Soldati russi parlano con i giornalisti il giorno dopo un attacco missilistico a Kyev
Dopo gli attacchi russi di ieri, l’elettricità è stata ripristinata per quasi 6 milioni di ucraini ma ci sono grossi problemi con l’approvvigionamento idrico. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “I lavori di riparazione continuano senza interruzioni dopo l’attacco terroristico. Naturalmente, c’è ancora molto da fare per stabilizzare il sistema”, ha detto.
Un missile russo ha colpito oggi una struttura che fornisce assistenza agli anziani a Stepanivka. A darne notizia è stato il governatore della regione meridionale di Kherson, Yaroslav Yanushevych precisando che un “centro geriatrico” è stato colpito oggi nel villaggio di Stepanivka. “Nell’edificio del centro, i cancelli sono stati distrutti, le finestre e le porte sono state sfondate, e ci sono stati danni al tetto e al portico. Fortunatamente non ci sono state vittime o feriti”.
Nel 75% delle case di Kiev è tornato il riscaldamento. Ad annunciarlo è stato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, in un post su Telegram in cui ha reso noto che i tecnici stanno continuando a lavorare per il secondo giorno consecutivo per stabilizzare la situazione.
«Si trovi un’opportunità per dare all’Ucraina uno scudo di difesa aerea affidabile» per dare «protezione al 100% dai missili russi». Lo ha ribadito questa sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Tekegram precisando che solo così il «terrore russo, vale a dire il terrore missilistico, diventerà semplicemente impossibile».
Per il leader ucraino «questo da solo significherà sicurezza per milioni di persone e una ristrutturazione strategica dell’intera situazione militare. Minori sono le opportunità che la Russia ha usando il terrore, maggiori saranno invece le opportunità che avremo per ripristinare e garantire la pace».
Vladimir Putin è disposto ad accettare la morte o il ferimento di 300mila soldati russi, tre volte le perdite di Mosca sinora. Lo ha detto un paese membro della Nato al New York Times. Persone vicine al leader del Cremlino hanno rivelato, inoltre, che è pronto a sacrificare vite e denari “per un periodo di tempo indefinito”.
Un messaggio che secondo il quotidiano è stato recapito anche all’amministrazione Biden. “Non importa quanti soldati russi vengano uccisi o feriti sul campo di battaglia, la Russia non si arrenderà”, avrebbero detto funzionari russi in un raro incontro faccia a faccia con omologhi americani il mese scorso.
Le forze russe hanno ripreso gli attacchi contro l’Ucraina usando droni kamikaze iraniani. A sostenerlo è Andrii Yusov, portavoce della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, citato da Kyiv Independent. Secondo il funzionario, l’Iran ha spedito alle forze russe un nuovo lotto di droni Shahed-131 e Shahed-136, specificando che si tratta di un lotto relativamente piccolo senza tuttavia fornire dettagli sulla
Epa
L’elettricità è stata ripristinata nell’oblast di Kharkiv, dopo che un attacco missilistico russo ieri ha lasciato il territorio senza luce, mentre restano i blackout di emergenza nell’oblast di Kiev, con circa la metà della regione è senza elettricità. Lo riporta il Kyiv Independent, citando le rispettive autorità regionali. Il governatore di Kharkiv, Oleh Syniehubov, ha riferito che Kupiansk rimane senza energia, mentre le forze russe bombardano costantemente la città vicino al confine. Il governatore della regione di Kiev, Oleksii Kulebaha, ha ricordato che nell’oblast sono operativi 400 posti che forniscono elettricità e accesso a Internet alla popolazione.
(Photo by Genya SAVILOV / AFP)
Le truppe russe hanno colpito il Centro geriatrico di Kherson, che si trova nel villaggio di Stepanivka, e l’edificio è stato danneggiato. A dirlo su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, Yaroslav Yanushevych, citato da Ukrinform. Secondo Yanushevych, i russi hanno deliberatamente colpito la struttura che fornisce assistenza agli anziani, le cui finestre e porte sono state distrutte e il tetto e il portico sono stati danneggiati. Non sono state segnalate vittime.
“Non lasciatevi distrarre parlando di piani irrealistici: non si può raggiungere un accordo con la Federazione russa. La guerra deve finire unicamente con la sua sconfitta”. A scriverlo, su Twitter, è Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino, che annuncia che il suo paese agirà “con le necessarie proporzioni di artiglieria, veicoli blindati, droni e missili a lungo raggio”.
(Photo by Genya SAVILOV / AFP)
Le truppe russe hanno bombardato uno dei distretti di Kherson questa mattina, uccidendo un uomo e ferendo una donna di 70 anni. A riferirlo il governatore dell’oblast di Kherson, Yaroslav Yanushevych, citato da Kyiv Independent. “Un uomo di 36 anni che era in macchina è morto sul colpo”, ha detto il funzionario, aggiungendo che la donna ferita è stata ricoverata in ospedale. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha dichiarato all’inizio della giornata che la Russia sta ridistribuendo unità e ritirando alcune delle sue truppe da Kakhovka e Nova Kakhovka, situate sulla riva orientale del fiume Dnipro, poco meno di 100 chilometri a est di Kherson.
Nel centro di detenzione preventiva di Simferopol sono detenuti da 50 a 100 cittadini ucraini arrestati dall’esercito russo o dai servizi speciali nei territori occupati dell’Ucraina e portati in Crimea. Lo riporta il media indipendente russo Agentstvo, precisando che “i servizi di sicurezza di Mosca accusano alcuni di loro di terrorismo, ma la parte ucraina li considera prigionieri di guerra. Gli altri non sono stati accusati e sono trattenuti perché contrari all’’operazione militare speciale’”. L’avvocato della Crimea Emil Kurbedinov ha affermato che alla fine di novembre c’erano circa 10 donne e non meno di 50-60 uomini - cittadini ucraini - nel centro di custodia cautelare di Simferopol. Sono tenuti lì per diversi mesi, alcuni da marzo e aprile. Un altro avvocato, Oleksiy Ladin, che lavora in Crimea, ha riferito che ci sono almeno un centinaio di cittadini ucraini nel centro di custodia cautelare di Simferopol e che a settembre, nella capitale della Crimea, è stato aperto un secondo centro di detenzione preventiva appositamente per i cittadini ucraini.
EPA/ROMAN PILIPEY
Riaperto a Kiev il ’ponte di vetro’ o noto anche come ’ponte Klitschko’’ colpito ad ottobre dai primi bombardamenti shock sulla capitale ucraina che fino a quel momento era stata quasi del tutto risparmiata dal fuoco russo. Lo ha annunciato il sindaco della città, Vitali Klitschko, scrive il Guardian. Il ponte pedonale collega i due parchi nella parte centrale di Kiev, il Volodymyrska Hirka e il parco Mariinsky, già parte della simbologia della città adesso assume un significato ulteriore, quasi un omaggio alla resilienza della capitale ucraina e del popolo ucraino che il sindaco definisce “uno dei nostri simboli di immortalità” e afferma: “è di nuovo lieto di accogliere Kiev e i visitatori della capitale”.
Le autorità russe della regione ucraina di Luhansk, nell’est del Paese, hanno denunciato l’uccisione di almeno tre civili nelle ultime ore a causa di un bombardamento ucraino. L’attacco ha avuto luogo nella città di Shchastya ed è stato effettuato con sistemi di razzi a lancio multiplo Himars di fabbricazione statunitense. Almeno cinque persone sono rimaste ferite e almeno quattro case sono state distrutte, scrivono su Telegram le autorità russe a Luhansk. Mosca ha denunciato almeno 31 bombardamenti ucraini nel vicino Donetsk, sempre nell’est del Paese, che hanno provocato almeno un morto e altri sette feriti, secondo l’agenzia russa Tass.
“I conflitti per lo più finiscono con dei negoziati, ma questi richiedono serietà e l’intelligence Usa non la vede da parte dei russi: a dirlo è il direttore della Cia, William Burns, in un’intervista alla tv pubblica americana Pbs, riportata sul sito di quest’ultima. “Almeno, non abbiamo constatato serietà da parte dei russi al momento per quanto riguarda negoziati reali”, aggiunge Burns che dice di “non vedere alcuna prova certa di piani per l’uso di armi nucleari tattiche”. Alla domanda se la scommessa di Putin di non mollare mai sulla guerra con l’Ucraina, risponde che il leader del Cremlino “si sbaglia” e ha perso la scommessa fatta il 24 febbraio. Il ritmo dei combattimenti si è in parte rallentato con l’incedere dell’inverno, ma, secondo Burns, “al momento i militari russi sono piuttosto malconci. I militari ucraini sono determinati a tenere alta la pressione e di capitalizzare sui loro successi sul campo degli ultimi mesi. Ma anche loro hanno bisogno di tempo per riprendersi e rifornirsi”. L’unica cosa che non conosce variazioni di ritmo, secondo il capo della Cia, sono “i sempre più brutali attacchi di Putin contro i civili ucraini e le infrastrutture civili ucraine”. Secondo Burns, “la reputazione della Russia è stata compromessa e le sue debolezze sono sotto gli occhi di tutti”. E anche il popolo russo “sembra essere sempre più a disagio sui costi della guerra”. Il mese scorso Burns ha visitato l’Ucraina, dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky e i responsabili dell’intelligence ucraina.
Ramzan Kadyrov ANSA/ALEXEY NIKOLSKY / SPUTNIK / KREMLIN POOL
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha dichiarato di essere orgoglioso del fatto che l’Unione europea abbia imposto sanzioni alle sue figlie. “Siete le mie piccole figlie fragili, ma l’intero Occidente vi teme. Sono immensamente orgoglioso di voi, mie care. Benvenute nella lista nera delle sanzioni dell’Ue”, ha scritto Kadyrov sul suo canale Telegram, aggiungendo che le sanzioni occidentali sono diventate “un ulteriore fattore di unità per la sua già unita famiglia”. Ieri l’Unione Europea ha inserito nella lista del nuovo pacchetto di sanzioni 141 persone fisiche e 49 persone giuridiche della Russia, tra cui ministri, governatori, legislatori e celebrità, nonché cinque partiti politici, tra cui Russia Unita, LDPR, A Just Russia. Le figlie di Ramzan Kadyrov, Aishat e Karina, così come suo cugino, sono tra le persone presenti nella lista.
Il Kyiv Independent scrive che è suonato l’allarme per raid aerei sulla capitale ucraina Kiev. Ieri la città è stata attaccata da decine di missili lanciati dai russi.
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 500 uomini, facendo salire a 97.690 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 97.690 uomini, 2.985 carri armati, 5.958 mezzi corazzati, 1.947 sistemi d’artiglieria, 410 lanciarazzi multipli, 211 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 281 aerei, 264 elicotteri, 4.577 autoveicoli, 16 unità navali e 1.648 droni.
EPA/ROBERT GHEMENT
Il cavo elettrico del Mar Nero tra Romania, Georgia e Azerbaigian è un progetto “importante”, “ambizioso”, con “grandi benefici” per la Georgia, “Paese con un destino europeo”. “Aiuterà a ricostruire il sistema energetico ucraino e a ricostruire il Paese”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla firma del progetto a Bucarest. “Attendo con ansia i risultati dello studio di fattibilità che è attualmente in corso - ha segnalato -. Saremo pronti a dare il nostro sostegno. Perché ora abbiamo la possibilità di sostenere finanziariamente progetti di interesse reciproco con i Paesi vicini”. Per vor der Leyen si “mostra la nostra chiara volontà politica di avvicinare il Caucaso del Sud e l’Unione europea”. Sui benefici del cavo elettrico del Mar Nero per la Georgia, ha aggiunto von der Leyen, “potrebbe trasformare il Paese in un hub elettrico”, e integrarlo “nel mercato interno dell’elettricità dell’Ue”. “Il cavo elettrico del Mar Nero potrebbe contribuire a portare l’elettricità anche ai nostri vicini della Moldavia - ha segnalato -. Ai nostri vicini in Moldavia e ai Balcani occidentali. E naturalmente all’Ucraina”.
È probabile che le forze russe intensifichino i loro attacchi su Kiev per alimentare il malcontento pubblico nella capitale, ma è improbabile che questi attacchi missilistici spezzino la volontà dell’Ucraina, ha affermato l’Istituto statunitense per lo studio della guerra (ISW). “Il 16 dicembre - rilevano gli analisti Usa - le forze russe hanno condotto la loro nona campagna missilistica su larga scala contro le infrastrutture energetiche critiche dell’Ucraina e hanno lanciato uno dei più grandi attacchi missilistici su Kiev. Gli attacchi russi continuano a rappresentare una minaccia significativa per i civili ucraini, ma non aumentano la loro capacità di condurre operazioni offensive in Ucraina”.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, stamane ha riferito che tutti i residenti della capitale ucraina hanno riavuto accesso all’acqua, dopo le interruzioni provocate dagli attacchi russi ieri sulla capitale. Il riscaldamento è stato ripristinato per metà della città e l’elettricità è stata restituita a due terzi della popolazione. “Ma i programmi delle interruzioni di emergenza sono in fase di implementazione perché il deficit di elettricità è notevole”, ha spiegato Klitschko su Telegram. In tutto il Paese - riferisce il Guardian - oggi si sta lavorando per ripristinare l’elettricità negli ospedali, nei sistemi di riscaldamento e in altre infrastrutture critiche dopo l’ultima ondata di raid russi, che ieri hanno lasciato diverse città al buio, al freddo e senz’acqua.
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“Acquistano particolare valore gli accorati appelli di vostra Santità” e “risuonano con forza nelle menti e nei cuori le parole con le quali ha invitato a non perdere la speranza” in “un futuro di pace”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - in un messaggio inviato a Papa Francesco in occasione del suo compleanno - parla della guerra in Ucraina su quali siano i “mezzi più idonei” affinché il conflitto finisca.
La milizia privata russa Gruppo Wagner ha ucciso 10 mercenari che si erano rifiutati di combattere in Ucraina, secondo quanto scrive il media indipendente russo The Insider, che cita l’ex comandante di Wagner Andrei Medvedev, a sua volta citato dal Kyiv Independent. Il Gruppo Wagner di recente aveva fatto trapelare la notizia dell’esecuzione di un suo membro accusato di tradimento, Evgheni Nuzhin.
“Negli ultimi giorni, c’è stato un aumento di attacchi russi a lungo raggio contro le infrastrutture nazionali critiche dell’Ucraina, in gran parte per mezzo di missili da crociera lanciati dall’aria e dal mare, ma quasi certamente hanno incluso anche veicoli aerei senza equipaggio (UAV) forniti dall’Iran e lanciati dalla regione russa di Krasnodar”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina. “In precedenza - sottolinea il ministero della Difesa di Londra - gli UAV erano lanciati principalmente da località all’interno della Crimea occupata. Il cambio del sito di lancio è probabilmente dovuto alle preoccupazioni russe sulla vulnerabilità della Crimea ed è anche dovuto al fatto che il rifornimento delle armi in Russia arrivi ad Astrakhan”.
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Il presidente russo, Vladimir Putin, ieri ha avuto colloqui per tutta la giornata al Cremlino con i responsabili della campagna militare in Ucraina: riunioni alle quali hanno partecipato, fra gli altri, il ministro della Difesa, Serghiei Shoigu e il capo di stato maggiore, Valeri Gerassimov, e i vari comandanti militari che sono stati ascoltati dal presidente separatamente. Lo fa sapere Cremlino in un comunicato. “Mi piacerebbe sentire le vostre proposte sulle azioni da compiere nel breve e medio termine”, ha detto Putin durante la riunione.
Aumenta il rischio di stagnazione per l’economia italiana: a fine anno l’industria è in calo, le costruzioni hanno smesso di trainare, tengono solo i servizi. L’inflazione ai livelli massimi e persistente frenerà i consumi, che finora sono stati sostenuti dall’extra-risparmio accumulato, mentre il rialzo dei tassi scoraggia gli investimenti e “zavorra” i bilanci delle imprese. E’ quanto indica il Centro studi di Confindustria, evidenziando tra l’altro come a pesare siano l’incertezza sulle prospettive e il caro-energia, che potrebbe assorbire ulteriore extra-risparmio, riducendo l’impulso sui consumi e “accelerando” la stagnazione.
Alle 07.30 locali, il servizio di metropolitana di Kiev è ripreso dopo essere stato interrotto ieri sotto la pioggia di missili lanciati dai russi: lo ha annunciato il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko, citato dall’agenzia ucraina Ukrinform. Le stazioni sotterranee della metropolitana vengono utilizzate come rifugio antiaereo durante i bombardamenti. Klitschko su Ukrinform ha confermato che negli attacchi di ieri, mirati soprattutto alle infrastrutture energetiche e di approvvigionamento idrico, sono stati colpiti i distretti di Desnianskyi, Dniprovskyi e Holosiivskyi della città
Il corpo di un bambino di un anno e mezzo è stato recuperato da sotto le macerie della casa dove viveva, colpita da un attacco missilistico russo di ieri a Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky. Lo scrive il Kyiv Independent, citando il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk, Reznichenko.
Il direttore della Cia Bill Burns ha affermato che crede che gli attacchi della Russia contro le infrastrutture dell’Ucraina continueranno, anche se l’agenzia prevede un “ritmo ridotto” di combattimenti durante l’inverno. Per ora, ha detto, la Cia non vede una via immediata ai negoziati per porre fine al conflitto: “Non crediamo che i russi al momento siano seri riguardo a un vero negoziato”.
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“Ci sono ancora possibilità di raggiungere un accordo su una zona di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ma è troppo presto per dire che l’accordo è vicino”. Lo ha detto alla Tass Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali con sede a Vienna, aggiungendo: “Lunedì scorso si è tenuto a Parigi un incontro tra il direttore generale dell’Aiea e il primo ministro ucraino Denis Shmygal. Per quanto ne sappiamo, questo argomento è stato discusso in dettaglio durante questi colloqui. Pertanto, il processo continua e ci sono possibilità di raggiungere un accordo. Allo stesso tempo è troppo presto per dire che ci stiamo avvicinando a un accordo. E non faccio previsioni su quando il processo di negoziazione potrebbe concludersi”.
I funzionari di Kiev stanno lavorando per restituire l’elettricità alla maggior parte dei residenti dopo che la città è stata colpita oggi da una serie di attacchi missilistici russi. Lo riferisce il sindaco della città, Vitalii Klitschko. “Solo un terzo delle persone ha acqua e riscaldamento, e circa il 40% ha energia elettrica”, ha spiegato su Telegram, aggiungendo che le interruzioni sono dovute a reti elettriche danneggiate. “I servizi comunali stanno lavorando per restituire calore e acqua a tutti i residenti della capitale entro la mattina. Gli ingegneri energetici stanno lavorando per stabilizzare il sistema di alimentazione”, ha affermato.
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