Arteconomy
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Cresce il mercato delle aste in Italia

di Silvia Anna Barrilà e Marilena Pirrelli

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Farsettiarte. Giorgio Morandi, «Natura morta», 1932, stima 1,4-2 mln €, venduto a

Farsettiarte. Giorgio Morandi, «Natura morta», 1932, stima 1,4-2 mln €, venduto a

Incrementi a doppia cifra per la maggior parte degli operatori grazie la moltiplicarsi del valore sotto il martello. Le attese per l’anno in corso

29 gennaio 2023
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3' di lettura

Il mercato delle aste di arte e di beni da collezione in Italia registra il secondo anno consecutivo di crescita dopo l'emergere della pandemia. Dieci case d'asta hanno segnato incrementi a doppia cifra con diversi top performer: Finarte +43,4%, Farsetti +38,8%, Christie's +35,3% e Sotheby's + 33,1%. Cambi ha guadagnato il primo posto, scalando due posizioni, con un aggiudicato di 42.238.000 diritti inclusi (+15,4%), nonostante solo il 58% di venduto per lotti, riscattato però dal 129% di venduto in valore. Pandolfini perde la prima posizione aggiudicando 39.125.000 (-15,9%), scivola anche Il Ponte dalla 2ª alla 6ª posizione con una battuta d’arresto. In generale tutte le case d'asta hanno moltiplicato il numero di aste, fisiche, online e ibride, e progettano quest'anno di accrescere ancora quelle online e on demand. La tenuta del venduto per numero di lotti è discreta, mentre molte hanno moltiplicato i risultati in valore.

I top lot battuti nelle aste in Italia

22 foto

Ansuini. Philippe Patek, accendino in oro giallo e smalto blu, stima 1.800 - 3.600 €, venduto a 20.000 €, Courtesy Ansuini
Art-Rite, Roberto Marcello Iras Baldessari, «Dinamismo - Lettura», 1916, stima 30-60.000 €, venduto a 34.500 €, Courtesy Art-Rite
Aste Boetto. Jean Fautrier, «Red Vermillion», 1963, stima 150.000 €, venduto a 217.000 €, Courtesy Aste Boetto
Babuino. Artemisia •Gentileschi, «Madonna con bambino», 1610/11, stima 100-150.000 €, venduto a 128.750 €, Courtesy Babuino 
Bertolami. Bulgari, anello con taglio brillante 7,27 ct, stima 200-300.000 €, venduto a 302.400 €, Courtesy Bertolami 
Bolaffi. Alberto Savinio, «L’attesa di Enea», 1929, stima 350-450.000 €, venduto a 370.000 €, Courtesy Bolaffi 
Cambi. Bracciale Boucheron, stima.35-45.909 €, venduto a 496.000 €, Courtesy Cambi
Capitoliumart. Hans Hartung, «T1961-53», 1961, stima 80-120.000 €, venduto a 214.000 €, Courtesy Capitoliumart
Christie’s. Lucio Fontana, «Concetto Spaziale, (Attesa)», 1964, stima 800.000- 1.200.000 €, venduto a 942.000 €, Courtesy Christie's
Czerny’s. Scudo dell’epoca di Filippo II, base d’asta 22.500 €, venduto a 220.000 €, Courtesy Czerny's
Farsettiarte. Giorgio Morandi, «Natura morta», 1932, stima 1,4-2 mln €, venduto a 1.695.250 €, Courtesy Farsettiarte 
Finarte. Lucio Fontana, «Attesa», 1968, stima 400-600.000 €, venduto a 662.500 €, Courtesy Finarte
II Ponte. Anello in oro con diamante, stima 700.000-1.200.000 €, venduto a 1.187.500 €, Courtesy Il Ponte 
International Art Sale. René Magritte, «Peso e misure», 1950, stima 600.000 €, venduto a 1.212.500 €, Courtesy International Art Sale
Maison Bibelot. Scuola fiamminga, «Venere e Marte (Allegoria dell’Amore)», XVII secolo, stima 4-5.000 €, venduto a 46.875 €, Courtesy Maison Bibelot
Meeting Art. Rolex Oyster Perpetual, Coral Dial, base d’asta 70.000 €, venduto a 380.000 €, Courtesy Meeting Art 
 
Pananti. Giorgio de Chirico, «Natura morta con drappo», primi anni 60, stima 80-100.000 €, venduto a 100.000 €, Courtesy Pananti  
Pandolfini. Canaletto, «Veduta del bacino di San Marco dalla Riva degli Schiavoni», stima 800.000-1.200.000 €, venduto a 961.600 €, Courtesy Pandolfini
Sotheby’s. Giorgio Morandi, «Natura morta», 1959, stima 700.000-1.000.000 €, venduto a 3.400.000 €, Courtesy Sotheby’s
Studio Martini. Tancredi Parmeggiani, «Senza titolo», 1958, stima 140-160.000 €, venduto a 243,750 €, Courtesy Studio d'Arte Martini 
Wannenes. Coppia di orecchini G. Petochi, stima 400-600.000 €, venduto a 1.714.500 €, Courtesy Wannenes 
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I nuovi clienti e le operazioni straordinarie

In tanti hanno dichiarato, come Ansuini, di aver registrato nuovi clienti, a conferma che in Italia vendere o comprare in asta non è più un tabù, ma un modo per raggiungere il maggior numero di potenziali acquirenti mettendoli in gara. E i clienti sono giunti, spesso da piazze internazionali come Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Germania, pochi invece i clienti cinesi (a seguito dei limiti massimi annuali ai bonifici verso l’estero imposti dal sistema bancario) e assenti prevedibilmente i russi, tranne forse per Wannenes che ha segnalato un buon risultato nell’asta sull’Arte Russa e sul Realismo Sovietico. Da notare due operazioni straordinarie nell'anno in un comparto molto frammentato: Finarte ha acquisito Czerny’s e Gruppo Banca Sistema, tramite la controllata Kruso Kapital SpA, Art-Rite. «Ha premiato – spiega l'amministratore delegato Attilio Meoli - la collaborazione con gli operatori e le istituzioni del sistema finanziario per l'investimento in opere d'arte in quanto asset class e ora puntiamo all'integrazione con le dinamiche del Gruppo Banca Sistema».

La attese

Il 2023 si prospetta pieno di sfide nella situazione globale, tra guerra in Ucraina e crisi energetica. Babuino ne ha risentito già nella seconda parte dell'anno. «Sarà molto complicato, se non impossibile, mantenere i livelli del 2022 – è convinto Filippo Bolaffi, ad dell'omonima casa d'aste, – a causa della recessione e dell'inflazione che determinano un'erosione del potere d'acquisto e un aumento dei costi, che però non saranno direttamente trasferibili sui prezzi di vendita degli oggetti da collezione». Altri operatori mostrano un cauto ottimismo, convinti di poter consolidare l'andamento positivo del 2022, puntando su nuovi segmenti. Boetto conta di continuare nel trend di crescita, particolarmente forte sui gioielli. Finarte dal 2019 a oggi ha quadruplicato il numero di aste e crede nella rivalutazione di artisti e periodi storici non ancora pienamente scoperti dal mercato internazionale, come l'arte figurativa italiana tra ‘800 e ‘900. Sulla promozione di importanti opere dell'Ottocento e dell'arte antica punta anche Farsetti Arte, Capitoliumart sulle potenzialità di gioielli e antiquariato, Bertolami sui settori di nicchia: nel 2022 ha tenuto la sua prima asta di bronzetti e nel 2023 inaugura il dipartimento di placchette medievali e rinascimentali. «Le quotazioni dell'arte antica stanno lentamente risalendo, ma il margine di crescita è ancora altissimo» spiega Giuseppe Bertolami. Per Filippo Lotti, ad di Sotheby's Italia: «I collezionisti continueranno a trascendere le specifiche categorie cercando il meglio indipendentemente dal genere. Anche il bacino di clienti più giovani continuerà a crescere con l'espansione dell'offerta». Ampliamento anche per Wannenes nei libri e manoscritti e nell'archeologia e con la nuova sede a Villa Cataldi Carrega. Art-Rite ha annunciato l'apertura del dipartimento di Auto da collezione per raggiungere nuova clientela e, infine, Meeting Art inaugura a Vercelli la casa museo dedicata al fondatore Mario Carrara, scomparso nel 2020, per eventi e mostre.

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