di Lorenzo Dornetti
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L'obiettivo di tutti i comparti marketing del mondo è capire cosa accade nel cervello dei propri clienti. Una campagna promozionale, una sfumatura nelle conversazioni di vendita o una review del packaging è più efficace se si comprendono pensieri ed emozioni dei consumatori. Per raggiungere l'obiettivo di entrare nel cervello del cliente si appaltano complesse ricerche di mercato, si possono utilizzare i fantascientifici laboratori di neuromarketing oppure si parte più semplicemente da quello che le persone cercano on line. Ognuno di noi affida ai motori di ricerca sogni, paure e desideri. Miliardi di “query” sono un'istantanea straordinaria sulla psicologia del cliente nel “qui ed ora”. Quello che si nasconde nella mente dell'utente è rappresentato perfettamente in quello che cerchiamo on line. Cosa vogliamo, cosa ci preoccupa, a cosa pensiamo davvero?
La voce principale di ricerca è “posso cambiare”, dal “posso cambiare lavoro” a “posso cambiare stile di vita”. Dopo la pandemia non si vuole tornare al 2019, si desidera evolvere e uscire dalla monotonia e dagli schemi. Come se il periodo del covid fosse stato un momento di riorganizzazione cognitiva per fermarsi, guardarsi dentro e capire cosa conta. I valori e la qualità della vita sono al centro dei pensieri, l'ondata di “grandi dimissioni” è un fenomeno evidente di questo nuovo ordine di priorità.
Sicuramente le ultime settimane di crisi bancarie tra Credit Suisse e Silicon Valley Bank, hanno accentuato i timori legati al denaro che ci trasciniamo dal 2022. La ricerca principale on line inizia con: “che cos'è l'inflazione”. Arriva al più recente: “le banche possono fallire?”. Il timore per l'aumento dei prezzi non fa dormire sonni tranquilli. Anche la gestione del denaro è una delle richieste più importanti per cui si inizia a navigare on line. Le persone hanno paura di non avere abbastanza soldi. Le persone hanno timore di non gestire bene i propri risparmi o addirittura perderli. L'attenzione al denaro è preziosa in momenti di cambiamento ed incertezza.
In parte per risparmiare, in parte per essere ecosostenibili, si osserva una crescita enorme delle ricerche su oggetti o servizi usati. Comprare oggetti di “seconda mano” è diventata una moda, un'abitudine sdoganata in tutte le classi sociali. Si tratta di un fenomeno da cavalcare per molte Industries, che hanno sempre vissuto il “reselling” tra consumatori con ritrosia e distanza. Le persone, per amore dell'ambiente e del portafogli, sono interessate a comprare beni usati. Sono riprova di questo nuovo trend confermato dalla molte di ricerche on line, la crescita impressionante degli e-commerce che trattano abbigliamento e calzature, rigorosamente di “seconda mano”, schiacciando l'occhio al risparmio ed alla filosofia green del riuso.
Molte ricerche in tutto il mondo iniziano con “what can i afford with…”, ovvero “cosa posso permettermi con …”. Tutti nelle complessità della loro vita quotidiana sono alla ricerca di piccoli lussi. Il budget cambia da persona a persona, ma si cercano momenti di serenità nel trambusto della propria vita. Le ricerche vanno da “cosa posso permettermi con 20 dollari per rilassarmi” fino a “cosa posso compare con 10 euro per divertirmi”. Lo stress in cui siamo tutti totalmente immersi ha bisogno di piccoli momenti di piacere, dove la cifra a disposizione, diventa la chiave iniziale per lo sfizio da concedersi. La ricerca del piacere inizia on line.
Le parole Putin e Ucraina sono state tra le più cliccate del 2022. Nel 2023 l'interesse si mantiene con grande interesse sull'evoluzione della situazione internazionale. La guerra alle porte dell'Europa, le tensioni USA-Cina, le complessità dei fenomeni migratori sono fonte di approfondimento che colonizza molte ricerche sul web. L'idea di utente poto interessati è un fake. Molti cercano di approfondire e capire cosa accadrà.
Le ricerche on line restituiscono una fotografia precisa della psicologia del cliente: voglia di cambiare, attenzione finanziaria, interesse per il riuso, attenzione alla politica internazionale e ricerca di piccoli svaghi. Una nota di colore. La parola più cercata in questo inizio 2023 è “Wordle”. È un gioco a metà tra un cruciverba e Sudoku, diventato virale. On line, oltre alle ricerche tra desideri e paure, cerchiamo un modo per passare il tempo, impegnando la testa.
Direttore Neurovendita Lab
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