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Terre des Hommes: ci sono 160 milioni di bambini lavoratori nel mondo

di Redazione Scuola

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(Afp)

(Afp)

Rapporto sul lavoro minorile 2022: fenomeno in aumento a livello mondiale, il Covid ha esposto quasi 9 milioni di bambini in più al rischio di sfruttamento lavorativo

10 giugno 2022
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2' di lettura

Per milioni di bambini, il Covid 19 ha significato fame, povertà e un ostacolo al loro diritto all'istruzione. Lo conferma l'ultimo Rapporto sul lavoro minorile 2022 della Federazione Internazionale Terre des Hommes, pubblicato in concomitanza con la Conferenza mondiale sull'eliminazione del lavoro minorile, tenutasi dal 15 al 20 maggio scorsi a Durban, Sud Africa e la cui giornata mondiale si celebra il 12 giugno. L'incontro istituzionale ha prodotto un documento di strategia per raggiungere l'obiettivo di eliminare le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile, e garantire tutele e diritti e tutti i bambini lavoratori.

Dati allarmanti

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Tuttavia, ad oggi i dati internazionali sono allarmanti: secondo l'ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) sono 160 milioni i bambini e le bambine coinvolti in lavoro minorile. Per la prima volta in 20 anni, il fenomeno è in aumento a livello mondiale e il Covid ha esposto quasi 9 milioni di bambini in più al rischio di sfruttamento lavorativo. Attraverso dei casi studio condotti in Perù e in India, il report - spiegano i promotori - dimostra come molti bambini hanno rinunciato ad andare a scuola, e hanno dovuto iniziare a lavorare per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie. I bambini peruviani, che lavorano come venditori ambulanti sono preoccupati poiché i loro genitori hanno perso il lavoro e non vedono opportunità nel loro futuro. Prima del Covid 19 andavano a scuola, ma negli ultimi due anni non hanno avuto altra scelta che abbandonare gli studi e aumentare il loro lavoro in strada.

Effetto pandemia

«Il rapporto mostra quanto i bambini stiano soffrendo per le conseguenze della pandemia- commenta Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia e rappresentante del Consiglio internazionale della Federazione - Il benessere dei bambini è massicciamente minacciato dalle conseguenze della pandemia. Nelle regioni del mondo in cui siamo presenti, vediamo un aumento allarmante dello sfruttamento del lavoro minorile. La comunità internazionale deve impegnarsi concretamente con misure che permettano ai più poveri di convivere con le conseguenze del Covid 19 e di riavere accesso all'offerta economica e all' assistenza sociale. Questo deve includere, soprattutto, la protezione dell'infanzia contro la violenza e l'accesso all'istruzione che permetta ai bambini e alle bambine di ricevere un'educazione e di non essere sfruttati».

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