di Domenico Palmiotti
Uve Primitivo di Manduria
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Alla presidenza del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, Doc “emblema” della Puglia, tra le più note e affermate sul mercato, approda per la prima volta una donna. È Novella Pastorelli, 48 anni, della provincia di Taranto, avvocato esperto in diritto vitivinicolo. Proviene dall’azienda vinicola Cantine Due Palme, che fa parte del Consorzio, e a lei toccherà guidare una realtà associativa con 57 aziende tra Taranto e Brindisi (l’area del Primitivo) e 1.500 viticoltori sparsi tra 15 comuni. Ma non parlatele di “svolta rosa”.
«È vero – spiega Pastorelli a Il Sole 24 Ore – qualcuno ha parlato di svolta al femminile. Ma io respingo l'idea delle cosiddette “quote rosa” perché ritengo che le pari opportunità vadano costruite nel punto di partenza. Nella vita e nel lavoro mi piace poter scegliere i migliori collaboratori indipendentemente dal genere. Spesso in diritto si utilizza la formula “diligenza del buon padre di famiglia”, ecco a me piace pensare che esista anche la “diligenza delle buone madri di famiglia”. Sono orgogliosa del nuovo incarico e sono altrettanto motivata e determinata nell'affrontare quest'importante e stimolante sfida che rappresenta un'opportunità unica e concreta per la valorizzazione del nostro territorio».
«Il nostro – aggiunge Pastorelli – è un cda coeso, all'interno del quale negli ultimi mesi si sono avuti confronti, scambi di idee e proposte tra le parti. Abbiamo diverse figure professionali e gli obiettivi comuni sono volti alla valorizzazione, alla promozione ed alla crescita del territorio e del Primitivo di Manduria».
Novella Pastorelli
Verrà incrementato lo sforzo per l'accoglienza dei turisti. «Il cda in questi mesi – afferma ancora la presidente – ha elaborato diversi piani di investimento con progetti ed iniziative volti alla valorizzazione e promozione del territorio. L’enoturismo è sempre più strategico nonchè fondamentale per la conoscenza delle nostre terre. Oggi le nostre aziende si stanno attrezzando a ricevere turisti anche se c'è ancora molta strada da fare».
Il Primitivo di Manduria è il prodotto trainante dell'enoturismo. Il Consorzio si prefigge come obiettivo non solo quello di promuovere la Doc ma anche territorio. La valorizzazione si sposterà all'estero.
«Certo, sono un avvocato di professione – sottolinea Pastorelli – ma sono prima di tutto una “viticoltrice” e affronto ogni giorno i tanti problemi che ogni viticoltore è chiamato a risolvere. Seguo personalmente, e con il contributo sostanziale di mio padre, l'azienda agricola di famiglia nella quale proprio il “Primitivo di Manduria Doc” la fa da padrone. Io rappresento la quarta generazione di viticoltori della mia famiglia e devo ringraziare mio padre, che da piccola mi ha trasmesso l'amore per la terra, e il fondatore di Cantine Due Palme, Angelo Maci, che mi ha voluta nel proprio cda di concerto con il presidente Melissa Maci».
Numeri 2021 non meno importanti dei precedenti per il Consorzio. Tra il 2019 e il 2020 il Primitivo di Manduria ha messo a segno risultati importanti che si condensano in +26%. Nello specifico, si è passati da 17 milioni di litri, 22,7 milioni di bottiglie e 147,5 milioni di fatturato, in larga parte esportato, a 21 milioni di litri, 28 milioni di bottiglie e 182 milioni di euro di fatturato. E nel 2021 come è andata? «Attendiamo ancora i dati ufficiali – afferma Pastorelli – ma sicuramente sarà non meno importante di quanto lo sia stato il 2020. Questo successo è la dimostrazione che tutte le nostre cantine puntano sulla Doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. Come Consorzio di tutela puntiamo sempre di più ad un sistema di denominazione che garantisca più qualità e più controlli, sia in Italia che all’estero».
I rischi di contraffazione del marchio sono infatti sempre in agguato e Pastorelli promette che «il mio compito sarà principalmente volto alla tutela del marchio, alla promozione, alla valorizzazione del Consorzio ed alla persecuzione di qualsiasi forma di contraffazione del brand “Primitivo di Manduria”. Potenzieremo l'attività di vigilanza – aggiunge – e sorveglieremo costantemente tutti i mercati mondiali continuando ad opporci ad ogni attività di usurpazione e contraffazione del nostro marchio. La contraffazione è purtroppo divenuta un effetto collaterale ed è destinata a crescere proprio come conseguenza naturale del successo del Primitivo di Manduria nel mondo».
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