di Nicoletta Picchio
3' di lettura
Una crescita che abbia come obiettivo ridurre le disuguaglianze: di genere, a partire dall’empowerment femminile, di territorio, di competenza. E quindi inclusiva, basata sulla sostenibilità, sociale, economica e ambientale, che fa del multilateralismo una pietra miliare. Con i grandi della terra chiamati a rispondere alla sfida della transizione ecologica e digitale. Sono i comuni denominatori dei lavori del B20, che si è svolto sotto la regia di Confindustria: il G20 delle imprese, una business community che rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese. Il ruolo di presidente è stato affidato per la prima volta a una donna, a Emma Marcegaglia, nominata dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Oggi e domani si terranno le riunioni conclusive, dopo quasi un anno di lavoro, nel G20 Business Summit, in programma in Confindustria. La chair Marcegaglia presenterà la dichiarazione finale che contiene le proposte per i governi del G20, e la consegnerà al presidente del Consiglio, Mario Draghi, in quanto presidente di turno del G20. Saranno presenti il presidente Bonomi, i numeri uno delle task force, i ministri Daniele Franco, Elena Bonetti, Vittorio Colao, Roberto Cingolani, Luigi Di Maio. E poi sono in programma gli interventi di Christine Lagarde, Janet Yellen, Jeff Bezos.
I “policy paper” contengono 32 policy recommendation, 93 call to action, e 37 “kpi”, cioè indicatori di performance, per misurare l’attuazione e l’impatto delle proposte dell’industria. Sono alcuni numeri del documento finale e non saranno semplici proposte della comunità economica ai governi: per la prima volta ogni raccomandazione è stata tradotta in concreto, indicando due o tre linee di azione da attuare nell’immediato e obiettivi misurabili da oggi al 2024. È un cambiamento di azione su cui si è impegnata la chair Marcegaglia, che ha voluto nella governance del B20, dalle task force all’International Advocacy Caucus, profili di altissimo livello, in grado di dare un contributo operativo nel cambiare l’azione nei diversi paesi.
«Questo G20 non sarà una passerella, dobbiamo incidere e ci sono le condizioni per farlo», aveva dichiarato la Marcegaglia il giorno dell’Inception Meeting, il 21 gennaio, il giorno in cui hanno preso il via ufficialmente i lavori del B20.
“Ridisegnare il futuro: includere, condividere, agire,”: lo slogan scelto è stato il punto di riferimento dei lavori delle nove task force e dell’International Advocacy Caucus, di cui è co-chair John Elkann. La task force Commercio e investimenti è stata guidata da Barbara Beltrame Giacomello; Finanza e investimenti da Carlo Messina; Energia ed efficienza delle risorse da Francesco Starace; Impiego & formazione Gianpietro Benedetti; l’iniziativa speciale sull’Empowerment femminile ha avuto al vertice Diana Bracco; l’Action Council su Sostenibilità & emergenze globali, Claudio Descalzi; Salute & Scienze della vita, Sergio Dompé; Integrità & conformità, Patrizia Grieco; Trasformazione digitale Maximo Ibarra.
Obiettivo è la crescita: durante i lavori è emerso che attuando il Trade Facilitation Agreement del Wto i costi commerciali si potrebbero ridurre in media del 14,3 aumentando il commercio globale fino a 1 trilione di dollari all’anno. E che ogni 10% di diffusione in più della banda larga può far aumentare il pil tra lo 0,5-1,5 per cento.
Tra le proposte c’è l’aumento dei laureati in materie Stem, arrivando al 30% entro il 2024. Materie che diventano determinanti anche nell’empowerment femminile: secondo i dati Ilo le donne ricoprono solo un 33% dei ruoli manageriali nei settori It dei paesi del G20, il 50% delle professioniste nell’ambito della tecnologia abbandonano entro i 35 anni.
Vanno superate le barriere fisiche e culturali che limitano l’accesso delle donne alle tecnologie digitali e non solo, è una delle richieste del B20, che si è arricchito anche del Manifesto della Fondazione Bracco.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy