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Il bilancio al 31 dicembre 2022 dei fenomeni di natalità e mortalità di impresa declinati nelle diverse tipologie di attività (settore, forma giuridica, territorio) presenta, a livello nazionale, un saldo fra iscrizioni e cancellazioni di segno positivo pari al +0,79% e che, in Lombardia, sale al +1,20%. Sul dato lombardo incide in maniera determinante l’elevata natalità imprenditoriale, con 5,93 imprese aperte ogni 100 esistenti all’inizio del 2022, il tasso più alto tra le regioni italiane. Meglio fanno le province di Milano e Monza e della Brianza che presentano incrementi delle nuove aperture che superano il 6% collocandosi rispettivamente alla terza e alla sesta posizione nella classifica provinciale nazionale per livelli di natalità. Il tasso di crescita della base imprenditoriale è completamente attribuibile alle società di capitali, accentuando un trend che dura ormai da diversi anni. Su scala nazionale, nel 2022 si è registrato un incremento del +3,31% del numero di imprese con questa forma giuridica, a fronte di un calo dello 0,28% riscontrato delle altre forme. In Lombardia le società di capitali sono cresciute del 3,26%, mentre le altre tipologie sono diminuite dello 0,05%. Entrando maggiormente nel dettaglio territoriale, grazie all’articolazione comunale delle informazioni, è possibile indagare sull’esistenza di differenze apprezzabili fra tipologie di comuni, in termini di capacità attrattiva di lavoro e di studio. Per approssimare il concetto di attrattività si sono presi in considerazione i comuni capoluogo di sistema locale del lavoro (SLL). Si tratta di una partizione del territorio che individua a livello nazionale 610 aree aventi la caratteristica di esaurire al proprio interno gran parte dei movimenti per lavoro o per studio (per info sui SLL e sui comuni che compongono ciascuna di queste aree: https://www.istat.it/it/informazioni-territoriali-e-cartografiche/sistemi-locali-del-lavoro). Nei 51 comuni capoluogo di SLL della Lombardia il tasso di crescita imprenditoriale ha sfiorato il 2%, risultando di quasi 0,8 punti percentuali più alto di quello della regione complessivamente considerata. L’effetto “comune attrattore” si rileva particolarmente accentuato (nell’ordine del mezzo punto percentuale) nelle province di Milano, Brescia e Sondrio. Considerando i 51 SLL lombardi nella loro globalità, emergono 11 aree con performance migliori del livello medio nazionale, in termini di crescita del tessuto imprenditoriale. L’area più performante è il SLL di Milano (composto da ben 186 comuni, distribuiti tra il capoluogo di regione e le provincie di Como, Lecco, Lodi, Monza e della Brianza, Pavia e Varese), che si colloca al 21esimo posto della graduatoria nazionale, con un livello di crescita del 2,02%. Seguita dall’area di Manerbio (al 29esimo posto con i suoi 14 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Brescia, ad eccezione di uno, nel cremonese), con un incremento dell’1,83% dovuto, al pari di Milano, ad una natalità decisamente sopra la media.
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