di Eugenio Bruno
(Adobe Stock)
3' di lettura
Fra i residenti di età 25-64 anni delle città metropolitane, 43 ogni 100 sono in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado e 24 ogni 100 hanno un titolo di studio terziario di I, II oppure III livello. Le Città metropolitane di Milano, Bologna e Roma vantano la quota più alta di laureati, che oscilla fra il 29% e il 31% mentre le aree urbane con l'incidenza minore sono Catania, Palermo e Napoli con valori fra loro molto vicini al 18% della popolazione. A Dirlo è un focus dell’Istat che prende in considerazione una serie di indicatori per le 10 città metropolitane istituite nelle Regioni a statuto ordinario (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria), più altre quattro ubicate nelle zone a statuto speciale: Palermo, Catania, Messina e Cagliari. E sono numeri interessanti ai fini delle eventuali scelte di policy universitaria - aggiungiamo noi - perchè confermano la nostra distanza dalla media europea anche nelle realtà territoriali più grandi.
Il confronto tra territori fa emergere una situazione abbastanza nota - dice l’Istituto di statistica - in quanto «caratterizzata dalla concentrazione nei capoluoghi della popolazione con i più alti livelli di istruzione, in media 31 persone con titoli terziari ogni 100 residenti, rispetto alle zone che via via si allontanano dai centri maggiormente urbanizzati». I comuni di Bologna (42%) e Milano superano di circa 10 punti la media dell'area, seguiti da Cagliari e Firenze.
Più ci si allontana dal centro, dunque, più i tassi calano. Sempre considerando la fascia di età 25-64 anni, infatti, «nelle prime cinture urbane 21 residenti su 100 sono in possesso di un titolo terziario e nelle seconde cinture il dato si abbassa ancora di circa due punti e mezzo». Ai primi posti della graduatoria delle prime cinture balza Bologna, seguita da Milano e Firenze mentre nella prima cintura di Palermo,con un'incidenza di 12,9 ogni 100 abitanti, si rileva la minore quota di popolazione con titoli di studio terziari, seguita da Venezia e Napoli che si attestano su valori intorno al 17%.Quote simili si osservano anche con riferimento alle seconde cinture urbane in cui, in testa alla graduatoria oltre a Milano e Bologna si aggiunge Genova con 20 residenti su 100 in possesso di titoli terziari.
Per contestualizzare questi dati in un ambito più ampio giova forse ricordare che nella fascia 25-64 anni la media Ue dei laureati ammonta al 33,4%. Di conseguenza, il 31,5% di media delle città metropolitane può essere considerato un buon di partenza specie se paragonato al 20% medio dell’intero territorio nazionale.
Analizzando la popolazione in possesso di almeno di un titolo secondario (somma dei titoli secondari e dei titoli terziari), le città metropolitane e i capoluoghi più svantaggiati continuano a essere Palermo, Napoli e Catania in cuil'incidenza di coloro che hanno almeno il diploma oscilla fra i 55 e i 58 residenti ogni 100 persone della stessa età.Per quanto riguarda le prime e le seconde cinture urbane le maggiori fragilità nel raggiungimento dei più elevati percorsi formativi si rilevano a Palermo e Napoli, con l'aggiunta dei comuni della seconda cintura di Cagliari e di Catania. Altro elemento interessante per capire dove concentrare gli sforzi per risalire la china.
Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com
Eugenio Bruno
vice caposervizio
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy