Attacco hacker al Lazio, ora indagano pm antiterrorismo
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Un attacco del tipo “data breach” è stato portato da hacker alla Siae: sono stati esfiltrati circa 70 gigabyte di dati ed è stato chiesto un riscatto per evitarne la pubblicazione. La Polizia postale indaga sul caso, attraverso il compartimento di Roma del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche). La Siae non ha intenzione di pagare perché non c’è alcuna garanzia che la diffusione dei dati venga bloccata. La Siae ha fatto segnalazione al Garante della Privacy.
I dati sono stati pubblicati sul dark web. Si sarebbe trattato di un ransomware che ha paralizzato il sistema informatico della Società italiana degli autori ed editori. È stato chiesto un riscatto in bitcoin.
Secondo quanto ha spiegato il dg della Siae Blandini, la richiesta è di tre milioni di euro in bitcoin . I documenti sottratti sono 28 mila.
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