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Art Dubai 2017 sempre più globale: espone l'arte di 43 paesi

di Maria Adelaide Marchesoni

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20 marzo 2017
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5' di lettura

Art Dubai (dal 15 al 18 marzo) in questa 11ª edizione appena conclusa, con 94 gallerie provenienti da 43 paesi, di cui 27 presenti per la prima volta, ha rafforzato la sua posizione di fiera d'arte globalmente diversificata e di piattaforma per la scena artistica regionale. Due le sezioni, Contemporay e Modern, nella prima erano presenti 79 gallerie, di cui 30 con un solo show o due artisti in dialogo, seguendo la tendenza in atto in quasi tutte le principali fiere di arte contemporanea.

New entry. Le gallerie presenti per la prima volta sono state 27 e tra le debuttanti, Vermelho Gallery di San Paolo (Brasile) con le opere di due artisti. “Abbiamo deciso di partecipare alla fiera perché uno degli artisti che rappresentiamo, Jonathas de Andrade, è stato invitato a partecipare alla Biennale di Sharjah, inaugurata in questi giorni, dove è presente con un video “O Peixe (The Fish)”, 2016 (prezzo 25 mila dollari, esaurito)” spiega Eduardo Brandão direttore della galleria brasiliana. Ad Art Dubai dell'artista la galleria ha portato una serie di fotografie vendute per 35mila dollari e un'opera di Ivan Argote venduta per 14.000 dollari.

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Monira Al Qadiri, Spectrum 1, 2016, Six 3D printed sculptures, 20 x 20 x 20 cm (each), Courtesy of the Artist

Dall'Algeria, per la prima volta, con un importante sforzo economico, ma con il desiderio di inserirsi nella piattaforma globale dell'arte si è presentata Al Marhoon Gallery di Algeri, una galleria d'arte moderna e contemporanea che, nonostante le difficoltà, si sforza di promuovere a livello internazionale artisti emergenti algerini e nord-africani: nello stand il lavoro di Atef Berredjem, Hamza Bounoua e Sadek Rahim. Interessante e molto apprezzata l'opera di Sadek Rahim che nei suoi lavori utilizza marmo, cemento, lucido da scarpe e acqua di rose su tappeti tradizionali (prezzi da 6mila a 14mila euro). Altra new entry in fiera Galerie Michael Sturm di Stoccarda (Germania) che ha beneficiato di un avvio molto proficuo: “abbiamo venduto i lavori degli artisti che abbiamo portato, con prezzi che vanno da 3.000 a 240.000 dollari e abbiamo incontrato nuovi collezionisti, locali e internazionali, dalla Germania, Francia, Pakistan, Arabia Saudita e Bahrain” secondo quanto dichiarato da Michael Sturm.
ATHR è l'unica galleria nella sezione Contemporary proveniente dall'Arabia Saudita. Con sede a Jeddah la galleria è stata fondata con l'intento di promuovere il dialogo culturale tra l'Arabia Saudita e il resto del mondo. Ha esposto il lavoro di 12 artisti tra cui Monira Al-Qadiri, nata in Kuwait, attualmente ad Amsterdam con un programma di residenza di due anni alla Rijksakademie fino al 2018. L'opera di Al-Qadiri copre un'intera parete dello stand della galleria, dipinta di viola ed è percorso da una linea di oggetti sporgenti che sono delle teste per la perforazione petrolifera stampate in 3D-stampati. Per l'artista sono testimoni silenziosi di un'attività, quella petrolifera e quella della pesca delle perle, nascoste e invisibile.

Le gallerie dell'area. Diverse le gallerie provenienti dalle aree limitrofe e, in particolare, da Teheran hanno esposto ad Art Dubai sei gallerie tra cui O Gallery di Teheran, fondata nel 2014, ha partecipato ad Art Dubai per la prima volta con opere del pittore Ali Nassir (opere di piccole dimensioni su carta e tele di dimensioni più grandi sono state offerte a un prezzo compreso tra 1.500 e 17.000 euro) e di Shideh Tami (le opere in bronzo e le piccole opere su carta, vanno da 1.500 a 2.000 euro). Ab-Anbar altra gelleria di Teheran presentava i recenti dipinti di Sirak Melkonian (700 - 50.000 dollari).
Green Art Gallery, galleria di Dubai ha proposto, tra gli altri lavori, una scultura dell'artista iraniana Nazgol Ansarinia (in Italia l'artista è rappresentata da Raffaella Cortese, Milano), Pillars: Article 52, 2015 in vendita a 20mila dollari, la cui pratica esamina e descrive le tensioni tra mondi privati e il più ampio ambito socio-economico a Teheran. The Third Line, galleria di Dubai ha dedicato lo stand alla vincitrice dell'Art Abraaj Prize 2017 Rana Begum: quasi tutte le sue opere dell'artista sono state vendute nel primo giorno della fiera (fascia di prezzo compresa tra 6.000- 25.000 sterline). La galleria tunisina Selma Feriani Gallery ha venduto una serie di 16 opere su carta dell'artista algerino Yazid Oulab ad una collezione privata regionale (48.000 dollari).

Le gallerie occidentali. Kalfayan Gallery (Atene) partecipa da diversi anni a Art Dubai, ma secondo quanto dichiarato da Yuli Karatsik quest'edizione: “ha beneficiato di un'apertura molto ben frequentata: abbiamo venduto opere di quasi tutti gli artisti esposti, tra cui Panos Tsagaris, Kostis Velonis, Antonis Donef e Tassos Pavlopoulos, con prezzi che vanno da 7.500 a 25.000 euro”. Soddisfatti anche allo stand di Victoria Miro Gallery (Londra): “Art Dubai ogni anno diventa sempre più importante, - ha dichiarato Glenn Scott Wright co-direttore della galleria londinese - abbiamo venduto a collezionisti locali e internazionali la maggior parte delle opere presenti nello stand nel corso dell'apertura con prezzi tra 20.000 a 800.000 dollari”. Marianne Boesky, New York ha venduto alcune opere di Diana al-Hadid, Claudia Wieser e Donald Moffett con prezzi che oscillano tra 8.000 a 500.000 dollari.

Tre le gallerie italiane presenti in fiera. Giorgio Persano (Torino) esponeva un lavoro di Nicola De Maria (attualmente in mostra nello spazio di Torino), una grande tela di Mario Merz e un'opera dell'artista libanese Zena el Khalil, Mantra 3, 2017 composta da 108 box in ceramica (80mila euro), Franco Noero di Torino ha proposto tre opere mono cromatiche (N.D.-n.d.) di Mario Garcia Torres (artista invitato alla Biennale di Sharjah) al prezzo di 8.500 euro ciascuna, acquistate da un collezionista privato regionale, uno statunitense e un istituto regionale e, infine, stand museale per Galleria Continua con grandi installazioni di Anish Kapoor (800mila sterline), Michelangelo Pistoletto, Ai Weiwei e Kader Attia.

La sezione Modern. La proposta delle 15 gallerie presenti spaziava da artisti affermati, con passaggi in asta, ad artisti che sono stati riscoperti dal mercato dell'arte. ArtTalks, galleria egiziana ha venduto due lavori di Ghaleb Khater e due oli su tela di Yamdouh Ammak: le opere presentavano un range di prezzo compreso tra 1.500 a 80.000 dollari. Debutto nel settore moderno per Gallery One di Ramallah (Palestina) con una personale di Sliman Mansour con opere sia degli anni ‘60 sia degli anni ‘80. La galleria ha venduto otto opere a nuovi clienti, con prezzi che variano da 8.000 a 70.000 dollari: “On The Edge” (1985) per 60.000 dollari, “Sisters” (20.000 dollari), “Sad Tunes I” (7.000 dollari), “Sad Tunes II” (14.000 dollari) e “Harvest” (12.000 dollari). Elmarsa Gallery, da Tunisi ha realizzato diverse vendite tra cui alcuni lavori di Abdelkader Guermaz, tra cui Dunes Perverses, 1978 per 75.000 dollari. Altre vendite hanno riguardato l'artista Mohammed Ghaleb Khater The March, 1970 per 75.000 dollari e Stamp of Nation, 1970 per circa 80.000 dollari e lo scultore Abdel Hadi Al Weshahi, The Oud player, 1990 per circa 45.000 dollari.

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