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Salario minimo, asse M5S-Pd-Cgil per aumenti a 4 milioni di lavoratori. Il nodo dei costi

di Claudio Tucci

Di Maio: Salario minimo Ue contro delocalizzazioni stile Pfizer

D’accordo il presidente Inps Tridico: con 9 euro l’ora in 4 milioni avrebbero aumenti. I nodi su costi e ruolo dei Ccnl

25 settembre 2021
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2' di lettura

Nonostante l’Ocse continui a ripetere che la strada, per spingere la ripresa, è quella di ridurre il cuneo fiscale-contributivo, e lo stesso premier, Mario Draghi, abbia escluso espressamente aumenti di tasse (anche su imprese e lavoro), una fetta della maggioranza di governo, M5S-Pd-Leu, con la sponda della Cgil, è tornata a invocare il salario minimo, per far crescere le retribuzioni, assieme alla legge sulla rappresentanza, in chiave di lotta al dumping contrattuale. E ciò mentre riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive e della formazione, assolute urgenze del momento, sono ancora in fase “di bozza” (rinviate a ottobre in legge di bilancio e al confronto con le regioni).

Tridico: con 9 euro l’ora aumenti per 4 milioni di lavoratori

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A riproporre, un pò a sorpresa, il tema, delicato e divisivo, del salario minimo, è stato anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico , che, nei giorni scorsi, ha evidenziato come con una soglia (legale) a 9 euro lordi l’ora quattro milioni di lavoratori avrebbero aumenti retributivi. La soglia dei 9 euro lordi l’ora è la stessa della proposta dell’ex ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, discussa per mesi un paio d’anni fa, poi rimasta in stand-by, per contrasti all’interno dell’allora maggioranza (in particolare con la Lega) e la caduta dell’esecutivo Conte.

Salario minimo e salario necessario

Il nodo costi

Il punto, che emerse con forza già allora, è che 9 euro lordi l’ora per tutti i lavoratori, secondo le analisi tecniche svolte, avrebbe comportato un aumento del costo medio del lavoro non inferiore al 20%, avevano sottolineato i consulenti del Lavoro in uno specifico approfondimento di giugno 2019. E anche Istat e Inapp, in audizioni parlamentari sul ddl Catalfo, avevano evidenziato significativi incrementi di costi, diretti e indiretti, per le imprese in caso di eventuale introduzione della misura. In base a tutti quegli approfondimenti, sotto la soglia dei 9 euro lordi l’ora si indicavano tre milioni di lavoratori privati a cui aggiungere i lavoratori dei settori domestico (864mila) e una parte del settore agricolo (350mila); insomma, più o meno, i quattro milioni citati dal presidente dell’Inps, che percepiscono un salario orario inferiore a 9 euro.

Nei Ccnl garanzie e tutele più ampie per i lavoratori

Anche nel 2019, come si ricorderà, M5S e Pd parlavamo di salario minimo, ma con posizioni distanti sui due nodi veri della questione: i 9 euro (o la cifra legale che si vorrà fissare) sono solo retribuzione, o cosa comprendono anche? E, secondo, che ruolo dovranno avere i Ccnl? I due stessi nodi, rimasti senza soluzione allora, che si riproporrebbero oggi, considerando anche come, in Italia, il perimetro delle garanzie e delle tutele offerte al lavoratore dei contratti collettivi nazionali è ben più esteso del mero trattamento economico minimo.

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