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A 82 anni è morto Vito Zucchi, presidente dell’omonimo oleificio cremonese. Nato nel 1941, è entrato a lavorare nell’azienda di famiglia all’età di 23 anni, sotto la direzione dello zio Gianni, per diventarne consigliere delegato nel 1984. Dal 1996, ha continuato a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e dal 2012 ha passato il testimone ai figli Giovanni e Alessia, che ora gestiscono la guida operativa della storica azienda.
L’impegno di Vito Zucchi non si è limitato al business di famiglia, ma si è allargato anche alla comunità della sua città, Cremona. Tra il 2004 e il 2016 è stato presidente della Fondazione Banca popolare italiana di Cremona e dal 2015, su nomina del sindaco, è stato consigliere della Fondazione Teatro Ponchielli, della cui costituzione è stato uno dei promotori e di cui ha ricoperto, per due mandati, la carica di vicepresidente. Nel 1977 Vito Zucchi è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 1985 gli è stata conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Fondato nel 1810, l’oleificio Zucchi nasce come attività artigianale dedicata all'estrazione di olio da semi per uso alimentare. A fine anni 50 la Zucchi entra nel mercato dei consumi alimentari di massa, sia di semi che di oliva. Oggi a Cremona possiede uno stabilimento da 80mila metri quadrati, con una capacità produttiva da 1,5 milioni di litri confezionati al giorno. Il fatturato dell’azienda supera i 250 milioni di euro
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