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Ambiente, la sfida ecologica e la fratellanza universale: il pensiero del teologo brasiliano Leonard Boff

di Carlo Marroni

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(Science Photo Library RF / AGF)

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Prefazione di Pierluigi Mele, giornalista e curatore del blog Confini

4 agosto 2021
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2' di lettura

Sono tante le minacce che incombono sulla terra e sulla natura, ma di rado sono in cima ai nostri pensieri. Ogni tanto riaffiorano, con i disastri naturali che via via colpiscono i nostri continenti. E se sono lontani non per questo non ci riguardano. Ma non è solo una sfida “ecologica”, il tema che sta a monte di tutto è quello della “fratellanza universale”, proposta secoli fa da Francesco di Assisi e fatta propria da Francesco di Roma, il Papa. Un libro appena pubblicato affronta con profondità ed efficacia questi temi: “Abitare la terra” (Castelvecchi), di Leonardo Boff, il teologo brasiliano, già frate francescano, che negli anni '80 entrò in conflitto con la gerarchia della chiesa cattolica per il suo sostegno alla teologia della Liberazione, e il suo caso fu affrontato dalla Dottrina della Fede guidata dall'allora cardinale Ratzinger. Il libro si chiede quale sia la via per la fraternità universale, perché “siamo tutti interdipendenti l'uno dall'altro, abbiamo tutti un destino comune, terra e umanità”. Il libro ha la prefazione di Pierluigi Mele, giornalista di Rainews24, e cura il blog di approfondimenti “Confini” del sito web di Rainews24.

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I rischi reali da affrontare, tra cui ancora il nucleare

Quali sono i rischi reali? Boff ne elenca doversi. Anzitutto una possibile guerra nucleare: un tema da anni '80, che tuttavia per il filosofo e teologo è reale, visto che gli arsenali sono ancora pieni di testate, cosi' come di armi chimiche e biologiche. Poi la minaccia devastante è il riscaldamento globale per effetto del gas serra. La terza minaccia è la cresce scarsità di acqua potabile. Drammatici sono i dati forniti da Boff: di tutta l'acqua esistente sul pianeta solo il 3% è potabile, il resto è salata. Di questo 3% solo lo 0,7% è accessibile al consumo umano e quello animale e inoltre di questo 0,7% il 70% è per l'agricoltura e il 20% all'industria. A uomini e animali resta una quota davvero minima. Buona parte delle riserve d'acqua è infatti inaccessibile o perché si trova in falde acquifere profonde o perchè intrappolata nei ghiacciai.

Mele: le scelte per l'umanità, dalla dominazione alla relazione

Scrive Pierluigi Mele nella prefazione: «Ormai da due anni viviamo il dramma causato dalla pandemia di Covid-19, pandemia che ha fatto più di tre milioni e mezzo di morti e che ci pone davanti a un bivio radicale. Nel pensiero e nell'azione, mai come oggi siamo stati di fronte a un'alternativa chiara: dobbiamo scegliere tra una cosmologia della dominazione, della conquista, del potere, e una cosmologia della cura e della relazione che implica (e qui cita Boff, ndr) «il riconoscimento del valore intrinseco di ogni essere, anziché la sua mera utilizzazione da parte umana; il rispetto per l'intera vita e per i diritti e la dignità della natura, invece del suo sfruttamento». L'alternativa, dunque, è tra una “cosmologia” della dominazione e una “cosmologia” della fraternità della Madre Terra, la nostra Casa Comune. La “cosmologia” della fraternità universale è il sogno di Francesco di Roma e di Leonardo Boff, sulla scia di Francesco d'Assisi».

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