di Flavia Carletti
La Borsa, gli indici del 16 agosto 2021
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura in rosso per le Borse europee dopo i livelli record registrati nella settimana prima di Ferragosto. Le vendite sui settori Energia, Materie prime e Vendite al dettaglio hanno alimentato la debolezza dei listini, piegati dai timori per l'andamento dell'economia dopo i deludenti dati macro cinesi, i crescenti timori per la diffusione della variante Delta del Covid-19 e la situazione di instabilità geopolitica provocata dalla conquista di Kabul in Afghanistan da parte dei talebani. A Piazza Affari il Ftse Mib ha perso lo 0,76%, a Francoforte il Dax30 lo 0,32% e a Parigi il Cac40 lo 0,83 per cento. Dopo una settimana segnata da quattro chiusure record consecutive per Dow Jones Industrial Average e S&P 500, Wall Street - prima in calo e poi tornata al segno positivo - risente sia della situazione internazionale sia dei nuovi dati macro pubblicati. In particolare, la diffusione della variante Delta del coronavirus negli Stati Uniti ha fatto crollare la fiducia dei consumatori e l'indice manifatturiero di New York.
La situazione di incertezza ha alimentato le vendite anche sul prezzo del greggio: in chiusura dei mercati europei il contratto consegna Settembre sul Wti perde il 2,28% a 66,88 dollari al barile e quello scadenza Ottobre sul Brent del Mare del Nord scende del 2,11% a 69,1 dollari al barile. Sul fronte azionario questo ha avuto riflesso sull'andamento dei titoli petroliferi.
Le vendite al dettaglio in Cina a luglio hanno registrato l'aumento più debole da inizio anno, segnando +8,5% su anno, ha comunicato l'Ufficio nazionale di statistica: il tasso risulta molto più basso rispetto a giugno (12,1%) e al di sotto delle previsioni degli analisti. Anche la Cina sta affrontando una recrudescenza dei contagi da Covid: «La diffusione dell'epidemia e il maltempo hanno avuto conseguenze sull'economia in alcune regioni. La ripresa rimane instabile e irregolare», hanno osservato gli statistici. Le stime erano per un incremento delle vendite al dettaglio intorno all'11%. La produzione industriale ha registrato nello stesso mese un aumento del 6,4% su anno, sempre meno del mese precedente (8,3%). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,1% (contro il 5% del mese precedente).
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, la debolezza del petrolio ha pesato sui titoli del comparto energetico: Tenaris, Saipem ed Eni sono stati tra i più penalizzati. Vendite anche sulle banche, Unicredit,Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Banca Popolare dell'Emilia-Romagna; in controtendenza Mediobanca. Seduta in controtendenza per settori difensivi come quello delle Utility e quello Farmaceutico. A Milano, ha chiuso in testa al Ftse Mib Italgas (+0,78%), seguita da Recordati (+0,56%). Bene anche Diasorin (+0,56%), Amplifon (+0,49%) e Hera (+0,46%).
Ferragosto all'insegna delle acquisizioni in Europa. Nell'automotive la francese Faurecia acquisterà il gruppo tedesco Hella, specializzato nei componenti elettrici ed elettronici, sulla base di una valutazione di 6,7 miliardi di euro. In seguito all'operazione Fiat Chrysler-Peugeot, che ha dato vita al gruppo Stellantis, è Exor il primo azionista di Faurecia con una quota del 5% circa. Rilevante operazione in arrivo nel settore della difesa britannico. Bhp Billiton, uno dei principali gruppi minerari globali, è in trattative con Woodside Petroleum per cedere le proprie attività petrolifere. Il gruppo Cobham ha raggiunto un accordo per acquistare Ultra Electronics in una operazione da 2,57 miliardi di sterline. Cobham metterà sul piatto 35 sterline in contanti per ogni azione Ultra Electronics che quotava 31,25 alla Borsa di Londra.
Chiusura in calo a Francoforte per Deutsche Lufthansa. L'agenzia finanziaria tedesca ha reso noto che il fondo di stabilizzazione istituito per mantenere a galla Lufthansa sta riducendo la sua partecipazione nella compagnia. Il fondo, che deteneva una quota del 20%, è destinato a ridurre la sua partecipazione fino a un quarto o una quota del 5% a partire da lunedì, ha spiegato l'agenzia. La riduzione avverrà nell'arco di alcune settimane. La decisione è stata presa grazie al successo delle misure che Lufthansa ha messo in campo per far fronte alla crisi. Il fondo ha negoziato un pacchetto di stabilizzazione con Lufthansa per un massimo di 6 miliardi (7,08 miliardi di dollari) a giugno 2020; in totale, Lufthansa ha ricevuto 9 miliardi di aiuti di Stato per superare la crisi.
La ricerca di porti sicuri da parte degli investitori in questo contesto di incertezza sostiene i Treasury Usa, con un conseguente calo dei rendimenti, il dollaro e lo yen. La moneta unica vale 1,1780 dollari (1,1789 in avvio e 1,1801 venerdì in chiusura) e 128,672 yen (128,90 e 129,51), quando il dollaro passa di mano a 109,221 yen (109,33 e 109,75).
Chiusura in lieve rialzo per lo spread tra i BTp e i Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (IT0005436693) e il pari durata tedesco e' indicato a fine seduta a 103 punti, in aumento rispetto ai 101 punti del riferimento di venerdì scorso. Sale leggermente anche il rendimento del BTp decennale benchamark che ha segnato un'ultima posizione allo 0,56%, dallo 0,55% closing di venerdì.
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