Norme e Tributi
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Norme e Tributi

«L’incarico per il Pnrr arricchisce il Cv senza farmi perdere altre chance»

di Francesco Nariello

16 febbraio 2022
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1' di lettura

Un’occasione da non perdere per arricchire il curriculum, accrescere l’esperienza sul campo e puntare, in prospettiva, a incarichi di prestigio, sia nella consulenza per la Pa che nel privato. Sono alcune delle aspettative che Matilde Vecchione, 47 anni, ingegnere gestionale, ripone sull’incarico di collaborazione affidatole dalla Regione Lazio. Inserita con la qualifica di project ma-nager - il livello più alto tra quelli previsti per i «mille esperti» per il Pnrr -, specializzata in pianificazione e controllo di gestione, reingegnerizzazione processi e modelli organizzativi correlati alla digitalizzazione, ha alle spalle esperienze pluriennali come dipendente presso multinazionali del consulting e società partecipate. Poi, il percorso nella libera professione.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

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Per un libero professionista specializzato in consulenza alla Pa, che voglia ampliare il proprio portafoglio clienti, è una grande opportunità. L’incarico non è a tempo pieno ed è compatibile con altre attività.
Certo è un lavoro impegnativo e costituisce, oggi, fino al 60% delle mie attività.

Di cosa si sta occupando?

Sono nella segreteria tecnica progettuale, struttura che coordina gli esperti chiamati a intervenire sulle procedure complesse per attuare il Pnrr.

Uno sguardo alle sue aspettative post-Pnrr.

Oltre alla soddisfazione di fare qualcosa di utile per il Paese, con la Pa che dovrà evolvere velocemente anche dal punto di vista normativo, l’esperienza potrà darmi una marcia in più per ottenere incarichi sempre più soddisfacenti nella consulenza.

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