Italia
Pubblicità

Italia

Bankitalia: nel 2022 +380mila posti, meglio del pre-Covid. Ricchezza italiani inferiore ad altri Paesi Ue

Immagine non disponibile
(IMAGOECONOMICA)

(IMAGOECONOMICA)

La nota congiunta sul mercato del lavoro realizzata da ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal: il bilancio del 2022 è ampiamente positivo, ma si conferma il rallentamento del mercato del lavoro a fine anno

27 gennaio 2023
Pubblicità

2' di lettura

Nel 2022 sono state create circa 380.000 posizioni lavorative, un valore superiore a quello registrato nel 2019, prima dell’emergenza sanitaria.È quanto indica la nota congiunta sul mercato del lavoro realizzata da ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, in cui si sottolinea che il bilancio del 2022 “è ampiamente positivo, ma si conferma il rallentamento del mercato del lavoro a fine anno”. La crescita occupazionale dell’anno è riconducibile esclusivamente alla componente a tempo indeterminato: sono stati creati oltre 400.000 posti di lavoro stabili.

In due anni quasi un milione di nuovi posti

Pubblicità

Nell’ultimo biennio è stato creato quasi un milione di nuovi posti di lavoro alle dipendenze nel settore privato non agricolo (al netto delle cessazioni). Lo si legge nel focus della nota congiunta sul mercato del lavoro realizzata da ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, in cui si sottolinea che “la ripresa ha riassorbito completamente la caduta causata dall’emergenza sanitaria”. In particolare, come indicano i dati, nel 2021 le attivazioni nette sono state +602mila e nel 2022 +382mila (in totale +984mila).

Ricchezza pro capite degli italiani inferiore a altri Paesi

Misurata in rapporto alla popolazione, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane alla fine del 2021 era inferiore a quella di tutti gli altri Paesi, ad eccezione della Spagna (dove l’ultimo dato disponibile è del 2020). Secondo il rapporto Istat-Banca d’Italia, dal 2018, la crescita della ricchezza pro capite è stata modesta per le famiglie di Francia, Regno Unito, Germania e Italia e più sostenuta per le famiglie canadesi e statunitensi, grazie alla dinamica favorevole delle attività finanziarie. Negli ultimi anni, soprattutto nel 2021, la crescita per l’Italia è risultata inferiore rispetto a quella degli altri Paesi.

Turismo ancora sotto livelli pre-Covid, bene costruzioni

La ripresa occupazionale dell’ultimo biennio è stata eterogenea tra i diversi settori. Il comparto turistico, nonostante l’ottimo andamento della stagione estiva e il buon avvio di quella invernale, rimane ancora sottodimensionato rispetto al periodo pre-pandemia. Le costruzioni hanno invece registrato tassi di crescita estremamente elevati a partire dall’estate del 2020; nonostante il più recente rallentamento, la domanda di lavoro in questo settore dovrebbe rimanere sostenuta anche in relazione con i piani di investimento previsti dal Pnrr. E’ quanto sottolinea la nota sul mercato del lavoro redatta congiuntamente dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), che presenta il bilancio 2022. Il crescente ricorso a forme di lavoro da remoto e l’aumento della fruizione di servizi digitali hanno favorito la crescita della domanda di lavoro nei settori della tecnologia dell’informazione; ciò nonostante il comparto appare ancora di dimensione modesta, sottolinea inoltre l’analisi.

In 11 mesi del 2022 disoccupati in calo di 120mila

Nei primi undici mesi del 2022 il numero di disoccupati è diminuito di circa 120mila unità, una riduzione significativa anche se meno pronunciata rispetto a quella del 2021 (nello stesso periodo erano -350mila). Lo indica la nota congiunta sul mercato del lavoro realizzata da ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, sottolineando che il rallentamento del mercato del lavoro nella seconda metà del 2022 si è riflesso in un aumento del numero dei disoccupati. Alla flessione del numero di disoccupati nel primo semestre è infatti seguita una risalita a partire dalla fine dell’estate, accentuatasi in autunno, quando molti contratti a tempo determinato sono giunti a scadenza, spiega il rapporto.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy