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Fiere, boom di buyer internazionali per occhiali e tessuti

di Marta Casadei

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Mido 2023

Mido 2023

Si sono concluse le prime due fiere del settore tessile-moda a Milano: Mido (occhiali) chiude con 15mila presenze, di cui l’80% europee. Stranieri raddoppiati a Milano Unica (tessuti) rispetto a febbraio 2022 con molti arrivi da Giappone e Usa.

7 febbraio 2023
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2' di lettura

Milano Unica e Mido confermano la ripresa delle fiere del settore tessile-moda-accessori, trainata dalle presenze internazionali: le due manifestazioni, dedicate rispettivamente ai tessuti e agli occhiali, hanno aperto le danze della stagione 2023. E hanno registrato presenze in aumento sul 2022.

Per Mido 15.000 visitatori fisici e 30.000 online

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La 51esima edizione di Mido, tenutasi dal 4 al 6 febbraio, è stata visitata da 35.000 operatori, + 60% sull’edizione precedente. La maggior parte dei visitatori è arrivato dall’Europa (80%): «Abbiamo la responsabilità di essere tra gli eventi più internazionali d'Italia e, senza dubbio, il leader del settore a livello mondiale. Ciò significa organizzare una manifestazione che risponda alle esigenze dei professionisti che ogni anno da tutto il mondo vengono a Mido per fare business», ha commentato il presidente Giovanni Vitaloni nel dare appuntamento alla prossima edizione, da sabato 3 a lunedì 5 febbraio 2024, sempre a Fiera Milano Rho.

La fiera dell’occhialeria ha registrato performance positive anche nella dimensione virtuale: il sito mido.com è stato visitato da oltre 30.000 persone (+50% rispetto al 2022) mentre la piattaforma digitale conta circa 12.000 iscritti, 650 showcase pages e oltre 40 eventi che resteranno a disposizione fino a dicembre 2023.

Milano Unica, crescita trasversale ma è boom dal Giappone

Numeri positivi anche quelli registrati da Milano Unica, fiera dedicata ai tessuti e agli accessori (come bottoni e zip) che si è tenuta sempre a Rho Fiera Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio: la 36esima edizione ha registrato 5.304 visitatori, +47,5% rispetto all’edizione di febbraio 2022. La maggior parte (3.804) sono italiani, in crescita del 33% sullo scorso anno, ma è la quota di stranieri (1.500) ad aver registrato l’incremento più significativo: +105% sul 2022. «Tutti i più importanti Paesi, verso i quali si dirige il nostro export di tessuti, registrano presenze significative in termini di valori assoluti e aumenti percentuali a doppia o addirittura tripla cifra - ha commentato Alessandro Barberis Canonico, imprenditore tessile e presidente di Milano Unica -.I dati ufficiali confermano la ripresa di alcuni importanti paesi con una presenza in fortissimo aumento dalla Corea, oltre ai dati eclatanti di Giappone al +423%, USA +143%, Gran Bretagna +77%, Germania +67%, e Francia +32%».

«Quella di Milano Unica è un’edizione sicuramente positiva, vista l’affluenza e la presenza significativa di buyer e addetti al settore con una quota importante dall'estero. Ma è soprattutto sul fronte del prodotto, qualitativamente al passo con sfide sostenibili del settore, che fotografiamo le maggiori novità - ha detto Sergio Tamborini, presidente di Smi -. La tracciabilità dei processi, sempre più rilevante nel racconto del tessile, è infatti in grado di dare un volto agli attori virtuosi della manifattura e a decretarne ancora di più la centralità nell’intero sistema moda».

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