di Marika Gervasio
3' di lettura
Sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell'eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia: sono stati assegnati i premi della XXI edizione italiana del Premio
L'Oréal-Unesco Per le Donne e la Scienza. Francesca Berti, Alessandra Biancolillo, Alice Borghese, Gloria Delfanti, Martina Fracchia, Arianna Renzini i nomi delle vincitrici.
Sin dal 1998 il programma L'Oréal-UNESCO For Women in Science si impegna per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all'avanzamento di carriera e contribuire a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi, a beneficio di tutti. In 25 anni il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l'eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera.
Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L'Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.
«Sono molto orgoglioso di poter premiare anche quest'anno sei giovani e brillanti ricercatrici che contribuiranno al progresso scientifico nel nostro Paese - commenta Emmanuel Goulin, presidente e amministratore delegato di L'Oréal Italia -. Il premio, giunto quest'anno alla sua ventunesima edizione, si conferma così una delle iniziative del gruppo più consolidate in Italia, perché il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne».
Una recente ricerca Ipsos realizzata per Save the Children e diffusa a inizio anno racconta che oltre la metà delle adolescenti italiane (54%) dice di essere interessata e incuriosita dalle materie scientifiche, ma nel 2021 solo il 22% delle giovani ha scelto un corso STEM all'Università, perché la maggior parte delle ragazze ritiene che le materie scientifiche siano “poco adatte” a loro. Eppure, le ragazze italiane pensano di poter dare un contributo alle sfide più importanti che la società e la scienza si troverà a dover affrontare nei prossimi anni: tra queste, quella dell'invecchiamento della popolazione (lo pensa il 34% delle adolescenti), seguita dalla produzione di energia sostenibile (31%) e infine la diminuzione delle emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto (27%). La voglia di dare un contributo e far parte del cambiamento si legge anche tra le righe di un dato in crescita (+15.74%), quello che riguarda le immatricolazioni femminili ai corsi di informatica e tecnologie ICT.
Tuttavia, il divario di genere è sempre molto presente e si radica, sin dai primi cicli di istruzione, negli stereotipi ancora oggi diffusi, che vorrebbero le ragazze poco portate verso le materie scientifiche e che bloccano sul nascere i loro talenti. Nel “Gender Gap Report 2022” del World Economic Forum, su 146 Stati mappati, l'Italia mantiene il 63° posto, restando al di sotto della media europea di circa 6 punti percentuali. Un dato che tiene in considerazione le differenze di genere in diversi ambiti: dalla partecipazione economica alle opportunità e al livello di istruzione, dalla salute all' empowerment politico. Le donne continuano a essere sottorappresentate, in particolare nei campi dell'ingegneria (6.6% donne versus 24.6% uomini) e nell' ICT (tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione, con l'1.7% di donne versus l'8.2% di uomini). Dati negativi anche per quanto riguarda la copertura di posizioni apicali: in Italia solo il 15% di ceo sono donne. Ed è anche l'Europa in generale a far fatica ad attrarre le ragazze nell'istruzione STEM e, di conseguenza, le donne nei lavori STEM. Nonostante le donne superino gli uomini come studenti e laureati a livello di laurea e master, solo il 33% dei laureati in materie STEM in Europa è di sesso femminile e, peggio ancora, si stima che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico (fonte McKinsey & Company).
Marika Gervasio
redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy