di Fernanda Roggero
Uno spazio all'interno del Relais San Maurizio, Santo Stefano Belbo.
3' di lettura
Chiara Boschis si emoziona quando torna con la mente al momento in cui fece il grande salto e acquistò la cantina Pira & Figli, marchio storico e rinomato nel cuore di Langa: non era consentito sbagliare. Lì cominciava l'avventura dei Barolo Boys (gruppo di amici produttori di cui facevano parte anche Girls come Chiara). Avrebbero per sempre svecchiato il Barolo, attirando l'attenzione di critici e connoisseurs stranieri e portando il vino principe di questo pezzo di Piemonte su tutte le principali guide enologiche del pianeta. Accanto a lei Ornella Costa che ha vissuto un'avventura analoga accanto al marito Matteo Correggia. Marco Capra, mentre si accarezza la lunga barba, racconta i vini delle nuove leve langarole mentre l'inarrestabile Paolo Stella spiega come dalla sfida di quattro amici, ventuno anni fa, è nata l'idea di scommettere sulla spumantizzazione: scommessa naturalmente più che vinta.
L'ex monastero trasformato nel relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo.
I quattro produttori, diversi per generazione e attitudini, erano insieme al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo come testimoni del nuovo progetto della famiglia Gallo, proprietaria del resort, in cui è coinvolto anche Andrea Alciati anima del ristorante Guido da Costigliole, la tavola stellata dell'albergo. Si presentava il San Maurizio Wine Club, dove ovviamente trovano spazio i vini dei quattro produttori e alcune bottiglie speciali della iconica cantina di Andrea.
Il ristorante stellato Guido da Costigliole.
San Maurizio Wine Club è un'iniziativa di cui in prima persona si occupano Giuditta e Arianna Gallo, figlie di Gian Domenico, protagonista di lungo corso della finanza italiana cui si deve la meticolosa ristrutturazione dell'ex monastero e la sua trasformazione in relais di super lusso. Il Wine Club mette a disposizione la propria conoscenza e esperienza enologica su una piattaforma online dove i soci possono contare su un servizio di wine concierge per consigli e suggerimenti su etichette e annate. Si può acquistare in e-commerce (oltre 200 le etichette selezionate) e abbonarsi per ricevere due volte l'anno bottiglie di annate prestigiose o vere e proprie rarità scelte da Alciati.
Due le formule previste (Enthusiast e Connoisseur) che prevedono la spedizione di vino direttamente a casa, benefit esclusivi “a distanza” e in struttura. Tra questi: incontri con i produttori ospiti del progetto, meeting online di approfondimento, visite nelle aziende e la possibilità di essere invitati agli eventi esclusivi del Club. Acquistabili sulla piattaforma alcune tra le etichette e annate più prestigiose della cantina del Relais San Maurizio, così come una selezione di etichette dei produttori ospiti e l'accesso a esclusive occasioni En-Primeur.
Un momento relax all'interno della struttura.
Tutte le bottiglie sono tracciabili, conservate nella cantina “storica”, una sorta di caveau nei sotterranei del resort, o nei magazzini dei produttori per garantire alle bottiglie un corretto affinamento. “Ma l'esperienza del vino è a 360 gradi, con una serie di agevolazioni e omaggi dedicati in struttura, dove anche la spa ha un inedito risvolto enologico. O semplicemente il piacere di assaporare un calice tra una partita di scacchi e un sigaro nella sala dedicata, una lettura negli immensi giardini o un momento di quiete nella Cappella storica che ospita l'installazione dell'artista inglese amante delle Langhe David Tremlett. San Maurizio Wine Club è un progetto sperimentale che vuole mettere in campo il meglio dell'esperienza sviluppata finora, interpretando a proprio modo le sfide dell'ospitalità del futuro” concludono Giuditta e Arianna Gallo.
Fernanda Roggero
Collaboratore
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