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Sterlina digitale, la Gran Bretagna lancia per prima il suo “britcoin”

di Simone Filippetti

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(bukhta79 - stock.adobe.com)

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Il governo inglese vuole mettere un argine all’aumento delle criptovalute private, come appunto il Bitcoin, e delle StableCoin, le monete digitali garantite da asset fissi

8 febbraio 2023
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2' di lettura

La Gran Bretagna si prepara a lanciare la Sterlina digitale, con corso legale, ma computerizzata, della moneta di Sua Maestà: aprirà una nuova breccia tra le criptovalute ufficiali di una valuta nazionale. D imenticate la «Brexit»: il nuovo nomignolo in voga a Londra è il «Britcoin».

Nell’austero e neoclassico edificio della Banca d’Inghilterra abbracciano il futuro: il Governatore Andrew Bailey ha annunciato la nascita di una CriptoSterlina con l’effige digitale di Re Carlo III. I cittadini inglesi potrebbero avere in portafoglio (immateriale) una nuova sterlina digitale, da spendere online come alternativa al contante, entro la fine del decennio. La mossa inglese è un terremoto che va oltre la curiosità tecnologica e il fattore novità. Il governo inglese vuole mettere un argine all’aumento delle criptovalute private, come appunto il Bitcoin, e delle StableCoin, le monete digitali garantite da asset reali. Le criptovalute sono viste dalla banca come altamente speculative e non sostitutive delle cosiddette valute fiat, valute emesse dalle banche centrali. Il «Britcoin» sarebbe invece qualcosa di simile a una stablecoin. Ma soprattutto il “prezzo” si muoverà in linea con il valore della sterlina, invece di muoversi selvaggiamente su e giù, come ha fatto Bitcoin nell’ultimo anno.

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La futura sterlina digitale sarà praticamente identica ai pagamenti online attuali: utilizzabile per acquisti su Amazon e simili siti di e-commerce, utilizzando uno smartphone. Dove differirà, però, è che non può essere usata per guadagnare interessi (come lo Staking per le criptovalute) e, almeno inizialmente, ci saranno dei limiti: per evitare appunto speculazioni, sarà previsto un massimo di 20mila criptosterline a persona. Su questa base è dunque improbabile che il Britcoin sostituisca i conti correnti in tempi brevi. Nelle intenzioni della Banca d’Inghilterra, questa futura sterlina digitale non sostituirà ma si affiancherà al contante. Se ne prevede un utilizzo ristretto, all’inizio, ma se l’adozione si diffonderà, potrebbe superare il numero di transazioni tradizionali. Davanti all’estrema volatilità delle criptovalute e dopo il crack di FTX, con milioni di risparmiatori truffati, la Banca Centrale vuole assicurare il pubblico che una criptovaluta sostenuta dallo Stato sarebbe sicura come il contante.

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