di Laura Galvagni
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Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio firmano un patto sul 10,948% delle Generali. I due azionisti forti hanno infatti fatto confluire i rispettivi pacchetti azionari in un’intesa vincolante che ha per oggetto «l’obbligo di preventiva consultazione per l’esercizio del diritto di voto».
Il tutto è evidentemente legato alla prossima assemblea della compagnia di Trieste, quella per l’approvazione dei conti 2021, che ha come oggetto chiave all’ordine del giorno il rinnovo del consiglio di amministrazione della società.
Non a caso il patto siglato tar le parti è già operativo ma perderà efficacia «alla fine dei lavori» dell’assise di aprile 2022. Insomma, un’alleanza funzionale a incidere sulla governance delle Generali.
Tutto questo è conseguenza del confronto in atto con gli altri azionisti forti del Leone, Mediobanca in primis (13%) , per il rinnovo del board. I due imprenditori, Caltagirone anche apertamente, hanno più volte dichiarato di voler un cambio radicale al vertice della compagnia riferendosi, in particolar modo, al ceo Philippe Donnet. Questo non perché non siano soddisfatti del lavoro fin qui fatto ma perchè ritengono entrambi che il gruppo debba mettere in atto una strategia più radicale in termini di crescita e dunque di M&A.
Allo stato attuale, tuttavia, Piazzetta Cuccia e la maggior parte del cda, sarebbero orientata a riconfermare il manager che proprio nei giorni scorsi ha ribadito al presidente Gabriele Galateri la propria volontà a restare al vertice delle Generali.
La mossa dei due imprenditori, in vista del comitato nomine del 14 settembre e del cda del 27 settembre che dovrà definire le procedure per il rinnovo del board, pone la contesa su un piano decisamente più operativo.
Si terrà martedì prossimo una riunione dei consiglieri non esecutivi di Generali per affrontare il tema della governance della compagnia triestina. La riunione, si apprende in ambienti finanziari, consentirà una discussione aperta tra i consiglieri, rappresentanti degli interessi di tutto l’azionariato, per verificare la possibilità di arrivare a una composizione tra le diverse posizioni. Donnet, in quanto consigliere esecutivo, non parteciperà alla riunione.
Laura Galvagni
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