Economia
Pubblicità

Economia

Pernigotti, Witor’s interessata a marchio e produzione, trattativa in corso

di Filomena Greco

Immagine non disponibile

Si apre uno spiraglio per lo storico marchio del cioccolato, l’azienda di Cremona partecipata da 21Invest è interessata a rilanciare la produzione ma resta il nodo degli occupati

26 marzo 2022
Pubblicità

2' di lettura

Questa volta c'è, per Pernigotti, una trattativa vera, con una lettera d'intenti firmata dalle parti. In campo c'è la Witor's di Cremona, storica azienda del cioccolato partecipata da 21Invest di Alessandro Benetton, con due stabilimenti produttivi in Italia, a Corte dei Frati (Cremona) e a Gorizia, 220 addetti, circa 80 milioni di ricavi e una presenza in oltre 70 paesi. I primi contatti risalgono a qualche mese fa, fino ad arrivare ad una lettera d'intenti che sancisce l'apertura di una trattativa.

Le incognite dell’operazione però restano. L'azienda di Cremona è interessata a rilevare il marchio storico del cioccolato italiano valorizzandolo e rilanciandolo grazie ad una produzione completamente Made in Italy e una rete commerciale diffusa anche all'estero. Si tratta di un piano industriale che deve fare i conti però con la determinazione della famiglia Toksoz, proprietaria di Pernigotti, che ha sempre ribadito di non voler cedere il brand. Nelle prossime settimane dunque sarà necessario capire se le condizioni sono cambiate e quale sarà l'offerta economica, ad oggi non resa nota.

Pubblicità

La Witor's vorrebbe inoltre garantire un piccolo presidio produttivo a Novi Ligure, per alcune referenze storiche e per consentire ad alcuni lavoratori di poter rientrare dalla cassa integrazione. Si tratta di un tema molto delicato visto che i lavoratori rimasti in capo all'azienda, in cassa integrazione fino a giugno, sono una ottantina. Se l'operazione andasse in porto, dunque, ci sarà comunque da gestire un impatto negativo sull'occupazione a livello locale. La prossima settimana, il 30 marzo, è previsto un incontro al Mise tra proprietà e sindacati, che si aspettano qualche novità ufficiale relativa ai potenziali investitori.

Pernigotti è stata ceduta ai turchi nel 2013 con la produzione suddivisa tra Italia e Turchia. Il polo storico a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, negli anni ha sofferto per la mancanza di investimenti su automazione e ammodernamento diventando di fatto obsoleto. Un vero e proprio rilancio del marchio non c'è mai stato e questo ha portato, nel 2018, alla decisione della proprietà di chiudere lo stabilimento italiano. In quell'occasione le proteste dell'intero territorio e l'intermediazione del Governo fecero sì che la partita si riaprisse con un duplice risultato: da un lato la cessione del ramo d'azienda gelati a Optima, dall'altro l'impegno della proprietà a investire fino a 3 milioni di euro per ammodernare le linee produttive nella fabbrica di cioccolato di Novi Ligure.

Oggi di fatto la fabbrica di cioccolato è quasi ferma, non c'è stata la produzione per la scorsa stagione natalizia ed è saltata anche la prossima Pasqua. I sindacati e i lavoratori in questi mesi hanno denunciato il rischio che la proprietà finisca per trasferire la produzione completamente in Turchia. Il marchio è stato delistato da molti clienti e soprattutto dalla Grande distribuzione. È in questo contesto difficile che si inserisce la lettera di intenti preliminare firmata dalla Witor's, conosciuta per i cioccolatini Boero.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy