Macerie ad Aleppo dopo la forte scossa di terremoto (Reuters)
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Il governo di Israele ha detto di aver ricevuto una richiesta di assistenza da parte siriana per i soccorsi al terremoto che ha colpito l’area al confine con la Turchia e di essere pronto ad accontentarla, in quello che sarebbe un segnale di distensione tra i due Paesi.
Il quotidiano filogovernativo siriano Al-Watan ha però ha negato che Damasco abbia richiesto l’aiuto israeliano.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato l’invio di aiuti israeliani in Turchia, l’epicentro del terremoto di lunedì, con i primi voli in partenza oggi.
«Poiché è stata ricevuta la richiesta di aiuto anche per le vittime del terremoto in Siria, ho dato istruzioni in questo senso», ha detto durante una cerimonia in un ospedale vicino a Tel Aviv. Netanyahu ha detto che la richiesta di aiuti umanitari per la Siria era stata trasmessa «da un diplomatico». «Ho approvato la richiesta e credo che sarà attuata presto», ha aggiunto.
Gli aiuti che Israele invierà comprendono coperte, tende e medicinali. Il governo Netanyahu ha anche indicato la disponibilità ad accogliere i feriti, se richiesto.
Israele e la Siria sono in stato di guerra da decenni, con periodi di cessate il fuoco. Per un certo periodo, Israele ha aiutato i ribelli siriani sulla frontiera delle alture del Golan e nel 2018 ha collaborato con la Giordania e gli Stati Uniti per evacuare i soccorritori siriani “Caschi bianchi” e le loro famiglie in fuga da un’offensiva del governo.
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