di Gianni Trovati
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Anche S&P Global Ratings sceglie la via dell'attesa e come Moody's evita modifiche al rating dei titoli di Stato italiani, che rimane quindi ancorato alla tripla B con outlook stabile (ribassato da positivo a fine luglio).
Venerdì 28 ottobre sarà il turno di Dbrs (BBB High con outlook stabile), mentre Fitch (BBB, outlook stabile) si esprimerà il 18 novembre.
La posizione degli analisti internazionali rimane quindi sospesa in attesa degli eventi, ed evita scossoni nella fase delicata della partenza del nuovo governo.
Tutti i big del rating hanno del resto già espresso i loro timori nelle scorse settimane, prospettando un 2023 a crescita negativa (per S&P sarà -0,1% nello scenario base, per Fitch -0,7%) e soprattutto sottolineando i rischi collegati a un rallentamento del Pnrr che FdI in campagna elettorale aveva detto di voler modificare.
«Una revisione del Pnrr causerebbe forti ritardi e incertezze sulle prospettive economiche», ha avvertito S&P. Sul Piano il 21 ottobre è intervenuta anche Bankitalia: la sua piena attuazione, nei calcoli del nuovo Bollettino economico, potrebbe portare 300mila occupati in più nel 2024.
L’agenzia S&P conferma il rating BB+ della Grecia con outlook stabile. Lo si legge in una nota dell’agenzia, nella quale si precisa che l’outlook riflette l’attesa che le politiche di bilancia consentiranno al paese di assorbire l’impatto indiretto della guerra in Ucraina.
L’agenzia Moody’s conferma il rating ’Aa3’ della Gran Bretagna ma rivede al ribasso l’outlook a ’negativo’. Lo afferma l’agenzia in una nota, sottolineando che la revisione dell’outlook è legata all’imprevedibilità politica in un contrasto di prospettive di crescita più deboli e un’inflazione alta
Gianni Trovati
vicecaposervizio
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