(ANSA)
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Il decreto Aiuti-bis «è di proporzioni straordinarie». Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento. Il premier ha voluto spendere «una parola sul metodo: il provvedimento - ha detto - è stato condiviso con le parti sociali e i partiti della maggioranza e dell’opposizione». Il presidente del Consiglio ha detto che il suo obiettivo è «arrivare a dare al governo successivo il conseguimento di tutti gli obiettivi di quest’anno» del Pnrr. Poi ha fatto i « migliori auguri» a chi fa campagna elettorale.
Draghi ha spiegato che il decreto legge aiuti bis vale «15 miliardi, più altri circa due di misure aggiuntive per un totale di «17 miliardi da aggiungere ai circa 35 miliardi» delle norme già approvate nel corso dell’anno dal governo. Draghi ha evidenziato che si tratta di «una grossa percentuale di pil, più di 2 punti percentuali».
Ma il premier ha parlato anche della tassa extra-profitti per riconoscere che il gettito degli acconti pagati finora» sugli extraprofitti «è inferiore a quello che sarebbe dovuto essere. È mia intenzione che paghino tutto: ci sono provvedimenti che aumentano fortemente le sanzioni per gli obblighi al pagamento. Se non c’è una risposta pronti a mettere mano ad altri provvedimenti». Per Draghi «quello che non è tollerabile è che in questa situazione in cui le famiglie sono in difficoltà e le imprese anche, è che ci sia un settore che elude una disposizione del governo».
Illustrando le misure del dl aiuti bis Draghi ha citato «la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale - ha sottolineato - un po’ maggiore di quello entrato» in Consiglio dei ministri, ma anche «misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali». A proposito del cuneo fiscale il ministro dell’Economia Daniele Franco ha spiegato che per i lavoratori «già in legge di bilancio abbiamo ridotto dell’0,8% i contributi sociali, questo abbattimento per secondo semestre passa al 2%, aggiungiamo un 1,2%».
«La crescita annuale acquisita finora è pari al 3,4%, più di quanto stimato per tutto il 2022. È ’ un dato molto positivo anche confrontato con tutti gli altri paesi» ha affermato il premier parlando di una crescita «veramente straordinaria»: «Cresceremo più di Francia e Germania», ha aggiunto parlando comunque di nuvole all’orizzonte con previsioni «preoccupanti per il futuro» preparandoci ad affrontare il terzo e quarto trimestre.
In conefernza stampa premier e ministro dell’Economia hanno risposto a una domanda su Ita. «Nessuna delle due proposte pervenute per Ita è pienamente coerente con quanto richiesto dal dpcm, per cui in tempi molto brevi, in questi giorni, verrà chiesto loro di formulare ulteriori proposte, chiedendo rispondere in tempi brevissimi. Quindi l’obiettivo» del governo «è procedere» con la questione di Ita» ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco. Draghi ha confermato: su Ita governo andrà fino in fondo e decidere.
«Certamente non soddisfare gli obiettivi Pnrr indebolisce la credibilità del Paese e tutti devono constatare come è andata man mano che siamo stati capaci di soddifare tutti gli obiettivi. Ma son certo che qualunque sarà il prossimo governo rispetterà gli obiettivi» dice il premier Draghi. «L’importanza dell’impegno che abbiamo preso, la scommessa che abbiamo condiviso con altri» saranno rispettati da «qualunque governo», aggiunge evidenziando come proprio il Pnrr sia in grado di «sostenere la crescita».
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