di Redazione Scuola
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«Gli studenti universitari sono sempre più attanagliati da pressione sociale, aspettative dei genitori, paura del fallimento. Fattori, questi, che innescano un disagio molto più generalizzato di quanto ci raccontino le tragedie a cui purtroppo assistiamo periodicamente. Circa un universitario su 3, infatti, ammette di aver mentito almeno una volta alla famiglia sul reale andamento della sua carriera di studi». Lo dice una ricerca effettuata dal portale Skuola.net, che nelle scorse settimane ha interpellato 1.100 ragazze e ragazzi attualmente iscritti all'università, diffusa oggi.
Ancora più allarmante, secondo l'indagine, «in circa la metà dei casi, si parla del 16% del totale, la bugia è sistematica» mentre «se venisse scoperto dalla famiglia sul reale stato delle cose, il 25% ritiene di poter essere preda di uno stato di disperazione e la stessa percentuale afferma di poter ipotizzare anche un gesto estremo».
«La miccia - spiega chi ha condotto l'indagine - molte volte è innescata dall'idea che qualche passo falso possa deludere chi ha scommesso su di loro. In primis la famiglia: circa 1 “bugiardo” su 4 dice di aver nascosto la realtà dei fatti per tranquillizzare i propri genitori. C'è, però, pure chi è stato quasi costretto a mentire: circa 1 su 5 lo ha fatto per evitare lo scontro in casa. Mentre uno su 10 è ricorso alla bugia per la vergogna di non essere all'altezza del compito che gli è stato affidato. A volte si inizia senza un motivo specifico: uno su 3 inizia con piccole bugie apparentemente innocue per allentare la pressione, salvo poi ritrovarsi in una realtà parallela che, per uno su 10, diventa una sceneggiatura dalla quale è impossibile tornare indietro».
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