeggia le due commesse del valore complessivo di circa 1,8 miliardi ottenute in Olanda. Nell'automotive acquisti su Ferrari, nel week end scatta il mondiale di Formula 1, e Stellantis grazie al giudizio positivo degli analisti di Royal Bank of Canada secondo cui la casa dei marchi Fiat, Peugeot e Chrysler è il produttore "mass-market" da preferire: i margini operativi, in effetti, sono «molto migliori» di quelli di competitor come Ford e Gm, secondo il broker. Per l'azienda italo-francese è stata inoltre positiva la notizia che gli ambasciatori degli stati presso l’Unione europea hanno deciso di rinviare l’adozione del regolamento sulle emissioni di Co2 per auto e furgoni nuovi dal 7 marzo a un prossimo Consiglio senza fissare una data. Fuori dal paniere principale, sono state deboli le Salvatore Ferragamo, dopo i conti deludenti del 2022, con l'utile calato del 19,5% a 65 milioni di euro. Per contro hanno corso le Fincantieri, dopo l'annuncio di nuovi contratti con la norvegese Edda Wind,per circa 250 milioni di euro.

Wall Street positiva, brilla Apple

In rialzo Wall Street, dopo la miglior seduta in due settimane in cui l'indice Dow Jones ha guadagnato un punto percentuale, l'S&P500 e il Nasdaq lo 0,7%. Il titolo di Dell Technologies è in netto calo, nonostante una trimestrale superiore alle attese, con un utile per azione di 1,80 dollari, contro attese per 1,63 dollari, su ricavi di 25,04 miliardi di dollari, con il consensus a 23,39 miliardi. In timido rialzo invece il titolo di Hewlett Packard Enterprise, dopo un utile per azione di 63 centesimi, contro i 54 centesimi attesi dagli esperti, su ricavi di 7,81 miliardi, con il consensus a 7,43 miliardi. Il titolo di Apple è vivace dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno dichiarato in una nota agli investitori che il titolo della società di Cupertino potrebbe guadagnare il 20% e che gli investitori dovrebbero guardare al di là dei problemi di breve periodo per il gigante tech.

Usa, attività servizi resta in espansione a gennaio

L'attivita' economica nel settore servizi è rimasta in espansione negli Stati Uniti, a febbraio; solo a dicembre era stata in contrazione, interrompendo una serie di 30 mesi consecutivi di crescita. L'Ism servizi, l'indice - redatto dall'Institute for Supply Management - che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, e' sceso a 55,1 punti dai 55,2 di gennaio, contro attese per un dato a 54,3. Da segnalare che un valore al di sopra dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura e dicembre e' stato solo il terzo mese in contrazione negli ultimi 156 mesi

Petrolio in altalena: rumors su Emirati Arabi fuori dall'Opec

Il petrolio Wti al Nymex è arrivato a perdere oltre due punti percentuali con un brusco calo provocato dalle indiscrezioni del Wall Street Journal, secondo cui gli Emirati Arabi Uniti potrebbero lasciare l'Opec, l'organizzazione dei maggiori produttori, per divergenze con l'Arabia Saudita. Le agenzie internazionali, da Reuters a Bloomberg, hanno poi ridimensionato l'ipotesi spiegando che Abu Dhabi non avrebbe intenzione di lasciare il cartello: il Wti aprile è così tornato a 79 dollari al barile, il Brent a Londra è tornato a 85 dollari al barile. Gas naturale in calo dell'1,2% a 46,2 euro al megawattora. Sul mercato valutario l'euro risale sopra quota 1,06 dollari : vale 1,0612 da 1,0595 ieri in chiusura. La moneta unica è indicata inoltre a 144,44 yen (da 144,90), mentre il cross dollaro/yen è a 136,10 (da 136,70).

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