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È degna di menzione speciale la Bmw K1 che vantava un approccio al design e all'aerodinamica all'avanguardia e un nuovo quattro cilindri che sviluppava 100 cv grazie all'avvento della tecnologia a quattro valvole per cilindro del suo propulsore di 987 cc che era abbinato a un convertitore catalitico a tre vie della K1, che fece il suo debutto proprio con questo modello. A contraddistinguere maggiormente la K1 era la sua carenatura integrale in fibra di vetro che le garantiva un cx di 0,38, valore mai registrato prima di allora in ambito motociclistico, che le consentiva di raggiungere i 240 km/h. La K1 era la risposta tedesca all'agguerrita concorrenza giapponese che vantava potenze oltre i 100 cv, limite imposto alle moto dalla normativa tedesca dell'epoca. I tecnici Bmw dovettero perciò lavorare sull'aerodinamica per raggiungere le prestazioni delle nipponiche. Purtroppo, complice anche un raggio di sterzata di 7 metri, la K1 non riscosse il successo sperato come testimoniano i soli 6.921 esemplari prodotti dal 1988 al 1993.
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