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Usa locomotiva del pianeta: ogni anno “versano” 500 miliardi. E Trump non ci sta

di Vito Lops

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29 giugno 2018
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2' di lettura

Dal 2008 gli Stati Uniti hanno importato beni e servizi, in misura maggiore rispetto al corrispettivo export, per oltre 500 miliardi l’anno. Nel 2017 il deficit commerciale è cresciuto a 566 miliardi, il 12% in più sull’anno precedente. Prima del crollo di Lehman Brothers e dello scoppio della crisi subprime il deficit commerciale di Washington superava costantemente i 700 miliardi annui.

Questi dati possono essere letti in due modi: 1) gli Usa non sono autosufficienti (hanno bisogno dei beni e servizi degli altri per far girare a pieno la propria economica); 2) sono allo stesso tempo la locomotiva del pianeta. Nel senso più corretto che si può dare al termine “locomotiva”, ovvero un «veicolo atto a trainare». Se uno Stato importa più di quanto esporta vuol dire, algebricamente parlando, che aiuta gli altri in quanto compra dagli altri (e paga) più di quanto vende (e incassa) dal resto del mondo.

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Essendo il mondo un’economia chiusa fare deficit vuol dire dare ad altri la contestuale possibilità di generare surplus. Quindi, tecnicamente un Paese può essere definito locomotiva, quando fa deficit e non quando accade il contrario, quando eccelle in surplus.

Forse è anche per questo che recentemente il presidente degli Usa Donald Trump ha pubblicamente attaccato Cina e Germania, i due Paesi che nel mondo generano il maggiore surplus da anni, e ha imposto nell’agenda macroeconomica il tema dei dazi commerciali. Il cruccio di Trump è ridurre il deficit, ridurre in sostanza quanto gli Usa “versano” ogni anno al resto del mondo.

Ad aprile il deficit mensile degli Usa si è attestato a 46 miliardi, meno dei 49 stimati. Si tratta del dato migliore degli ultimi sette mesi. È il segnale che qualcosa sta davvero cambiando? Troppo presto per tracciare una nuova tendenza.

L’IMPENNATA DEL DEFICIT COMMERCIALE USA

Dati in miliardi di dollari (Fonte: ministero del Commercio Usa)

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Ma resta il fatto che quello di ridurre il deficit commerciale degli Usa per Trump è diventato un chiodo fisso. A tal punto che avrebbe addirittura minacciato una clamorosa uscita degli Usa dal World Trade Organization. La testata Axios riporta che Trump ne ha parlato più volte con i suoi più stretti consiglieri economici. Sarebbe certamente una mossa shock («il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha definito l’articolo di Axios un’esagerazione»). Oppure potrebbe essere l’ennesimo attacco del presidente al fine poi di acquisire una posizione di vantaggio in una futura trattativa.

twitter.com/vitolops

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