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Morto Richard Rogers, archistar high tech. Renzo Piano: «Era mio fratello maggiore»

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Richard Rogers è morto a 88 anni (Epa)

Richard Rogers è morto a 88 anni (Epa)

Nativo di Firenze, lasciò l’Italia con la Seconda guerra mondiale. Con Piano progettò il Centre Pompidou. Il principe Carlo lo contestò

19 dicembre 2021
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2' di lettura

L’architetto italo-britannico Richard Rogers è morto nella serata di sabato 18 dicembre all’età di 88 anni. Vincitore del premio Pritzker 2007 e autore con Renzo Piano di opere come il centro «Georges Pompidou» di Parigi, Rogers era nato a Firenze il 23 luglio del 1933 da genitori di origini britanniche poi tornati in Inghilterra con lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Fu uno dei pionieri del movimento «high-tech» che si distingue per le sue strutture in vetro e acciaio e le tubature a vista. Ha progettato la sede della compagnia di assicurazioni Lloyd’s, un ufo architettonico inaugurato nel 1986 nella City di Londra.

Quel «Millennium Dome» che non piaceva a Carlo

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Ha inoltre realizzato l’edificio della Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo, gli uffici a Berlino in Potsdamer Platz, un terminal all’aeroporto internazionale di Barajas a Madrid, il Three World Trade Center a New York, nonché il «Dome of the Millennium» a Londra, curiosità dei festeggiamenti dell’anno 2000 che gli valse le ire del principe Carlo. Divenuto lord Rogers di Riverside, l’architetto sedeva dal 1996 alla Camera dei lord, la camera alta del parlamento britannico, nei ranghi dei laburisti.

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Vicini tutta la vita, «con lui un turbinio di idee». Renzo Piano ricorda Richard Rogers e racconta un’amicizia e uno scambio professionale «lungo più di 50 anni», un sodalizio di affetti e di pensieri che ha fatto sì che, dopo il Beaubourg di Parigi progettato insieme nel 1971, le loro strade non si sono mai divise. «Eravamo ragazzacci insieme a Londra quando a Parigi c’era il ’68 e in fondo non siamo mai cambiati. Lui, che aveva quattro anni più di me, è stato un po’ sempre il mio fratello maggiore».

Scandicci sua «città sostenibile»

Vicino a Firenze, dove era nato, Rogers ha dato vita al suo prototipo ideale di «città compatta», trasformando Scandicci da «caso» a «modello», ovvero da «sobborgo satellite» a «città sostenibile» della futura configurazione metropolitana di Firenze. Nel 2003, a seguito dell’incarico conferito dal Comune di Scandicci, lo studio Rogers Stirk Harbour and Partners ha redatto il masterplan urbanistico per la futura definizione dello sviluppo cittadino, in particolare del Nuovo Centro Civico. Richard Rogers firmò poi la nuova piazza Resistenza con l’Auditorium, la fermata «Stazione» della tramvia, gli edifici e lo spazio pubblico, inaugurati nel 2013.

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