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Milano, la Cattolica lancia la riqualificazione di Caserma Garibaldi

di Laura Cavestri

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Il progetto del recupero dell’area adiacente all’ateneo – affidato allo studio Beretta Associati – punta al recupero di un’area complessiva di oltre 53mila mq e trasformerà gli attuali spazi della Polizia di Stato, in aule, spazi comuni e due auditorium da 700 e 450 posti. I primi 11500 mq saranno pronti tra due anni

10 maggio 2023
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2' di lettura

L’Università Cattolica di Milano si prepara a diventare un “campus green”. Dopo anni di annunci e rinvii, presentato ieri, ufficialmente, il progetto di riqualificazione – affidato allo studio Beretta Associati – che comprende complessivamente oltre 53mila mq e trasformerà gli attuali spazi della storica caserma Garibaldi della Polizia di Stato, in aule, spazi comuni e per la ristorazione, sale studio, sino a riconvertire gli attuali sotterranei destinati a parcheggio in un auditorium da 700 posti e una seconda aula magna da 450. Un’operazione che punta ad ampliare significativamente la storica sede dell’ateneo milanese di Largo Gemelli coinvolgendo anche i vicini giardini. Un edificio acquisiti dalla Cattolica per un importo pari a 88 milioni di euro.

Caserma Garibaldi diventerà Università Cattolica

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La prima fase dei lavori, avviata lo scorso 30 gennaio, riguarda l’ala del fabbricato affacciata su via Santa Valeria ed è relativa a un primo intervento su una superficie di circa 11.500 mq (il resto della caserma è ancora operativo e i lavori partiranno una volta completato il trasloco dell’intero nucleo di forze dell’ordine nella Caserma Montello che diventerà la «cittadella della polizia» ha spiegato in conferenza stampa il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi).

«Il lavori di questa prima fase – ha spiegato l’architetto Federico Aldini dello studio Beretta Associati – avranno una durata di 22-24 mesi. Ciò consentirà di creare nuovi spazi didattici fruibili a partire dal secondo semestre dell’anno accademico 2024/2025» e per un’utenza di 1850 studenti.

L’intero complesso punta anche allo standard di ecosostenibilità “Leed BD+C v4 Core & Shell livello Gold” e a un sistema di climatizzazione delle aule – basato sulla geotermia (per l’abbattimento delle emissioni e dei costi) – con una distribuzione variabile e “personalizzabile” per singola aula delle prestazioni. Pur nella rigenerazione di spazi che necè ssitano di standard e spazi di confort contemporanei, saranno rispristinati gli intonaci a calce ottocenteschi, la bicromia cromatica tipici del necolassico dell’epoca e lo scalone napoleonico.

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