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Wifi, router e reti mesh: come rendere più veloce internet a casa

di Luca Tremolada

In Italia collegamento wi-fi da record, supera 700 km

Le reti wireless non sono tutte uguali. Aspettando le offerte di 5G ecco come gestire al meglio le reti domestiche per soddisfare tutta la famiglia

7 giugno 2021
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3' di lettura

Sono le 18:00 di una giornata come tante. Il figlio gioca online, la figlia chatta e fa i compiti, la madre è in smartworking e il padre in videoconferenza. Tutti connessi appassionatamente. Non è la famiglia tipo, ma il combinato disposto di Dad, smartworking, gaming e social può intasare la rete Wifi in un attimo. Perché le reti wireless non sono tutte uguali. Perché gli operatori non sono tutti uguali. E perché le famiglie non sono tutte uguali. Detto altrimenti, a prescindere dalla qualità della connessione acquistata, l’esperienza d’uso online è fortemente inficiata da un segnale Wi-Fi scadente, che provoca ad esempio cadute dell’accesso a internet in alcune stanze o il degrado della qualità dello streaming tv.

Nell'ultimo anno con il lockdown abbiamo imparato a nostre spese che la qualità della connessione dipende anche dal numero di dispositivi connessi: smartphone, tablet, PC, portatili e Smart TV di solito stanno tutti connessi alla Wifi domestica. Quando arriverà davvero il 5G, e manca poco, ci rimetteremo tutti quanti a ragionare su cosa convenga fare. Gli esperti sono sicuri che le reti mobili di nuova generazione diventeranno la tecnologia principale mandando in cantina Ethernet e WiFi. Il 5G è progettato per essere molto più veloce e avere una latenza inferiore. Gli operatori non hanno mai nascosto di preferire il 5G perché è nuovo, potente e ci hanno investito moltissimo.

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Aspettando il 5G

Ma come spesso accade il cambio di paradigma, come dicono gli esperti, non sarà immediato e per alcuni anni vivremo in una terra di mezzo scegliendo anche in base alla convenienza a chi affidarci. Nell'attesa una scelta intelligente è quella di affidarsi a una rete mesh possibilmente intelligente.

Una rete mesh è un sistema basato su più “diffusori” che consente di attivare una copertura wireless domestica più efficiente rispetto al Wifi classico. Si tratti di piccoli ripetitori alimentati via cavo che portano connettività anche nelle zone più esterne di un appartamento. Nel Wifi tradizionale la fonte di irradiazione è unica e più ci si allontana dagli apparecchi e più il segnale decade. Tecnicamente serve sempre un router o un modem-router a cui collegare un dispositivo mesh collegato via cavo ethernet. Dopodiché si posizionano gli altri nelle zone dove si desidera il segnale. I dispositivi mesh dialogano su un canale wireless specifico e cifrato. Rendono la rete “intelligente” perché per esempio gestiscono il dispositivo in automatico sul punto di accesso migliore e sulla banda di frequenza più potente. In questo modo sono in in grado di assicurare a tutti i dispositivi connessi più “banda” a prescindere dalla conformazione del proprio appartamento.

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Cosa offre il mercato

Sul mercato esistono offerte degli operatori telefonici che offrono in bundle con la connessione internet (più costose). Fastweb ha lanciato alcune settimane fa NeXXt, un router intelligente integrato con l'intelligenza di Alexa per gestire la banda larga di casa. Sulla carta offre una velocità fino a 2,5 Gbps in download e 300 Mb/s in upload e permette di collegare fino a 128 dispositivi contemporaneamente. Il nuovo prodotto di Fastweb può essere associato a un booster, una unità che aumenta la copertura del segnale Wifi. Si potrà quindi gestire la potenza della connessione per “dirottarla” dove c’è più bisogno. Oppure si può in chiave fai da te acquistare una rete mesh per connetterla al proprio router. Prodotti di questo tipo sono per esempio Google Nest Wifi (la configurazione è di una semplicità disarmante), Avm Fritz! (lo specialista del settore), Netgear e Amazon eero.

Quando si acquista occorre sempre controllare che il dispositivo supporti due bande di frequenza (2,44 GHz e 5 GHz) e supporti il Wifi6 che è lo standard attivo dal 2019.

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