Moda
Pubblicità

Moda

L’intimo d’avanguardia spinge l’innovazione tessile

di Chiara Beghelli

Immagine non disponibile
Su misura. Una campagna del marchio statunitense Skims, che a marzo ha lanciato anche la sua prima collezione di costumi da bagno modellanti

Su misura. Una campagna del marchio statunitense Skims, che a marzo ha lanciato anche la sua prima collezione di costumi da bagno modellanti

La crescente importanza dell’inclusività nella moda proietta il segmento verso i 7 miliardi di dollari, fa moltiplicare i marchi e offre nuove opportunità ai produttori di tessuti tecnici

8 aprile 2022
Pubblicità

4' di lettura

Tutta questione di prospettiva. Basta cambiare punto di vista ed ecco che le ex modelle, gli “angeli” di Victoria’s Secret, quelle che per anni hanno rappresentato una spesso irraggiungibile perfezione estetica, diventano testimonial di un marchio di intimo che sull’esaltazione dell’imperfezione ha costruito il suo successo.

Il motore è la body positivity

Pubblicità

Nella nuova campagna di Skims, il marchio di lingerie inclusiva lanciato nel 2019 dall’influencer Kim Kardashian (valutato 3,2 miliardi di dollari, dopo aver raccolto finanziamenti per 240 milioni, e che prevede di chiudere il 2022 con 400 milioni di ricavi), appaiono infatti quattro super-modelle che pur restando perfette parlano, oggi, la lingua dell’inclusività, della body positivity. Due valori che hanno rivoluzionato l’industria dell’underwear, sostituendo la formula di Victoria’s Secret (che ha sfiorato il fallimento) con un’altra che ha portato sul mercato taglie e modelli adatti a tutti i tipi di corporatura. Victoria’s Secret, nel frattempo, ha cambiato completamente strategia di comunicazione e posizionamento, abolendo la sfilata degli “angeli” e

Immagine non disponibile

Skims

Un’offerta che dunque amplia enormemente la base di consumatori, pronti a rispondere con entusiasmo: secondo Allied Market Research, il mercato globale dello shapewear – letteralmente, capi che modellano – raggiungerà i 6,95 miliardi di dollari entro il 2030, crescendo a un tasso medio annuo del 7,7%. Un successo confermato dalle prospettive di marchi come Savage x Fenty, lanciato da Rihanna e uno dei primi del settore, che sembra avviato verso una Ipo con una valutazione da 3 miliardi di dollari, e dalle scelte di fondi di private equity come Blackstone, che a novembre ha rilevato la maggioranza di Spanx, marchio considerato il category creator e valutato 1,2 miliardi di dollari. Il 12 aprile è il giorno di lancio di Yitty, la nuova linea di shapewear firmata dalla cantante Lizzo, che avrà il sostegno finanziario e distributivo di Fabletics, marchio di activewear da 650 milioni di dollari di vendite e circa 80 negozi negli Stati Uniti.

Immagine non disponibile

Il lancio di Yitty, nuovo marchio di shapewear firmato Lizzo

«L’industria della moda è stata sempre poco reattiva alla domanda per taglie più inclusive, ma le cose cambiano nel momento in cui proprio l’inclusività diventa un attributo sempre più importante per un marchio – nota Fflur Roberts, responsabile del segmento Global Luxury Goods Research di Euromonitor International –. Questa transizione verso creazioni body positive richiede nuovi investimenti, anche sulla concezione del fitting».

L’underwear d’avanguardia spinge l’innovazione

La particolare natura di questo underwear d’avanguardia, che deve garantire vestibilità, comfort, traspirabilità, offre un’importante spinta all’innovazione anche all’industria dei tessuti tecnici: «Innovazione che passa dall’aumentare il comfort, ma anche dalla sostenibilità – prosegue l’analista –. Visto che lo shapewear sta determinando l’orientamento futuro dell’underwear, i produttori tessili che sapranno rispondere a questa richiesta di innovazione ne trarranno certamente molti vantaggi».

A dimostrarlo è il caso The Lycra Company, azienda storica del tessile tecnico, che nel 2009 ha supportato la nascita del segmento con la sua tecnologia Lycra Beauty, e che alla fine del 2021 ha lanciato la nuova Lycra Adaptiv: «Una fibra rivoluzionaria che promuove una vestibilità personalizzata e permette ai capi di adattarsi naturalmente alle diverse forme del corpo – sottolinea Denise Sakuma, vicepresidente marketing e comunicazione per Lycra –. Realizzata con un polimero speciale, questa fibra adattiva, che è in attesa di brevetto, presenta una tecnologia che le permette di adattarsi alle esigenze funzionali di chi la indossa in modo ibrido: se ci si muove segue alla perfezione i movimenti, a riposo rimane perfettamente al suo posto, come una seconda pelle. Un filato che peraltro rappresenta un vantaggio anche per i produttori e per chi vende online, perché riduce notevolmente il problema dei resi e dello stock in magazzino: un capo, infatti, è in grado di vestire più taglie e di adattarsi perfettamente a ogni forma del corpo».

I filati hi-tech, adattabili e sostenibili di eccellenze tessili italiane, come Econyl di Aquafil, Renycle di RadiciGroup e Qnova di Fulgar, sono usati anche da Cifra, azienda di Verano Brianza specializzata nella maglieria hi-tech, per i tessuti prodotti con il brevetto Warp Knit Seamless (Wks), con cui si realizzano capi senza cuciture, adattabili, indemagliabili, ma anche leggeri e traspiranti, pertanto adattissimi allo shapewear: «Nei 13 maggiori mercati mondiali per Cifra la taglia media è compresa tra la 46 e la 48, con gli Stati Uniti in testa con la 50 – nota il ceo Cesare Citterio –. Quasi un terzo delle donne americane acquista abbigliamento plus size, e anche in Europa il dato è in crescita e si attesta al 23 per cento».

Immagine non disponibile

Kim Kardashian con una creazione Skims -Fendi

Il futuro? Il menswear

Tuttavia, tranne rarissime occasioni di contatto come quella fra Skims e Fendi, per una capsule interamente venduta nel giro di pochi minuti lo scorso novembre (come confermano da Eurojersey, azienda lombarda del gruppo Carvico che ha fornito i suoi tessuti), questo mercato in forte sviluppo non coinvolge ancora i marchi con posizionamento più alto: «E un altro settore ancora sottosviluppato è quello del plus-size e dello shapewear per gli uomini – nota ancora Roberts –. Ma con il menswear che nel 2023 è atteso in crescita superiore alla moda donna, alcuni marchi stanno iniziando a lanciare le loro prime proposte. Penso ad Asos, che ha lanciato Asos Plus, il primo e-tailer di fast fashion che si rivolge a un consumatore maschile in modo più inclusivo».

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy