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Fondo di contrasto alla deindustrializzazione, tra i beneficiari il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Piceno Consind

di Daniela Casciola

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Obiettivo della Regione Marche è contribuire a consolidare le capacità delle imprese su innovazione e investimenti

26 gennaio 2023
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3' di lettura

Fornire una prospettiva, cercare di contribuire a consolidare le capacità delle imprese, dal lato dell'innovazione e degli investimenti, di un'area regionale significativa attraverso il Fondo di contrasto alla deindustrializzazione, iniziativa gestita dall'Agenzia per la coesione territoriale. Questo l'obiettivo della Regione Marche che vede tra i beneficiari delle risorse messe a disposizione - e ripartite in base al decreto 344/2022 del Direttore Generale dell'Agenzia per la Coesione Territoriale - anche il Consorzio per lo Sviluppo industriale Piceno Consind. Si tratta di 48 milioni di euro per l'anno 2021, 43 milioni di euro per l'anno
2022 e 45 milioni di euro per l'anno 2023.

«Questa misura è particolarmente significativa quale strumento per una potenziale ripresa del Piceno, già area di crisi industriale complessa, colpita negli ultimi anni anche dal terremoto. É fortemente complementare a tutti gli altri interventi che la Regione Marche sta per attuare con i fondi europei del POR FESR e FSE per il rilancio del sistema produttivo marchigiano attraverso il sostegno agli investimenti, all'innovazione, all'internazionalizzazione e alla messa a disposizione degli strumenti finanziari per le PMI - ha commentato l'Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche Andrea Maria Antonini - Credo in particolare che possa dare una svolta importante al Piceno. Si tratta di uno strumento particolarmente agevole per le Pmi con una importante dotazione finanziaria», ha aggiunto Antonini.

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Il Consorzio per lo Sviluppo industriale Piceno Consind, per finalità statutarie, promuove lo sviluppo delle iniziative produttive, industriali, artigianali, commerciali nonché dei servizi terziari nei comuni consorziati. Ne fanno parte l'amministrazione provinciale di Ascoli Piceno e i Comuni di: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama; Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Venarotta.

Gli incentivi sono in favore di imprese manifatturiere già insediate nei territoriali comunali di competenza del consorzio industriale per lo Sviluppo industriale Piceno Consind ovvero imprese che intendono insediare nuove unità produttive nelle medesime aree.

Le risorse sono destinate a contrastare fenomeni di deindustrializzazione attraverso la concessione di incentivi economici in favore di imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, ovvero per l'insediamento di nuove unità produttive.

Gli ambiti ricomprendono iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell'immobile dove l'attività manifatturiera è svolta, l'ammodernamento e l'ampliamento per innovazione di prodotto e di processi di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi, gli investimenti immateriali, la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica, l'avvio di nuove unità produttive.

In base all'articolo 7 del Decreto 344/2022 sono considerate spese ammissibili quelle sostenute a decorrere dal 30 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2023 relative a: costi relativi ad acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali nonché opere murarie e impiantistiche strumentali.

Non sono ammissibili: consulenze specialistiche; costi sostenuti attraverso il sistema della locazione finanziaria; costi connessi a commesse interne; macchinari, impianti e attrezzature usati; l'acquisto o la locazione di terreni e fabbricati; costi di funzionamento, ivi inclusi quelli per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere e ad esclusione dei canoni; formazione del personale impiegato dall'impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal progetto; imposte e tasse; ogni altra spesa non considerata strettamente connessa con le finalità previste dal Decreto 344/2022.

Invitalia è preposta agli adempimenti tecnici ed amministrativi relativi alla gestione della misura. Ha attivato la pagina web relativa al Fondo di Contrasto alla Deindustrializzazione, nella quale sono presenti tutte le informazioni utili per la predisposizione della domanda e il link a cui accedere per effettuare l'invio (a partire dalle ore 12.00 del 24 gennaio 2023).

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