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Transizione energetica al centro del dialogo Italia-Emirati

di Laura La Posta

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Il secondo panel del convegno di Abu Dhabi di Road to Trento 2023

Il secondo panel del convegno di Abu Dhabi di Road to Trento 2023

La tappa di Abu Dhabi del Festival dell’economia di Trento ha riunito i big dell’energia, che stanno collaborando in vista della Cop28

10 marzo 2023
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2' di lettura

«È un primo seguito concreto dell’accordo di cooperazione rafforzata appena sottoscritto tra Italia ed Emirati in vista della Cop28 di Dubai». Così l’ambasciatore d’Italia ad Abu Dhabi, Lorenzo Fanara, ha definito il seminario del 15 marzo intitolato «Italia ed Emirati arabi uniti verso Cop28 - L’impegno del settore privato per la transizione energetica». Un evento organizzato dall’ambasciata ad Abu Dhabi con il Sole 24 Ore, nell’ambito del percorso di avvicinamento al Festival dell’economia di Trento (in programma dal 25 al 28 maggio).

Si tratta della terza tappa del tour estero Road to Trento 2023, ideato dal Sole 24 Ore (con il supporto di Enel) per aumentare la dimensione internazionale del Festival. Ma questo evento ha assunto un significato particolare perché arriva in un momento di grande collaborazione tra le imprese dei due Paesi, simboleggiato dall’accordo tra Eni e il colosso emiratino Adnoc sulla cooperazione in tema di decarbonizzazione.

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«In occasione della sua recente visita ad Abu Dhabi insieme al Presidente del Consiglio Meloni, il vicepresidente e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottoscritto con il ministro dell’Industria e Presidente designato della COP28 Al Jaber un memorandum di cooperazione rafforzata tra Italia ed Emirati in vista della Cop28 - ha ricordato l’ambasciatore Fanara -. II due Paesi godono già di un’eccellente collaborazione in campo energetico. Il ruolo del settore privato è fondamentale per il successo della transizione energetica».

«Per questo - spiega l’ambasciatore Fanara - abbiamo deciso di riunire le principali società italiane ed emiratine, per creare opportunità di collaborazione in vista dell’importante appuntamento della Cop28 di Dubai. Il raggiungimento degli obiettivi di transizione non può prescindere dal sostegno dell’opinione pubblica ed è per questo che il partenariato con Il Sole 24 Ore è importante per questa iniziativa».

Un aspetto, questo del partenariato e della collaborazione a tutti i livelli, condiviso e rilanciato dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini.

«L’Italia è attiva in Nord Africa e Medio Oriente fin dagli anni Cinquanta, grazie alla lungimiranza di Enrico Mattei, che seppe creare collaborazioni eque e durature con i Paesi produttori di petrolio - ricorda Tamburini -. Da allora, il nostro Paese ha sviluppato forti competenze anche nelle fonti rinnovabili, nell’efficienza energetica, nell’economia circolare. È fondamentale riprendere la lezione di Mattei e collaborare in tutti gli ambiti con la regione Mena. Un’area leader della produzione di idrocarburi, che oggi vuole affermarsi come laboratorio mondiale delle energie pulite».

Il seminario è stato aperto dai discorsi dell’ambasciatore Fanara, dell’Ad del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d’Asero, e del direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini in videocollegamento. Hanno partecipato ai panel rappresentanti dei colossi arabi Adnoc, Beeah Group, Masdar e Acwa Power e quelli di Ansaldo Green Tech, Enel, Maire, Saipem, Eni, Intesa Sanpaolo, Fondazione MedOr, Global Solar Council.

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