di Nicoletta Picchio
(IMAGOECONOMICA)
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Venti favorevoli sulla rotta dell'economia italiana nella prima parte del 2023. Il Pil del primo trimestre è ripartito sopra le attese, +0,5%, facendo salire la variazione acquisita per quest'anno a +0,8 per cento. A trainare sono i servizi e l’industria (quest’ultima solo grazie al trascinamento da dicembre scorso), includendo le costruzioni. Bene l'export, anche se in un contesto internazionale meno favorevole. Ad aumentare la fiducia in Italia è il calo del prezzo del gas, che favorisce anche la discesa dell'inflazione «che però sarà lenta e continuerà a frenare i consumi». Sono le prime indicazioni dell'analisi Congiuntura Flash del Centro studi Confindustria.
L’andamento del Pil, dice il Csc, è migliore del previsto e si assiste a un calo dell'inflazione, il cui dato però resta alto (+7,6% annuo a marzo, +11,8% a ottobre). Pesa anche il fattore costo del credito che per le imprese italiane è salito a 3,55% a febbraio (da +1,18 a fine 2021) e a marzo la quota di imprese industriali che ottiene il credito solo a condizioni più onerose è al 44,3 (da 7,3). La stretta segue il rialzo dei tassi di riferimento: quello Bce è arrivato a 3,50 a marzo (da zero) e secondo i future ci sarà un rialzo entro l'estate, poi un taglio nel 2024.Questo scenario condiziona l’andamento degli investimenti, che restano in espansione ma «sono frenati dalla carenza di risorse», e quindi rendono «cruciale l’implementazione del Pnrr, in particolare per quelle tecnologie digitali e per l’efficienza energetica e per alzare finalmente il potenziale di crescita dell’economia italiana nei prossimi anni».
Per il Csc dopo l'eccezionale 2022, con +9,4%, di cui +2,0 nel quarto trimestre, gli investimenti sono attesi molto indeboliti nella media del 2023: la variazione già acquisita per l'anno in corso è del +1,8%, cui va aggiunto un profilo trimestrale che «sarà fiacco, soprattutto nella prima metà». E per il 2024 si prevede solo una «limitata accelerazione, non tale la rilanciare con forza il pil». L’espansione del 2022 è stata ottenuta soprattutto con i +37 miliardi delle imprese, ma anche grazie ai +14 miliardi di spese strutturali in abitazioni sostenute dalle famiglie. Complessivamente le imprese hanno pesato per il 67%, includendo il settore finanziario e le imprese individuali, 266 miliardi su un totale di 416. Nei bilanci delle aziende non ci sono molte risorse, per una serie di motivi: graduale riduzione delle agevolazioni fiscali in campo edilizio, i margini operativi sotto pressione dai rincari di commodity e energia, la maggiore spesa per interessi, che crescerà di quasi 7 miliardi, le condizioni più stringenti per il credito, risultano in discesa i depositi bancari delle imprese.
Tornando ai dati dell’industria, la variazione acquisita per il primo trimestre è positiva, +0,1%, grazie alla buona eredità di dicembre. A febbraio ha subito un’altra flessione, -0,2%, dopo il calo del -0,5% di gennaio. Il PMI frena ma è in area di espansione, 51,1 (da 52). Bene il turismo, molto sopra i valori del 2019 (a febbraio +8,3% in termini di spesa dei viaggiatori stranieri). A marzo il PMI è balzato a 55,7 da 51,6. Ad aprile fiducia in recupero. In freno i consumi: nel 4° trimestre 2022 l'impennata dei prezzi ha eroso il reddito delle famiglie, -3,7% reale, ne è derivato un calo dei consumi. -1,6%, alimentari -5,3. L'indicatore ICC dei consumi a marzo conferma il taglio agli alimentari, -3,9% annuo, pur con una crescita dei consumi totali, +1,1, coerente con la risalita della fiducia, 105,5 ad aprile, e con un mercato del lavoro che resta solido a febbraio, +10mila occupati, +0,3 nel primo bimestre.
L’export è in espansione, +0,5% a febbraio, +0,6% acquisito nel primo trimestre. Trainano le vendite extra Ue, specie Cina, deboli i mercati europei (Germania). Spiccano i farmaceutici. L’Eurozona è in rallentamento, nel primo trimestre pil a +0,1, soprattutto a causa del mancato rimbalzo tedesco. Meno brillanti gli Usa, con un rallentamento superiore alle attese nel primo trimestre (+0,3), frena la Cina, accelera l'India.
Nicoletta Picchio
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