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Olimpiadi Milano-Cortina, commissariate otto opere. Ma resta il nodo delle varianti venete

di Sara Monaci

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Nominato commissario Luigi Sant’Andrea. Le infrastrutture più a rischio sono la variante di Cortina e quella del Longarone, che da sole valgono la metà degli interventi ipotizzati

24 febbraio 2022
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3' di lettura

Dopo mesi di attesa, ora i nodi della infrastrutture per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 vengono al pettine. Per tentare di accelerare l’iter e la realizzazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono stati individuati otto interventi per i quali, data la particolare difficoltà esecutiva e la complessità delle procedure tecnico-amministrative, è stato nominato Commissario straordinario Luigi Valerio Sant’Andrea, attuale amministratore delegato della società “Infrastrutture Milano-Cortina 2026 SpA”.

«È necessario assicurare la realizzazione delle opere nei tempi previsti e per questo occorre accelerare - dichiara il ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini - La nomina del Commissario straordinario e le procedure veloci di cui potrà avvalersi consentiranno di realizzare gli interventi nei tempi necessari per disposizione degli atleti e del pubblico infrastrutture adeguate ad una manifestazione sportiva globale come le Olimpiadi invernali, che sarà ospitata dal nostro Paese in uno scenario paesaggistico tra i più belli e suggestivi del mondo».

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Le infrastrutture individuate sono otto: nella Strada Statale 36 messa in sicurezza tratta Giussano Civate;SS 36 Completamento percorso ciclabile Abbadia Lariana;Tangenziale Sud di Sondrio; SS 42 del Tonale e della Mendola nei comuni di Trescore Balneario ed Entratico; Lotto 1 Comune di Trescore Balneario e Lotto 2 Comune di Entratico; SS 639 Variante di Vercurago; SS 51 Variante di Cortina; SS 51 Variante Longarone; interventi di soppressione passaggi a livello su SS 38 linea Milano-Lecco-Sondrio- Triano.

Le opere più complicate da realizzare in tempo sono quelle venete, la variante di Cortina, del valore stimato di 202 milioni (di cui 67 assegnati), e quella del Longarone, del valore stimato di 270 milioni (di cui 261 assegnati). Ad oggi siamo ai progetto definitivo ma devono essere ancora bandite le gare. In base al cronoprogramma è indispensabile che le due strade vengano aggiudicate entro giugno 2022, altrimenti è quasi scontata la mancata conclusione per i Giochi invernali del 2026. Adesso con la nuova struttura commissariale i tempi del confronto con gli enti locali e anche quelli per l’assegnazione della gara potrebbero accorciarsi.

Riepilogando, per la Lombardia e il Veneto, in vista dei Giochi invernali, c’è un elenco di 16 opere tra necessarie e essenziali (a cui si aggiungono 6 opere connesse di difficile realizzazione, che potrebbero essere avviate negli anni a seguire, inserite nel dossier per completare l'elenco dei desiderata per ogni territorio).

Il denaro già stanziato complessivamente è di 630 milioni complessivi (su un fabbisogno stimato complessivo di 850 milioni), divisi in modo equo tra i due territori: metà vanno in Lombardia e metà in Veneto. La differenza è che mentre il fabbisogno veneto si concentra su poche ma cruciali strade (come detto la variante di Cortina e quella del Longarone), in Lombardia gli interventi saranno tanti e frammentati, e dovrebbero servire a migliorare la viabilità a lungo termine.

In Lombardia tra le opere più importanti c'è la variante di Tirano, opera considerata «necessaria», il cui completamento è previsto per fine 2025. Il costo stimato è di 187,3 milioni, ma le risorse programmate non sono state ancora assegnate. Si tratta di una strada importante per alleggerire il traffico verso Bormio, e diventerà centrale per le due settimane delle Olimpiadi.

Le opere «essenziali» sono invece una lista di 12 interventi, recuperati da vecchi piani già inseriti negli accordi di programma tra Stato e Anas. E quindi, in questo caso, i finanziamenti stimati sono anche stati assegnati. Mancano all'appello 33,8 milioni per la variante Trescore-Entratico, del valore stimato di 120 milioni. È una strada considerata strategica nel tragitto da Bergamo verso Edolo.Sarà realizzata la tangenziale Sud di Sondrio, che dovrebbe servire a superare un passaggio a livello grazie alla costruzione di uno scavalco, utile a collegare il traffico extra-urbano direttamente con la città. Verrà poi riqualificato il sistema stradale 36. Tra gli interventi previsti c'è l'ampliamento a tre corsie del ponte Manzoni di Lecco. Inoltre i lavori lungo la Statale 42 permetteranno una viabilità migliore nei Comuni vicino a Bergamo.

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