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Manovra 2019/Digital tax a tre vie: dalla pubblicità ai dati

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23 dicembre 2018
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1' di lettura

Una digital tax ad ampio raggio che colpirà non solo la pubblicità on line e la cessione di dati, ma anche il marketplace di Amazon, eBay o Alibaba che offrono la loro piattaforma digitale per la cessione di beni e servizi. E non solo. In attesa del regolamento che dovrà essere emanato entro i primi 4 mesi del 2019, la tassa sembrerebbe applicarsi anche ai settori della Gig economy. Il prelievo del 3% si applicherà alle imprese attive nel B2B e con ricavi, ovunque realizzati, non inferiori a 750 milioni e ricavi digitali oltre i 5,5 milioni di euro. Nel 2019 sono attesi 150 milioni.

Il gettito a regime 600 milioni

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Contributi cancellatiSostegno alle edicole
Cancellate dal 1° gennaio 2020 tutte le riduzioni tariffarie (spese telefoniche, trasporto delle rese etc.) per le società editrici e radiotelevisive con un risparmio di 28,5 milioni di euro. Aboliti i contributi alle radio private che svolgono attività di informazione di interesse generale: Radio radicale rinuncerà a 4 milioni di euro (prorogata per sei mesi la sola convenzione da 5 milioni per la trasmissione dei lavori parlamentari). Progressiva scomparsa dei contributi diretti a quotidiani e periodici (34 milioni nel 2017). Credito d’imposta fino a 1.500 euro per le edicole.

Risparmio al taglio delle riduzioni tariffarie 28,5 milioni

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