di Andrea Gagliardi
Omicron, sintomi e incubazione: per quanto tempo si resta contagiosi?
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Il governo si prepara a un parziale allentamento della stretta delle misure anti-Covid. Con il superamento del sistema dei colori delle regioni, la semplificazione delle regole per le scuole e la proroga oltre i sei mesi della validità del green pass per chi ha ricevuto il booster. Anche perché i contagi sembrano stabilizzati e si vedono i primi segnali di calo sul fronte dei ricoveri. Oltre al fatto che le vaccinazioni proseguono a ritmo sostenuto. I residenti in Italia che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, come emerge dai dati di Lab24, hanno superato la soglia dell’80% della popolazione. E sono arrivati al 53% quelli che hanno fatto la terza dose
Una decisione non è ancora stata presa, ma in quest’ottica il governo potrebbe decidere anche di non prorogare le due misure contenute nel decreto anti Covid del 24 dicembre 2021 valide fino a fine mese. Scade il 31 gennaio infatti l’obbligo di mascherina all’aperto in zona bianca (l’obbligo resta in zona gialla e arancione). Una misura che riguarda peraltro al momento solo tre regioni (Umbria, Basilicata e Molise).
Il 31 gennaio è una data importante anche per i gestori delle discoteche che fino a quel giorno sono chiuse per legge. Il nuovo decreto Sostegni approvato in Cdm il 21 gennaio stanzia fondi ad hoc per le discoteche, con ritenute alla fonte sospese, assieme alle trattenute dall’addizionale regionale e comunale, Iva non corrisposta e il nuovo termine per i pagamenti rinviato a settembre.
Ma ovviamente gli operatori del settore sono in forte pressing per la riapertura. Lapidaria la presa di posizione del presidente del Silb dell’Emilia-Romagna, Gianni Indino, poco convinto dalle mosse compiute dall’Esecutivo per aiutare il comparto delle discoteche e dei locali da ballo tra i più colpiti dall’emergenza coronavirus. Alla luce di costi fissi che travalicano i «30mila euro al mese», i ristori da «10mila euro una tantum a impresa stanziati nell’ultimo decreto sono un insulto alla nostra categoria» attacca. E aggiunge: «I locali di Ibiza hanno già annunciato le date delle aperture primaverili, noi lo faremo quando tutti hanno già prenotato le vacanze?»
Non solo. Il 31 gennaio è anche la data di scadenza dell’ordinanza del ministero della Salute che imponeva il tampone a chi entra in Italia anche se munito di green pass da vaccinato. Un obbligo rimosso, a partire dal primo febbraio, da nuova ordinanza appena firmata: per chi proviene dai Paesi Ue sarà sufficiente esibire il green pass «rafforzato». Del resto, la vecchia ordinanza adottata a ridosso di Natale, aveva provocato non pochi malumori a Bruxelles. E il 25 gennaio il Consiglio affari regionali dell’Ue aveva adottato una raccomandazione ai Paesi membri a utilizzare unicamente il Green pass come discriminante nei confronti dei viaggiatori europei (con un chiaro favore per i vaccinati). Per cui chi è immunizzato non dovrebbe più essere soggetto a «misure aggiuntive», come «test» d’ingresso o «quarantene».
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Andrea Gagliardi
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