di Davide Madeddu
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I dati satellitari per strade più sicure. Dalla progettazione alla gestione passando per la costruzione. Il tutto grazie alle informazioni che arrivano da Copernicus, il programma di osservazione della terra dell’Unione europea, coordinato e gestito dalla Commissione europea e attuato, tra gli altri, dall'Esa, l'agenzia spaziale europea.
A fornire le mappe nazionali è il servizio di rilevamento del suolo chiamato Rheticus sviluppato dall'azienda italiana, con sede a Bari, Planetek. Si tratta di mappe aggiornate a intervalli regolari basate sui dati della missione Copernicus Sentinel-1. Missione che fa parte delle componenti Copernicus del Programma spaziale dell’Unione Europea, cofinanziato dall’Esa e dall’Unione Europea
A utilizzare i dati satellitari per rilevare e monitorare il terreno instabile è l’Anas. L’azienda attualmente fa ricorso al servizio per valutare i rischi e adattare i progetti stradali di conseguenza, al fine di ridurre il pericolo di successivi problemi per autostrade, gallerie e ponti italiani. Anche perché l'Italia deve fare i conti con problemi legati a movimenti imprevisti del suolo, come le frane, terremoti o smottamenti. A dare un supporto ci sono i dati satellitari che con le misurazioni accurate consentono ai progettisti e ai costruttori stradali di individuare il rischio di instabilità del terreno.
Un esempio di lavoro sul campo, come sottolineano dall'Esa, arriva dall'Abruzzo dove i dati satellitari, inclusi quelli di Sentinel 1 della missione Copernicus, sono utilizzati a supporto della fase di pianificazione del progetto, per la costruzione di una nuova strada nella provincia di Chieti.
Quanto siano importanti i dati provenienti dai satelliti lo sanno bene i progettisti e i tecnici. «Negli ultimi 20 anni abbiamo utilizzato i dati satellitari in molti progetti e, quando possibile, li abbiamo sfruttati per risolvere i problemi legati alle frane, spesso emersi durante la costruzione - commenta Flavio Capozucca, ingegnere geologo dell'Anas -. Data la buona disponibilità di dati satellitari negli ultimi anni, abbiamo provato ad orientarci verso un utilizzo estensivo e preliminare di tutte le informazioni disponibili provenienti dall’osservazione della Terra, a partire dai dati interferometrici. Questi dati sono fondamentali per il monitoraggio e il controllo delle diverse carte geomorfologiche del territorio italiano, che solitamente sono il punto di partenza di qualsiasi analisi di progetto».
A guardare positivamente l'attività è Giovanni Sylos Labini, Ceo di Planetek Italia che esprime soddisfazione per l'attività di supporto all'Anas «nel potenziamento dei suoi servizi e nel raggiungimento dei suoi obiettivi con l’impiego operativo di analisi fruibili basate sui dati di Copernicus»”.
Il caso è stato analizzato nell’ambito del Sentinel Benefits Study, che mira a valutare i benefici apportati dai Copernicus Sentinel alla società attraverso case study specifici.
L'applicazione dei dati satellitari non ha solamente un risvolto economico ma anche un riflesso su istituzioni e imprese. «Questo caso mostra solo uno dei modi in cui l’utilizzo dei dati di Sentinel può creare un immenso valore sociale - sottolinea Geoff Sawyer, Segretario Generale dell’Associazione Europea delle Imprese di Telerilevamento, che gestisce lo studio per l'Esa -. I vantaggi non sono misurati solo in termini economici, ma generano valore anche sotto altri punti di vista. I case oggetto del Sentinel Benefits Study stanno mettendo in luce tali vantaggi per le pubbliche amministrazioni e le imprese ambientali, per le autorità in materia di regolamentazione, per i ricercatori, gli innovatori e per i cittadini e la società nel suo complesso».
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