di Vincenzo Rutigliano
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Il “tubo” non tiene lontani i turisti nè in alta nè in bassa stagione. L’approdo in terra salentina – a 8 metri di profondità con un microtunnel sotto la spiaggia di San Foca, nel territorio di Melendugno – del gasdotto Tap non ferma i turisti. Di sicuro non ferma quelli attratti dal mare - l’estate scorsa sono state registrate quasi 500.000 presenze – tanto che, grazie agli introiti che ne derivano, la scommessa è ora intercettarli tutto l’anno, grazie a cultura ed archeologia.
La punta di diamante di questo comune salentino - poco più di 10.000 abitanti, a qualche kilometro a nord di Otranto e a quasi 20 da Lecce - è infatti , insieme alle marine, l’insediamento archeologico di Roca Vecchia, di età messapica, che si affaccia sulla costa, e che ha al suo interno la “Grotta Poesia Grande”, definita dal National Geografic “tra le prime 10 piscine naturali più belle del mondo”, e che è stato visitato, anche nell’estate scorsa, da 200mila turisti che hanno pagato il ticket di ingresso nell’area.
Nessun contraccolpo dunque per il turismo estivo di Melendugno tra spiaggie bellissime, sabbia finissima, mare cristallino, falesie e tutte le sue marine ( Roca, San Foca Nord/Centro/ Torre Specchia, Torre Sant'Andrea e Torre dell'Orso) fregiate anche nel 2021 dalla Bandiera Blu. L’obiettivo è ora indirizzare verso l’entroterra altri turisti nella bassa stagione, fino alla tarda primavera, “drenando “ parte di quei 72.000 arrivi e 471.000 presenze registrate, ufficialmente, nel 2021, dall’osservatorio regionale sul Turismo, ed attratte da queste marine diventate una delle 20 top destination della Puglia.
Per questo obiettivo l’amministrazione comunale ha messo a punto un programma che prevede buoni sconto di 10 euro al giorno, per almeno 2 persone e per due notti - sconti poi rimborsati agli operatori turistici - oltre a visite gratuite tra i beni culturali del territorio. “Il nostro target - spiega Roberto Rollo, consigliere comunale delegato al turismo culturale e all’area archeologica - sono le famiglie alle quali offriamo questi incentivi resi possibili dai flussi estivi che ci danno risorse per finanziare quelli invernali”.
I turisti così potranno conoscere il territorio di Melendugno seguendo 5 itinerari diversi illustrati su www.rocaegrottedellapoesia.it. Da quello più noto, l’area archeologica di Roca Vecchia definita dallo storico Cosimo Pagliara, che scoprì la Grotta della Poesia, “il più grande parco archeologico europeo dell’età media del bronzo”, (XVII-XIV secolo a.C.), con animazioni virtuali realizzate dal Centro Ricerche Cetma di Brindisi, alla pineta di Torre dell’Orso di 60 ettari. Dal borgo rinascimentale di Roca Nuova ai frantoi semi-ipogei fino al palazzo D’Amelj e all’abbazia di San Niceta. Tutti siti complementari alle destinazioni a mare.
Nell’area archeologica di Roca Vecchia di 30 ettari vi è poi un buon esempio di valorizzazione “disciplinata” ed economicamente produttiva grazie all’associazione Vivarch, guidata da Domenico Lorusso, che cura le visite guidate alla “Grotta Poesia Grande” e “Grotta Poesia Piccola”, manutiene il sito mentre i ticket di ingresso generano risorse utili per altre campagne di scavo dell’università del Salento. Sullo sfondo la nascita di una rete anche con il parco archeologico di Rudiae, a 3 km. da Lecce, per intercettare altri flussi turistici destagionalizzati.
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