di Celestina Dominelli
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L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) prepara una stretta sulle pratiche commerciali scorrette. L’impegno dell’Authority presieduta da Stefano Besseghini è contenuto all’interno del Quadro strategico 2022-2025, il piano che delinea gli obiettivi che ispireranno lo sviluppo dell’attività regolatoria dell’Arera nei prossimi 4 anni e su cui l’Autorità ha avviato nei giorni scorsi le consultazioni con gli operatori (la chiusura è prevista per il prossimo 29 novembre). Uno snodo, quest’ultimo, che culminerà nelle audizioni annuali del 22 e del 24 novembre.
Nel documento l’Autorità dedica tutta una sezione alle prossime mosse per tutelare e promuovere la trasparenza e la correttezza nei rapporti clienti finali-venditori e gestori-utenti. L’Arera ricorda innanzitutto che le offerte per la fornitura energetica sono andate aumentando e cresceranno ancora in vista della scadenza, ora fissata al 1° gennaio 2023, per il passaggio al mercato libero di famiglie e alcune microimprese. Da qui l’intenzione del regolatore italiano di promuovere la correttezza e la comprensibilità non solo dei contratti di fornitura, delle offerte commerciali e delle fatture, ma anche di ogni forma di comunicazione tra operatori della vendita e consumatori finali.
Ma come? Innanzitutto l’Arera punta a rafforzare le attività di controllo e, più in generale, l’enforcement diretto a tutelare la trasparenza nei rapporti tra venditori e clienti e la consapevolezza dei consumatori. Per questo motivo, si legge nel documento, l’Autorità garantirà la massima collaborazione all’Antitrust che è il soggetto in prima linea sulle pratiche commerciali scorrette e lo farà attraverso il supporto tecnico, vale a dire formulando i pareri all’interno dei procedimenti sanzionatori messi in pista dall’Agcm.
Non solo. L’Arera intende anche rafforzare le verifiche sui venditori in modo da garantire la piena corrispondenza tra costi e corrispettivi applicati ai clienti e vuole approfondire i fattori di potenziale criticità alla base di spese non adeguate per famiglie e imprese. Quanto alla trasparenza del rapporto tra operatori e utenti finali, l’obiettivo dell’Authority è quello di intervenire con ancora più attenzione sugli obblighi informativi in capo ai venditori di energia.
In che modo? Secondo il Quadro strategico 2022-2025, sarà necessario considerare con grande attenzione il capitolo degli obblighi informativi che riguardano gli operatori in materia di comparabilità delle offerte sottoposte ai consumatori e la verifica sarà fatta valutando il confronto con le informazioni contenute nel Portale Offerte, che sarà rafforzato anche attraverso un coordinamento più stretto con il Portale Consumi, e la corrispondenza delle comunicazioni in materia di fuel mix in bolletta con i relativi dati forniti dal Gse (il Gestore dei servizi energetici).
Celestina Dominelli
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