di Alessia Maccaferri
Borsa del Turismo Archeologico di Paestum. MetaHeritage, un metaverso concepito e realizzato per i beni culturali da 7emezzo.biz
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Se il metaverso ha ancora pochi abitanti, come ha ammesso lo stesso Mark Zuckerberg, c’è chi lavora di buona lena a costruire edifici, strade e scenari. «Al momento non ci sono molte istituzioni che puntano sul metaverso ma di certo c’è una ricca offerta di iniziative, sia open source sia commerciali, tese a fornire ai musei e al mondo della cultura gli strumenti per andare sul metaverso o costruirsene uno proprio» racconta Augusto Palombini, ricercatore del Cnr e direttore scientifico di ArcheoVirtual.
La rassegna di archeologia virtuale realizzata dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr e dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum apre il 27 ottobre 2022 (chiude i battenti il 30 ottobre).
I visitatori potranno toccare con mano MetaHeritage, un metaverso concepito e realizzato per i beni culturali. È composto da una serie di meta-mondi (siti archeologici) fedeli al reale, scansionati in 3D da drone o da terra e interamente navigabili. Le ricostruzioni sono basate su dati scientifici, trattati accademici e consulenze specialistiche. «Noi abbiamo concepito il prototipo come aggregatore di contenuti, un unico spazio con ricostruzioni 3d filologicamente corrette di un sito, in dialogo con enti e sovrintendenze. Si possono anche aggregare tutti i contenuti digitali precedenti, da database ai virtual tour» spiega Daniele Bursich, fondatore di MetaHeritage, start up innovativa focalizzata sulle applicazioni digitali per il patrimonio culturale che ha realizzato questo prototipo. Ad Archeovirtual, Metaheritage porterà la ricostruzione archeologica virtuale della colonia romana di Laus Pompeia (Lodi) così come doveva apparire intorno al I secolo d.C. La start up è frutto di oltre 12 anni di esperienza di un gruppo di archeologi, programmatori, progettisti grafici, l’età media è 26 anni.
È invece open source Mapod4D che è sia una piattaforma sia un framework per lo sviluppo del “multiverso di metaversi” in antropologia, archeologia, storia, arte e cultura. È l'elemento che crea relazioni tra numerosi progetti già esistenti: elaborazione digitale delle immagini, repository dati, laboratorio digitale, nuovi sensori per l'acquisizione di informazioni, nuove metodologie tecnologiche.
Aton è invece uno strumento aperto realizzato dal Cnr Ispc, da anni utilizzato per la fruizione online di modelli 3D, paesaggi archeologici reali e ricostruzioni di monumenti antichi nel loro splendore originale. È uno strumento multipiattaforma che fornisce le basi per creare o integrarsi in metaversi esistenti. Infine Cnr Ispc e Comune di Arzachena presenteranno Arzachena Civiltà Millenaria, un viaggio nel tempo e nello spazio nei luoghi simbolo della Gallura e in quelli ancora poco conosciuti. I siti archeologici studiati sono stati digitalizzati con tecnologie di scansione tridimensionale. L’utente può interagire con lo spazio virtuale manipolando e interrogando le repliche digitali.
I visitatori di ArcheoVirtual, quest’anno, hanno come guida Lucrezia, l’archeologa virtuale che dialoga direttamente dai loro cellulari. Basterà inquadrare il Qr-Code e si avvierà la conversazione vocale.
Alessia Maccaferri
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